Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
La matematica
Luigi Pepe
L’Italia è stata per cinque secoli al centro della ricerca e degli insegnamenti matematici. A partire dalla seconda metà del 12° sec., quando Gherardo da Cremona, Platone da [...] furono stampati i manuali di matematica, meccanica e idrodinamica di Charles libertà. Stabilitosi a Grenoble, dove aveva conosciuto Stendhal, continuò poi gli studi all’École polytechnique di Parigi. Tornato a Torino sposò Alessandra, nipote di ...
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La seconda rivoluzione scientifica: matematica e logica. I luoghi e le istituzioni
Umberto Bottazzini
I luoghi e le istituzioni
Nei decenni che separano l'ultimo quarto del XIX sec. dalla Seconda guerra [...] rapidità dei tempi di pubblicazione, la grande qualità della stampa, l'assenza di limiti alla libertà, Cantor vede nella creazione della società la possibilità di superare i pregiudizi e le censure accademiche che impediscono ai matematici di ...
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LOMBARDO RADICE, Lucio
Albertina Vittoria
Piervittorio Ceccherini
Nacque a Catania il 10 luglio 1916, da Giuseppe e da Gemma Harasim, terzogenito dopo Giuseppina e Laura.
Come lui stesso scrisse, i [...] , Marisa Cinciari).
Con questi ultimi, il L. curò la stampa del giornale Pugno chiuso e organizzò una manifestazione contro la guerra e i Paesi socialisti, denunciando la mancanza dilibertà e di democrazia e sostenendo gli esponenti del dissenso (i ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Francesco Maurolico
Rosario Moscheo
Un ‘greco’ di Sicilia: Francesco Maurolico. Nessuna prova per l’asserita etnia del personaggio, rimane certa comunque la sua appartenenza ideale alla grecità, come [...] ’ delle opere di Apollonio di Perga e di Archimede), con testi che, malgrado la pubblicazione tardiva (stampe siciliane del 1654 di Maurolico si segnala per le novità rilevanti che è stata capace di apportare grazie alla libertà esercitata ...
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DE FILIPPIS, Vincenzo
Ugo Baldini
Nacque a Tiriolo (Catanzaro) il 4 apr. 1749 da Vito e Laura Micciulli.
La famiglia si collocava probabilmente nel "ceto civile" degli uffici e delle professioni: ciò, [...] di una saldatura tra lealismo borbonico e devozione religiosa; colpi poi con un decreto la stampa . Poerio, Vita di G. Poerio, in Giorn. napol. della domenica, 5 marzo 1882, p. 1; M. D'Ayala, Vite degli Italiani benemeriti della libertà, Roma 1883, ad ...
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COLLALTO, Antonio
Ugo Baldini
Nacque a Venezia il 21 0 22 apr. 1765. Mancano notizie sulla famiglia, socialmente modesta; il Cicogna, nel rilevarne la totale estraneità a quella omonima appartenente [...] 4 giugno: fu sua l'orazione ufficiale, poi stampata, Discorso relativo all'innalzamento dell'albero della libertà, s.l. né d. [ma Venezia 1797]. Sul concreto piano politico, la sua non appartenenza al Comitato di Salute pubblica e agli altri organi ...
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GUIDI, Filippo Maria
Franco Palladino
Nacque a Guardia Sanframondi, nel Beneventano, il 22 genn. 1752, terzo dei nove figli di Andrea (conciatore di pelli come il padre Girolamo) e di Aurelia Genoveffa [...] di Nîmes e della Società di storia naturale di Lione.
Morì a Napoli, vittima del colera, il 13 giugno 1837.
Le opere a stampa t. V, Paris 1821, p. 26; A. Vannucci, I martiri della libertà italiana dal 1794 al 1848, I, Milano 1877, p. 57; C. Dalbono, ...
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partizione
partizióne [Der. del lat. partitio -onis "divisione in parti", dal part. pass. partitus di partire "dividere"] [LSF] È talora (per es., nella chimica fisica) sinon. di ripartizione. ◆ [ELT][INF] [...] e pi i momenti coniugati (i=1,..,n se n è il numero di gradi dilibertà del sistema), kB costante di Boltzmann, T temperatura assoluta, dτ l'elemento infinitesimo di volume nello spazio delle fasi; per un sistema quantistico, è la funzione Z ...
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stampa
s. f. [der. di stampare]. – 1. a. L’arte e la tecnica di imprimere e riprodurre, in un alto numero di copie, scritti e disegni, mediante opportuni procedimenti, da una matrice in rilievo, in cavo o in piano; il termine si riferisce...
tv di strada
loc. s.le f. inv. Televisione di strada: emittente televisiva privata che trasmette in ambito locale. ◆ Si chiamano tv di strada, o di quartiere, o di condominio. Perché non si vedono se non al di fuori di un raggio di poche centinaia...