GAGLIARDI, Achille
Giampiero Brunelli
Nacque a Padova, tra la fine del 1537 e l'inizio del 1538, da Ludovico e da Girolama Campolongo. Il padre, "gentiluomo" addottoratosi in diritto, morì assai giovane, [...] maestro, che propugnava una sostanziale concordanza tra il pensiero dello Stagirita e quello di Platone.
In questo periodo il G. e scritti del Perera, tacciandoli ancora di averroismo e di inopportuna libertà filosofica. Poiché il Perera contava ...
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ARSENDI, Raniero (Raynerius de Forlivio, Raynerius de Arscendinis o de Arsendis o Arsendus)
Roberto Abbondanza
Nacque da Pietro alla fine del sec. XIII. La famiglia, forlivese, apparteneva al partito [...] diritto internazionale di un "consilium" redatto dall'A. per Venezia, nel 1355, in materia dilibertà dei mari. di D. Maffei, in Annali di storia dei diritto, III-IV[1959-1960], p. 428); B. Paradisi, La scuola di Orléans, un'epoca nuova nel pensiero ...
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GIANNI, Francesco Maria
Vieri Becagli
Nacque a Firenze il 4 nov. 1728, figlio secondogenito di Nicolò Francesco, di nobile e antica famiglia fiorentina (nel 1751, con la nuova legge sulla nobiltà, fu [...] 'immagine della Toscana come modello dilibertà del commercio, portò a una situazione di stallo che alla partenza del maggior parte degli scritti editi e degli inediti, inclusi i Pensieri sopra lo stato attuale della Toscana indirizzati a sua maestà ...
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FUBINI, Mario
Mario Scotti
Nacque a Torino il 18 marzo 1900 da Riccardo e da Bice Colombo, entrambi di origine vercellese. Nella città natale, cui sarebbe rimasto sempre affettivamente e culturalmente [...] e tre anni dopo quello alle Operette moraliseguite da una scelta diPensieri (Firenze 1933): tra l'uno e l'altro si collocano libertà non restassero estranee le sfumature di una sensibilità più morbida rispetto alla tensione di un ideale eroico, di ...
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GIBERTI, Gian Matteo
Angelo Turchini
Nato a Palermo il 20 sett. 1495, era figlio naturale del mercante genovese Franco Giberti e di una certa Maddalena. Il padre tornò a Genova e quindi si trasferì [...] breve pontificio del 22 maggio), che non furono il frutto di una celebrazione sinodale, da lui peraltro tenuta il 26 ott. 1534, ma di un'esperienza di vita, una summa del suo pensiero a conclusione del progetto iniziato nel 1530.
Nelle Constitutiones ...
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CELESIA, Pietro Paolo
Salvatore Rotta
Nacque a Genova il 1° ott. 1732 da Giovanni Battista e da Geronima Gnecco. Il padre, mercante di buona voce, era stato uno dei trentasei eletti, il 15 dic. 1746, [...] soprattutto (che a Genova notarono di "libertinismo"), sulla libertà necessaria agli uomini di lettere, egli ebbe caro e lo serve sempre meno; la sua mente è rivolta altrove, al pensiero della morte imminente: "Già da ogni parte screpola il bozzolo e ...
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BARZI, Benedetto
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Di antica e nobile famiglia perugina, primogenito di otto fratelli, nacque, probabilmente in Perugia, nell'ultimo ventennio del sec. XIV.
Questa datazione sembra la più accettabile, [...] , "il mero, et misto Imperio della Città di Perugia": era la fine della libertà del Comune, per cui tanto si erano battuti più citati sono Baldo e Bartolo: ma qui, accanto al pensiero civilistico, il B. riferisce quello canonistico che ampiamente si ...
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CORNAGGIA MEDICI CASTIGLIONI, Carlo Ottavio
Silvia Pizzetti
Nato a Milano il 6 dic. 1851, da Giovanni Cornaggia Medici e da Luigia Castiglioni, erede di una antica famiglia milanese risalente al XIII [...] pensiero si era definitivamente delineato, ma per la prima volta sembrava sul punto di concretarsi: è del 1898 infatti il suo progetto di ..., ma debbono spiegare un programma dilibertà per tutti e di rispetto alla religione, che troverà larghe ...
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BURGUNDIONE (Burgundio, Burgundi, Burdicensis, Bergonzone, Burgundo, Berguntio) da Pisa
Filippo Liotta
Giurista, traduttore, diplomatico, esperto, probabilmente, nell'arte medica, nato a Pisa intorno [...] influenze determinanti nel pensiero filosofico-teologico medioevale; e così quella del Crisostomo, che fu presente, come si è detto, a s. Tommaso d'Aquino, il quale se ne servì sia pure con libertà confessate.
Le traduzioni di B. sono caratterizzate ...
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CAVAZZA, Girolamo
Gino Benzoni
Da non confondere con l'omonimo presente in Spagna per conto del duca di Modena nel 1638 (cfr. F. Testi, Lettere, a cura di M.L. Doglio, III, Bari 1967, pp. 55, 58 s.,63), [...] per le insidie spagnole alla "libertà", alla "pace" e alla "quiete" italiane, decide, il 23 marzo, di inviare - senza, peraltro, l'Este trova la lega superflua non avendo Filippo III "pensiero alcuno d'occupare quel d'altri"; del pari netta la ...
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pensiero
pensièro (ant. pensière, pensièri, e pensèro, pensère, pensèri) s. m. [dal provenz. pensier, der. del lat. pensare «pensare»]. – 1. a. La facoltà del pensare, cioè l’attività psichica mediante la quale l’uomo acquista coscienza di...
pensiero unico
loc. s.le m. Omologazione, assenza di differenziazione nell’ambito delle concezioni e delle idee politiche, economiche e sociali. ◆ La sostanziale omologazione dell’alta tecnocrazia delle banche, dei ministeri e della burocrazia...