CAPITELLI, Guglielmo
Francesco Barbagallo
Nacque a Napoli il 6 nov. 1840 da Domenico, presidente del Parlamento napoletano nel 1848, e da Rosa Lopiccoli. Studiò sotto la guida di Raffaele Masi e si [...] Uffizio, che non potrei più esercitare con piena libertàdi convincimenti".
Accettate le dimissioni del C. con r "Unificazione" nei giudizi di Nicola Nisco), Novara 1919, passim; La Destra e le elezioni del 1874nel pensierodi Marco Minghetti, in Rass ...
Leggi Tutto
GIANTURCO, Emanuele
Ferdinando Treggiani
Nacque ad Avigliano (Potenza) il 20 marzo 1857 da Francesco, calzolaio, e da Domenica Maria Mancusi. Nel paese natale compì i primi studi, frequentando la scuola [...] di Napoli - e il deciso sostegno dei provvedimenti restrittivi delle libertàdi associazione, di stampa e di del socialismo giuridico italiano, in Quaderni fiorentini per la storia del pensiero giuridico moderno, III-IV (1974-75), 2, pp. 957 ...
Leggi Tutto
BELMONTE, Giuseppe Ventimiglia e Cottone principe di
Giuseppe Giarrizzo
Nacque a Palermo nel 1766, primogenito di Vincenzo e di Anna Maria Cottone di Castelnuovo, la sorella del futuro capo dei "costituzionali". [...] nuova costituzione al marchese di Raddusa, e ad altri; e d'indi in poi se ne diede poco pensiero, e solamente la sera si riavvicinò a Castelnuovo (per es. sulla questione della libertàdi stampa). Insieme si dimisero nel marzo, insieme tornarono al ...
Leggi Tutto
LOMBARDO RADICE, Lucio
Albertina Vittoria
Piervittorio Ceccherini
Nacque a Catania il 10 luglio 1916, da Giuseppe e da Gemma Harasim, terzogenito dopo Giuseppina e Laura.
Come lui stesso scrisse, i [...] astratta perché la ritenne "la più potente "carica" innovatrice dipensiero".
"Se avessi pensato (se pensassi) - scrisse - sovietica e i Paesi socialisti, denunciando la mancanza dilibertà e di democrazia e sostenendo gli esponenti del dissenso (i ...
Leggi Tutto
GIACOMO da Viterbo
Paolo Vian
Nacque a Viterbo o nel suo territorio, intorno al 1255, da genitori a noi ignoti. Non abbiamo notizie circa la sua famiglia e la sua condizione sociale.
L'appartenenza [...] accettò poi l'aristotelismo moderato ma conservando una libertàdi giudizio nei confronti sia dell'Aquinate sia del proprio . 107-116; R.W. Carlyle - A.J. Carlyle, Il pensiero politico medievale, a cura di L. Firpo, III, Bari 1967, pp. 94, 433-442; ...
Leggi Tutto
BIFFI TOLOMEI, Matteo
Furio Diaz
Nacque a Firenze il 19 maggio 1730, da Neri di Matteo e Francesca Mannelli del senatore Iacopo. Per parte di madre era quindi cugino di Francesco Maria Gianni, figlio [...] libertàdi commercio dei viveri dopo 25 anni di consolante esperienza? Si è visto pure in questo tempo aumento in Toscana di popolazione, di fabbricazione rustica, di semente, di coltivazione di ulivi e di viti, di seta, di lana, di bestiame e di ...
Leggi Tutto
DONZELLI, Giuseppe
Pietro Messina
Nacque a Napoli nel 1596.
Laureatosi in medicina, intraprese la professione. In età già matura, però, decise di tornare sui libri per dedicarsi in particolare all'approfondimento [...] di fede ideale di una memorabile pagina della Partenope liberata, dove parla del "dolce suono della voce di Republica" e dove esalta la libertà secolo: rivendicando la necessità di nuovi metodi di indagine e dipensiero, difendendo lo sperimentalismo ...
Leggi Tutto
PIERONI, Franca
Simonetta Soldani
– Nacque a Firenze il 4 ottobre 1925 nel rione industriale di Rifredi, prima figlia di Luisa Giardi, sarta a domicilio, e di Piero, ex operaio delle Officine Galileo [...] grazie a un libretto sul Pensiero educativo di George Sand (Città di Castello 1922) di Emilia Mariottini Verdaro rinvenuto in confessata consapevolezza, più importante di tutto, e decisivo: vale a dire il senso della libertàdi ciascuno come base, e ...
Leggi Tutto
DE ANDREIS, Francesco Tranquillo (Tranquillus Andronicus Parthenius)
Silvano Cavazza
Nacque a Traù in Dalmazia da Giovanni e da Clara tra il 1490 e il 1495.
La famiglia era una delle più antiche della [...] : rivendicò la propria libertàdi giudizio e la piena fiducia nella verità come manifestazione di Cristo stesso.
Agli L. Szczucki, Filozofia i mysl spoleczna XVI wieku (Filosofia e pensiero sociale dei XVI secolo [in Polonia]), Warszawa 1978, pp. 12 ...
Leggi Tutto
DELLA SETA, Ugo
Bruno Di Porto
Nacque a Roma, il 18 luglio 1879, da genitori ebrei, Mosè e Palmira Piazza. Si laureò in giurisprudenza, nel 1901, a Napoli, dove fu allievo di Giovanni Bovio. Del maestro [...] natura e dignità teoretica, in quanto riflessione e metodo dipensiero, che si collocano a livello più alto ed universale sensazioni di smarrimento e deve sentirsi maggiormente investita di responsabilità nell'ingrandito scenario. La libertà umana ...
Leggi Tutto
pensiero
pensièro (ant. pensière, pensièri, e pensèro, pensère, pensèri) s. m. [dal provenz. pensier, der. del lat. pensare «pensare»]. – 1. a. La facoltà del pensare, cioè l’attività psichica mediante la quale l’uomo acquista coscienza di...
pensiero unico
loc. s.le m. Omologazione, assenza di differenziazione nell’ambito delle concezioni e delle idee politiche, economiche e sociali. ◆ La sostanziale omologazione dell’alta tecnocrazia delle banche, dei ministeri e della burocrazia...