BIBBIA DEI POVERI
G. Schmidt
In ambito storico-artistico, a partire da Heinecken (1769), si intende con l'espressione di B. dei poveri (lat. Biblia pauperum) un trattato, diffuso soprattutto in Germania [...] significato e le interpretano dal punto di vista teologico.Le B. dei poveri si collegavano a una forma dipensiero, basata su alcuni passi evangelici ( nuova libertà permise al gusto tardogotico per il dettaglio, spesso anacronistico, di raffigurare ...
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DE ANGELIS, Giulio
Giuseppe Miano
Nacque a Roma nel 1845 da Domenico e da Adelaide Agricola. Visse a Perugia fin dalla prima giovinezza: ad appena otto anni risulta infatti iscritto ai corsi dell'accademia [...] , sia come una grande onda di scienza, d'arte, dipensiero moderno" (p. 5); quanto alle scelte di linguaggio il D. affermava, anche lo stile dei discenti: "a ciascuno la libertà più ampia di seguire le sue particolari predilezioni, a ciascuno il ...
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MAGNELLI, Alberto
Maura Picciau
Nacque a Firenze il 1 luglio 1888 da Emilio, commerciante, e da Giuseppina Pratesi. Alla morte del padre, avvenuta nel 1891, si prese cura di lui lo zio Alessandro (già [...] sui tempi e in sostanziale autonomia dipensiero) alla pittura di pura astrazione geometrica.
Gli avvenimenti dilibertà prima ancora che di visione. Gli anni che seguirono furono un crescendo di riconoscimenti: Quadriennale di Roma e Biennale di ...
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FICHERA, Francesco
Maristella Casciato
Figlio di Filadelfo e Anna Gallo, nacque a Catania il 16 giugno 1881.
Il padre (1850-1909), ingegnere, fu una delle personalità di spicco della vita culturale [...] da Piacentini sulle sue architetture andava nella stessa direzione: "ricerca di espressioni sintetiche, chiarezza e potenza dipensiero, raccolte in semplicità di forme; impostazione della composizione nella planimetria; espressività attraverso le ...
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COMANINI, Gregorio
Marina Coccia
Nacque a Mantova verso la metà del sec. XVI. Sulla sua vita si hanno poche notizie; mentre è ampiamente menzionata dai critici del sec. XVII e del successivo la sua [...] quest'opera una mediazione tra le varie correnti dipensiero della cultura dell'epoca, trasformate in rigide regole lui interpretato nel senso delle rigide limitazioni controriformiste alla libertà dell'artista dettate dal Paleotti, dal Gilio o dal ...
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BASILE, Giovanni Battista Filippo
Manfredo Tafuri
Nacque a Palermo nel 1825 da famiglia modesta. Compiuti gli studi classici e laureatosi (1846) in architettura alla università di Palermo, fu aiutato [...] in una polemica sostenuta con il Di Bartolo il B. aveva rivendicato la libertàdi scelta per uno stile congeniale, svincolato la torretta ottagona), rappresenta quindi il punto di arrivo del suo pensiero, nel superamento dello stilismo, sia pure ...
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Cristina Acidini
La formazione
Quando Michelangelo Buonarroti morì a Roma il 18 febbraio 1564, alla prodigiosa età di ottantanove anni, i protagonisti della politica, della religione, della cultura e [...] color bronzo dorato.
L’iconografia: quale libertà?
Tra le questioni irrisolte che maggiormente appassionano O’Malley, Il mistero della volta: gli affreschi di Michelangelo alla luce del pensiero teologico del Rinascimento, in La Cappella Sistina: i ...
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Periodo di storia della civiltà che ebbe inizio in Italia con caratteristiche già abbastanza precise intorno alla metà del 14° sec. e affermatosi nel secolo successivo, caratterizzato da una fruizione [...] della tradizione dei testi sacri, dei fondamenti dei concetti dilibertà e grazia, del significato del cristianesimo, delle basi giuridiche stimolano l’evoluzione del pensiero. Galileo ammira di N. Copernico il coraggio di rifiutare il dato sensibile ...
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Associazione di architetti, artigiani, industriali, docenti e scrittori, fondata nel 1907 a Monaco da H. Muthesius, allo scopo di «nobilitare il lavoro industriale». Pur prendendo spunto dal pensierodi [...] di più alta qualità, una seconda corrente, guidata da H. van de Velde, rivendicava una maggiore libertà creativa a Stoccarda (Weissenhof). In quella occasione furono presentati progetti di molti architetti europei con la sola condizione che tutte le ...
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Novecento
Mariuccia Salvati
(XXIV, p. 994)
Le fortune di una parola
Il costituirsi nel linguaggio italiano della voce Novecento come oggetto di trattazione storiografica specifica è un processo solo [...] un regime 'di estrema statalizzazione' sia dei mezzi di produzione e di scambio, sia del pensiero. Dal regime di guerra è il N.: mentre nel 19° secolo nazione si coniuga con libertà (Nazione e nazionalità in Italia 1994), le fasi successive vedono ...
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pensiero
pensièro (ant. pensière, pensièri, e pensèro, pensère, pensèri) s. m. [dal provenz. pensier, der. del lat. pensare «pensare»]. – 1. a. La facoltà del pensare, cioè l’attività psichica mediante la quale l’uomo acquista coscienza di...
pensiero unico
loc. s.le m. Omologazione, assenza di differenziazione nell’ambito delle concezioni e delle idee politiche, economiche e sociali. ◆ La sostanziale omologazione dell’alta tecnocrazia delle banche, dei ministeri e della burocrazia...