ASCOLI, Graziadio Isaia
Tristano Bolelli
Nacque a Gorizia il 16 luglio 1829 da Leone Flaminio ed Elena Norsa. Figlio di ricca famiglia di mercanti (e mercante nella giovinezza egli stesso), non conobbeil [...] dell'Accademia scientifico-letteraria di Milano (1878), la difesa della libertà della scienza in occasione I (1929), pp. 641-648; Id., L'opera e il pensierodi G. I. A., in Rass. mensile di Israele, V(1930), pp. 67-76; V. Dompé, Relazione sulle ...
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GALANTE GARRONE, Alessandro
Paolo Borgna
Gli anni della formazione, la famiglia, l'interventismo democratico
Nacque a Vercelli il 1° ottobre 1909, secondogenito di Luigi Galante e di Margherita Garrone.
Insieme [...] dell’amico e compagno di studi Giorgio Agosti e tra i fondatori di Giustizia e Libertà) e, dopo l’espatrio di Garosci in Francia (1932 e Ottanta, dedicò la sua attenzione a quel pensiero democratico e federalista che sul momento fu sconfitto, ma ...
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BELLINI, Lorenzo
Giulio Coari
Claudio Mutini
Nacque a Firenze da una modesta famiglia di commercianti il 3 sett. 1643. Studiò presso i gesuiti del collegio fiorentino di S. Giovannino e poi, usufruendo [...] quasi a voler ribadire la spensieratezza e il senso di estrema libertà con cui l'auiore si era accinto a presentare 403 s.; M. G. Nardi, La teoria dei sapori nel pensierodi L. B., in Actes du Symposium international sur les sciences naturelles, ...
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DE MEESTER HÜYOEL, Giacomo Filippo
Lauro Rossi
Nacque a Milano il 14 luglio 1765 da Daniele, olandese di Middelburg, e da Elena Mattei, figlia di un giureconsulto milanese. Tra i suoi fratelli si ricordano [...] e metodi di aggregazione all'Adelphia.
Caduto Napoleone, tentò di difendere le libertà costituzionali firmando , F. Buonarroti. Contributi alla storia della sua vita e del suo pensiero, Roma 1950-51, ad Indicem;A. Galante Garrone, F. Buonarroti ...
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CAETANI, Michelangelo
Fiorella Bartoccini
Nacque a Roma il 20 marzo 1804 da Enrico e da Teresa de' Rossi; principe di Teano, assunse il titolo di duca di Sermoneta alla morte del padre, avvenuta nel [...] spirito di casta nei confronti di quei gruppi borghesi che erano alla sua testa. Come l'impegno, anche il pensiero era , la sua accettazione del principio dilibertà e il suo ritorno a primitive forme di semplicità evangelica.
Negli anni della cecità ...
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DE CRISTOFORIS, Carlo
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Milano il 20 ott. 1824, primogenito di nove figli, da Giovan Battista e da Giovanna Adelaide Rota.
Il padre, figura di spicco nell'ambiente culturale [...] Il collegio aveva una tradizione in fatto di serietà degli studi e dilibertà della ricerca, e richiedeva ai suoi , ad Indicem; limitatamente alle teorie militari si v. C. Argan, Il pensierodi C. D. e la guerra mod., in Riv. milit. italiana, VI ...
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PECCEI, Aurelio
Adriana Castagnoli
PECCEI, Aurelio. – Nacque a Torino il 4 luglio 1908 da Roberto, di professione avvocato, e da Eugenia Rivotto, casalinga, secondo di tre figli, essendo il fratello [...] file di Giustizia e Libertà. Membro della segreteria del Partito d’Azione, sollecitò l’elaborazione di un programma in base al mutuo interesse. Inoltre, bisognava riorientare il pensiero corrente e il comportamento delle persone con un’adeguata ...
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LUPORINI, Cesare
*
Nacque a Ferrara il 20 ag. 1909 da Luigi e Rosa Mongini. Rimasto in tenera età orfano del padre, un ufficiale di carriera morto durante la prima guerra mondiale, compì i suoi studi [...] . e la filosofia italiana prima di "Situazione e libertà", pp. 65-71; A. Cecchi, L. e il Pci di Firenze, pp. 73-78); N. Badaloni, Le radici del marxismo di C. L., ibid., n.s., III (1994), 6, pp. 57-67; B. Accarino et al., Il pensierodi C. L., Milano ...
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Nacque a Milano il 28 genn. 1907 in una cospicua famiglia borghese da Ugo e Ada Gianni. Seguì il padre a Firenze quando questi, separato dalla moglie, vi andò a risiedere, e in quella città compì gli studi [...] Di Benedetto) e tenuto in carcere fino ai primi di settembre; in quella stessa circostanza lavorò anche alla redazione del foglio clandestino La Libertà grande numero di riviste e giornali, tra i quali ricordiamo Il Contemporaneo, Il Pensiero critico, ...
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BRUTO, Gian Michele
Domenico Caccamo
Nato a Venezia nel 1517, apparteneva a un'antica famiglia veneziana dell'ordine dei cittadini, già segnalatasi nelle lettere. Intorno al 1540 si recò a Padova, dove [...] pensiero si rivela nelle Historiae florentinae. L'opera inizia con una sintesi della teoria interna del Comune, cui segue l'ascesa dei Medici, e termina con la morte di Lorenzo il Magnifico. Il problema che interessa il B. è il tramonto delle libertà ...
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pensiero
pensièro (ant. pensière, pensièri, e pensèro, pensère, pensèri) s. m. [dal provenz. pensier, der. del lat. pensare «pensare»]. – 1. a. La facoltà del pensare, cioè l’attività psichica mediante la quale l’uomo acquista coscienza di...
pensiero unico
loc. s.le m. Omologazione, assenza di differenziazione nell’ambito delle concezioni e delle idee politiche, economiche e sociali. ◆ La sostanziale omologazione dell’alta tecnocrazia delle banche, dei ministeri e della burocrazia...