Filosofo e storico della filosofia (Castelvetrano 1875 - Firenze 1944). Discepolo alla Scuola normale superiore di Pisa di D. Jaja (che lo avvicinò al pensierodi B. Spaventa), di A. D'Ancona e di A. Crivellucci; [...] in omaggio al principio della libertà d'insegnamento, l'istituzione di scuole private, a fianco di quelle pubbliche, ma con il valutata nella sua unità e organicità, come opera di poesia e insieme dipensiero. ▭ G. ha svolto opera vastissima anche ...
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Consapevolezza che il soggetto ha di sé stesso e del mondo esterno con cui è in rapporto, della propria identità e del complesso delle proprie attività interiori.
Diritto
Libertàdi c. Diritto di sentire [...] sfera dei processi cognitivi (per cui si parla di inconscio cognitivo), e hanno ampliato il concetto di c., non più considerata come un flusso indistinto dipensieri ed emozioni, ma come un sistema integrato di operazioni, in parte consce e in parte ...
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opinióne pùbblica Giudizio e modo di pensare collettivo della maggioranza dei cittadini, o anche questa maggioranza stessa. Il concetto di opinione pubblica, intesa anche come sistema di credenze sulla [...] a sottolineare il rapporto tra opinione pubblica e potere costituito, tra informazione e libertàdi stampa. Nella seconda metà dell'Ottocento il pensiero liberale cominciò a evidenziare come l'opinione pubblica, conseguenza dello sviluppo dello Stato ...
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Filosofo italiano (Imola 1895 - Roma 1968), prof. di storia della filosofia nell'università di Messina (1939-1965). Sostenne un "umanismo positivo" d'ispirazione marxista. Nel problema della conoscenza, [...] critica materialistica di Marx all'apriorismo moderno, intesa come conclusione di quel processo dipensiero antidogmatico che di D. Hume (2 voll., 1933-1935), Critica dei principî logici (1942), La libertà comunista (1946), Per la teoria di ...
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Filosofo (Königsberg 1724 - ivi 1804). Di genitori pietisti, K. ricevette, specie dalla madre, una severa educazione etico-religiosa: frequentò il Collegium Fridericianum, diretto dal pastore F. A. Schultz, [...] presupposto essenziale è la libertàdi questa volontà, libertà che le permette di non sottostare necessariamente a quelle faceva più viva, fino a sboccare nell'affermazione di quella corrente dipensiero, detta appunto neokantismo, che ebbe i suoi ...
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Filosofo (Stoccarda 1770 - Berlino 1831). Dopo aver compiuto gli studî ginnasiali nella sua città, entrò nel 1788 nello Stift di Tübingen, una sorta di seminario protestante, dove ebbe come condiscepoli [...] dove si realizza la libertàdi alcuni nella forma etico-estetica della vita della polis, alla libertà universale astratta del mondo solo in quanto è il "proprio tempo appreso con il pensiero". Per quanto riguarda poi specificamente il suo tempo H. ...
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Filosofo e scrittore (Ginevra 1712 - Ermenonville, Oise, 1778). Figlio di un orologiaio, non ebbe una regolare istruzione, e a soli tredici anni fu mandato come apprendista presso un incisore, occupazione [...] pensiero filosofico-politico di R. si colloca da un lato in una posizione eccentrica rispetto all'idea illuministica didi garantire la libertàdi ciascuno, che non sarà più la libertà naturale dello stato di natura, perduta con questo, ma la libertà ...
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Potere insito nell’uomo di scegliere e realizzare un comportamento idoneo al raggiungimento di fini determinati.
La v. costituisce già nell’antichità uno dei principali problemi filosofici, soprattutto [...] dell’affrancamento dagli sconvolgimenti della volontà.
Il pensiero cristiano per primo riserva alla v., in di s. Tommaso (che subordinava, aristotelicamente, la v. alla conoscenza), Duns Scoto individuava la superiorità della v. nella libertà, di ...
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Filosofo e storico della filosofia (Bomba 1817 - Napoli 1883). Assunti gli ordini sacerdotali più per condiscendenza verso la famiglia che per intima convinzione, si stabilì (1840) a Napoli e aprì (1846) [...] quello della libertàdi insegnamento (pubblicò a questo proposito articoli nel Progresso, 1851). Altra polemica, e di più vasta o pensiero. In altri termini, S. nega qualunque residuo oggettivo di un essere, puro, indeterminato, estraneo al pensiero, ...
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spazio Sostantivo polisenso che designa in generale un’estensione compresa tra due o più punti di riferimento. Può essere variamente interpretato a seconda che lo si consideri dal punto di vista filosofico, [...] invece libertàdi sorvolo, sebbene sia invalsa la prassi da parte degli Stati costieri di definire delle ‘zone di della gravitazione.
Geografia
Il concetto di s. entra formalmente nel dibattito sul pensiero geografico all’inizio del 20° ...
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pensiero
pensièro (ant. pensière, pensièri, e pensèro, pensère, pensèri) s. m. [dal provenz. pensier, der. del lat. pensare «pensare»]. – 1. a. La facoltà del pensare, cioè l’attività psichica mediante la quale l’uomo acquista coscienza di...
pensiero unico
loc. s.le m. Omologazione, assenza di differenziazione nell’ambito delle concezioni e delle idee politiche, economiche e sociali. ◆ La sostanziale omologazione dell’alta tecnocrazia delle banche, dei ministeri e della burocrazia...