CABONI, Stanislao
Virgilio Lai
Nato a Cagliari il 5 maggio 1795 in una famiglia agiata, si formò intellettualmente in un ambiente dove non si era ancora spento l'eco della rivoluzione giacobina dello [...] le righe, alla costituzione americana, all'organizzazione e al funzionamento dei parlamenti inglese, francese e svizzero, alla libertàdi parola e distampa e al problema nazionale su basi unitarie. Erano i primi accenni a un discorso che da altri ...
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BOSSI, Donato
Susanna Peyronel
Nacque a Milano da Giovanni, nobile milanese, il 5 marzo 1436. Proveniva da un'antica famiglia alla quale egli nella sua cronaca attribuiva origini assai prestigiose, [...] ducale che gli permetteva la stampa della sua opera e il 16 febbr. 1492 un privilegio distampa della durata di dieci anni. La cronaca nelle armi, amante delle lettere, restauratore della libertà dello Stato, protettore dei poveri, degli orfani e ...
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Pelloux, Luigi Girolamo
Generale e uomo politico italiano (La Roche, Savoia, 1839-Bordighera 1924). Partecipò alle guerre del 1859 e del 1866, e nel 1870 comandò l’artiglieria che aprì la breccia di [...] ; P., che era anche ministro degli Interni, presentò nel febbr. 1899 un disegno di legge fortemente restrittivo di alcune libertà fondamentali (stampa, associazione, riunione), scontrandosi con la ferma opposizione dei gruppi radicali e socialisti, e ...
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Pubblicista e uomo politico (Caserta 1897 - Roma 1967). Volontario nella prima guerra mondiale, antifascista, dopo il delitto Matteotti pubblicò, con i fratelli Rosselli e G. Salvemini, il foglio clandestino [...] Giustizia e Libertà. Arrestato (1930) e condannato dal tribunale speciale a venti anni di reclusione, ne della sua attività di pubblicista, collaborò tra l'altro con l'Unità di Salvemini, la Riforma sociale, il Corriere della sera, La Stampa e Il ...
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Periodo di storia della civiltà che ebbe inizio in Italia con caratteristiche già abbastanza precise intorno alla metà del 14° sec. e affermatosi nel secolo successivo, caratterizzato da una fruizione [...] e si cerca di liberalizzare l’accesso ai libri. Botteghe di dotti librai copiano eleganti volumi. La stampa imprime un ritmo tradizione dei testi sacri, dei fondamenti dei concetti dilibertà e grazia, del significato del cristianesimo, delle basi ...
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Teologo e iniziatore della Riforma in Germania (Eisleben 1483 - ivi 1546). Figlio di un minatore divenuto agiato imprenditore, studiò a Magdeburgo, Eisenach e nell'univ. di Erfurt (1501-05), laureandosi [...] fa esteriormente servo di tutti in tutto; e appunto in nome della libertà cristiana, e di una coscienza di polemista cui spesso indulgeva, e alla rapidissima diffusione a stampa dei suoi scritti e della libellistica e iconografia popolare su di ...
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Scrittore e uomo politico svedese (Lillkyrka, Örebro, 1817 - Skrukarp, presso Kristberg, 1903). Lottò nel parlamento e sulla stampa per l'abolizione della pena di morte, per la libertà religiosa e per [...] la secolarizzazione della scuola elementare ...
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Novecento
Mariuccia Salvati
(XXIV, p. 994)
Le fortune di una parola
Il costituirsi nel linguaggio italiano della voce Novecento come oggetto di trattazione storiografica specifica è un processo solo [...] '? La fine degli imperi e il declino dell'Europa
Di 'secolo americano' sogna la stampadi fine Ottocento e dei primi anni del secolo: se collettivismo e liberalismo (Schumpeter), tra 'schiavitù' e 'libertà' (Hayek), cioè tra Stato e mercato. All' ...
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VALACCHIA (romeno Valahia; A. T., 79-80)
Marina EMILIANI SALINARI
Angelo PERNICE
Regione della Romania confinante con la Transilvania e la Moldavia a N., la Bulgaria a S., la Dobrugia a SE., il Banato [...] di sostituzione della lingua romena alla lingua slava che sola, prima di allora, era stata usata nella liturgia e nella stampa corrente antirussa che necessariamente, diffondendosi le idee dilibertà, tende all'indipendenza nazionale.
Quanto questo ...
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Patria
Maurizio Viroli
Dall'inizio degli anni Novanta del 20° sec., la cultura e il linguaggio politici hanno riscoperto un concetto democratico di p. profondamente diverso dalle interpretazioni nazionalistiche [...] determinato da legami di sangue, più universalista, basato sul rispetto delle leggi, sulla cultura del contratto, della parola data, dei doveri e diritti dell'individuo-cittadino" (Giustizia e libertà per la patria Europa, in La Stampa, 8 aprile 2001 ...
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stampa
s. f. [der. di stampare]. – 1. a. L’arte e la tecnica di imprimere e riprodurre, in un alto numero di copie, scritti e disegni, mediante opportuni procedimenti, da una matrice in rilievo, in cavo o in piano; il termine si riferisce...
tv di strada
loc. s.le f. inv. Televisione di strada: emittente televisiva privata che trasmette in ambito locale. ◆ Si chiamano tv di strada, o di quartiere, o di condominio. Perché non si vedono se non al di fuori di un raggio di poche centinaia...