JEMOLO, Arturo Carlo
Francesco Margiotta Broglio
Nacque a Roma, nella zona di via Tomacelli, il 7 genn. 1891, unico figlio di Luigi e di Anna Adele Sacerdoti.
Il padre, siciliano di Ragusa, fu ragioniere [...] niente" e scrisse che "non è proprio vero che il suo pensiero religioso si possa sintetizzare così. Perché sarà la sua una coscienza religiosa ripetere la manovra del 20-21, il sacrificio di tutte le libertà per la paura dei rossi" (in La Repubblica ...
Leggi Tutto
ACONCIO (Acconcio, Aconzio, Conzio, Concio, Acontio, Contio, Aconcius, Acontius, Contius, Concius), Iacopo (Giacomo)
Delio Cantimori
Nato o a Trento o a Ossana in Val di Sole, fra il 1492 e il 1520, [...] et la gloria d'Iddio, et hanno pensiero della salute loro, et accendendosi l'un di inventore, di ingegnere militare, di impresario di bonifiche. L'unico nesso con la personalità precedente è dato dalle preoccupazioni e dall'attività per la libertà ...
Leggi Tutto
DE GIOVANNI, Achille
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Sabbioneta (Mantova) il 28 sett. 1838 da Mario, medico condotto e possidente, prematuramente scomparso, e Rosina Traversi. Adolescente, sentì il richiamo [...] si riallaccia con filo diretto al pensiero ippocratico e, sotto certo e limitato punto di vista, ai canoni di un L. B. Alberti, di un Leonardo, di un L. Pacioli e soprattutto di J. S. Elsholtz, l'autore di Anthropometria (Patavii 1654). Nel metodo ...
Leggi Tutto
COLETTI, Francesco
Paola Magnarelli
Nacque a San Severino Marche (Macerata) da Giuseppe e Guendalina Tognaci il 10 luglio 1866. La sua era una famiglia di possidenti agricoli, di piccola nobiltà, con [...] teoria che costituisce uno dei caratteri originali del suo pensiero.
L'antifascismo del C. fu però, come in di equilibrio fra "la tutrice autorità dello stato e la libertà dell'emigrante". L'emigrazione non solo costituisce la necessaria valvola di ...
Leggi Tutto
Nacque il 7 sett. 1810 a Cento (Ferrara) da Lazzaro, in antica famiglia della locale comunità ebraica. Nella città, che ospitava un antico ghetto, gli ebrei avevano goduto di particolari privilegi già [...] libertà politiche dovessero essere solo l'inizio della costruzione di un nuovo regime, commentò poi le gravi vicende finanziarie di 33-35; L. Carpi jr., Il pensiero ebraico di un uomo del Risorgimento, in La Rass. mensile di Israel, s. 3, XXII (1956), ...
Leggi Tutto
GIUNTINI (Junctinus o Junctin), Francesco
Germana Ernst
Nacque a Firenze il 7 marzo 1523 (stile fiorentino 1522). Le notizie biografiche su questo carmelitano, che fu maestro di teologia, letterato [...] fuor d'ogni mio pensiero, che mi constrinsero di abbandonare questa onorata impresa, e di mutare la Italia per negano ogni forma di provvidenzialismo. Secondo il G. gli innegabili condizionamenti celesti non annullano la libertà umana, e in ...
Leggi Tutto
FERRARI, Ettore
Anna Maria Isastia
Nacque a Roma il 25 marzo 1845 da Filippo e da Maria Luisa Pasini, discendente da una nobile famiglia fiorentina. Secondogenito di quattro figli, la sua formazione [...] per l'istruzione religiosa. Per meglio divulgare il suo pensiero nel novembre 1923 diede vita ad una battagliera pubblicazione agguerrite falangi che agiscono in difesa della libertà e per la conquista di sempre maggiori progressi nel campo morale e ...
Leggi Tutto
JACINI, Stefano
Giuseppe Ignesti
Nacque a Milano, il 3 nov. 1886, da Giovanni Battista e da Carolina Cavi, primo di sei figli, in una famiglia della più cospicua nobiltà (dal 1880) agraria lombarda, [...] forense dagli studi filosofici - subendo il fascino del pensierodi P. Martinetti, del quale seguì le lezioni universitarie deputati costituzionali dell'opposizione.
Perdurando il clima di grave violazione delle libertà pubbliche, il 24 dic. 1925 lo ...
Leggi Tutto
BARTOLI, Matteo Giulio
Tullio De Mauro
Nacque ad Albona d'Istria il 22 sett. 1873. Compi gli studi universitari a Vienna, dove gli fu maestro W. Meyer-Lúbke, a Strasburgo, dove gli fu "maestro e collega" [...] 1952, pp. 27 s.; B. A. Terracini, Lingua lìbera e libertà linguistica, Torino 1963, pp. 9 s.).
Dovevano passa-re molti anni e l'asserzione del carattere artistico di ogni realtà linguistica, non passarono nel pensiero del B.: e non avrebbero del ...
Leggi Tutto
BUONACCORSI, Filippo (Callimachus Experiens)
Domenico Caccamo
Nacque a San Gimignano il 2 maggio 1437 da una famiglia di mercanti, piuttosto facoltosa, che aveva stabilito da lungo tempo relazioni d'interessi [...] nemico per eccellenza della libertà nobiliare. D'altra parte, il suo programma di centralizzazione statale fece rebus futuris annorum XX proximorum", in L'opera e il pensierodi Giovanni Pico della Mirandola nella storia dell'Umanesimo, Firenze 1965 ...
Leggi Tutto
pensiero
pensièro (ant. pensière, pensièri, e pensèro, pensère, pensèri) s. m. [dal provenz. pensier, der. del lat. pensare «pensare»]. – 1. a. La facoltà del pensare, cioè l’attività psichica mediante la quale l’uomo acquista coscienza di...
pensiero unico
loc. s.le m. Omologazione, assenza di differenziazione nell’ambito delle concezioni e delle idee politiche, economiche e sociali. ◆ La sostanziale omologazione dell’alta tecnocrazia delle banche, dei ministeri e della burocrazia...