Filosofo (Westport, Malmesbury, 1588 - Hardwicke 1679). Studiò a Oxford, dove conseguì nel 1607 il diploma di baccelliere delle arti. Fu introdotto presso la potente famiglia del barone William Cavendish, [...] piacere e della propria conservazione. La libertà altro non è che l'assenza di impedimenti allo svolgimento delle naturali appetizioni ( politica, la parte più nota del pensierodi Hobbes, il punto di partenza è costituito da proposizioni semplici ...
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Economista e filosofo (Kirkcaldy, Scozia, 1723 - Edimburgo 1790). Educato nelle università di Glasgow e di Oxford, divenne professore di logica (1751) e poi di filosofia morale (1752) nell'università di [...] è determinata da sei impulsi: egoismo, simpatia, desiderio dilibertà, senso della proprietà, abitudine al lavoro e tendenza al che nell'attività economica individuale. Il pensiero sociale ed economico di S. costituiva così una rigorosa ...
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Pensatore e diplomatico (Chambéry 1753 - Torino 1821). Fu aspramente critico verso la Rivoluzione francese e l'Illuminismo. Rintracciò le radici della mentalità razionalistica e individualistica dei philosophes [...] dell'assolutismo pontificio e la sua critica accanita rivolta contro il pensiero liberale determinarono però Alessandro I, allora incline alle idee occidentali di progresso e dilibertà, a chiedere il suo richiamo. De M. passò a Torino i ...
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Storico tedesco (Salzwedel 1862 - Berlino 1954); figura di primo piano della cultura tedesca del nostro secolo, uno dei maggiori rappresentanti della storiografia idealista. Entrato nel 1887 nell'amministrazione [...] concetto, di derivazione romantica, dell'individualità dello stato, della sua piena libertà e del suo diritto di autodeterminarsi nei di potenza e responsabilità morale. Die Entstehung des Historismus (1936; trad. it. 1954) è una storia del pensiero ...
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Filosofo italiano (Ferrara 1909 - Firenze 1993); prof. all'univ. di Cagliari (dal 1956), di Pisa e (dal 1960) di Firenze; uno dei promotori (1945), poi direttore, della rivista Società; senatore comunista [...] attività teoretica, dapprima sotto l'influsso dell'esistenzialismo (Situazione e libertà nell'esistenza umana, 1942), dopo un periodo di studio di alcuni momenti del pensiero europeo fra Settecento e Ottocento, si è infine volta all'approfondimento ...
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Filosofo italiano (Pont Canavese 1872 - Castellamonte 1943). Dal 1907 prof. di filosofia teoretica all'Accademia scientifico-letteraria di Milano e poi (1923) nell'univ. di quella città. Fu rimosso dall'insegnamento [...] Critico di ogni forma dogmatica, sempre secondo lui inadeguata ad attingere l'unità, il suo pensiero è e commento dei Prolegomeni di Kant (1913); Breviario spirituale (1923; pubbl. anonimo); Saggi e discorsi (1926); La libertà (1928); Ragione e ...
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Pittore, architetto, scienziato (Vinci, Firenze, 15 aprile 1452 - castello di Cloux, od. Clos-Lucé presso Amboise, 2 maggio 1519). Ha personificato il genio rinascimentale che rivoluzionò sia le arti figurative [...] L., in piena libertà artistica, dipinge la Madonna del Fiore, ora all'Ermitage di San Pietroburgo, che ha diretto o progettato la costruzione di nessun edificio giunto sino a noi: pertanto il suo pensiero architettonico può essere ricostruito in ...
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Filosofo greco (Atene 428 o 427 a. C. - ivi 348 o 347). Era di famiglia agiata e nobile; la tradizione racconta che gli era stato inizialmente imposto il nome del nonno, Aristocle, e che quello di Πλάτων [...] di Dionisio, Dione, che restò per sempre conquistato ai suoi ideali filosofici ed etico-politici. La libertà (il diverso) creano tutta una trama di rapporti ontologici che il pensiero e il linguaggio devono rispecchiare quando connettono soggetto ...
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Musicista (Bonn 1770 - Vienna 1827). Contemporaneo e lettore di I. Kant, W. Goethe e F. Schiller, incarna la nuova figura del compositore moderno: con lui l'espressione dell'interiorità dell'artista e [...] a un'alta conciliazione, idee e fantasmi di religiosità, dilibertà morale, di civile attività, sensi d'amore alla natura, arte, pensiero e idealità morale.
L'evidenza di una rappresentazione della dialettica spirituale in dialettica di movimenti ...
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Scrittore, poeta, autore e regista cinematografico e teatrale italiano (Bologna 1922 - Ostia, Roma, 1975). Dopo aver seguito nell'infanzia gli spostamenti del padre, ufficiale di carriera, compì gli studî [...] che, nonostante scarti e manifeste libertà, sorregge poi anche gl'impegni pensiero laico-liberale, stendardo della borghesia, non fu mai una vera alternativa, ma parve a Pasolini la continuazione del Potere, non la plenitudine della Verità: "Quelli di ...
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pensiero
pensièro (ant. pensière, pensièri, e pensèro, pensère, pensèri) s. m. [dal provenz. pensier, der. del lat. pensare «pensare»]. – 1. a. La facoltà del pensare, cioè l’attività psichica mediante la quale l’uomo acquista coscienza di...
pensiero unico
loc. s.le m. Omologazione, assenza di differenziazione nell’ambito delle concezioni e delle idee politiche, economiche e sociali. ◆ La sostanziale omologazione dell’alta tecnocrazia delle banche, dei ministeri e della burocrazia...