(lat. Iuppiter, Iupiter, Iovis)
La divinità suprema della religione romana dalla latinità primitiva alla fine del paganesimo, corrispondente allo Zeus greco, dal quale tuttavia si differenzia per alcuni [...] elementi, come il carbonio e l’azoto, non si trovano allo stato libero, ma quasi esclusivamente in combinazione con l’idrogeno. I gas più abbondanti, riuscì a spiegarla (➔ Laplace, Pierre-Simon de).
All’interno delle orbite dei satelliti galileiani, ...
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Editoria
Libro contenente le indicazioni necessarie alla visita di un museo o complesso monumentale, di una città, di un’intera regione o Stato. Precedenti della g. come illustrazione sistematica di paesi [...] a quella di A. Nibby (1838). Bologna quella di P. Lamo (1560), di G. De Zani (1583), e di C.C. Malvasia (1657).
All’estero è ricchissima dal 17° modo di propagazione di un’onda piana nello spazio libero; tale modo può però sussistere solo se all’ ...
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Poeta (Bosisio, od. Bosisio Parini, 1729 - Milano 1799). Ordinato, senza vocazione, prete (1754), accettò il programma dell'Illuminismo e intese la poesia come forza educativa all'«utile», adottando spesso [...] passò alcuni mesi di grandi strettezze economiche, dalle quali lo liberò la stampa del Mattino (marzo 1763), che lo fece dialetti e i rapporti tra dialetto e lingua; il trattato De' principii fondamentali e generali delle belle lettere applicati alle ...
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Scrittore (Catania 1840 - ivi 1922). Autore di novelle e romanzi, il cui stile e linguaggio hanno rinnovato profondamente la narrativa italiana, V. è considerato il più autorevole esponente del verismo. [...] perfezionò una tecnica narrativa caratterizzata dall'uso del discorso indiretto libero, che permette di inserire nel racconto le voci e del terzo romanzo, che fu pubbl. post. da F. De Roberto, 1922). I Malavoglia ritraggono la storia d'una ...
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(it. Portorico) Isola delle Grandi Antille che, insieme ad altre isole minori (9104 km2, con 3.971.020 ab. nel 2009), forma il Commonwealth of P., liberamente associato agli USA (dei quali adotta anche [...] 2% favorevole al mantenimento dello status di Stato libero associato, e poco più del 2% in Benítez, mentre la saggistica trova il suo più illustre rappresentante in E.M. de Hostos. Il modernismo ebbe vari rappresentanti: per la prosa N. Canales e per ...
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Letterato e architetto (Genova 1404, da padre bandito da Firenze - Roma 1472). Appassionato di letteratura ma anche di matematica, scrittore e grande architetto, pedagogista e teorico dell'arte, uomo di [...] governo della casa (οἰκεαρχία) come d'un regno autonomo e libero che l'uomo costruisce a sua misura in contrapposto allo stato da alcuni anni.
Dello stesso tempo è anche il De statua. Il De pictura può dirsi la teorizzazione della concezione dell'arte ...
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Scrittore latino di origine africana (Madaura 125 d. C. circa - Cartagine 180 d. C. circa). Narratore abilissimo, è una delle figure più singolari della letteratura latina; il suo stile, ricco di accorgimenti [...] A. sono scritti di retorica (Apologia e Florida), un romanzo (Metamorfosi), tre trattati filosofici. L'Apologia (o Pro se de magia liber) è l'orazione tenuta da A. per discolparsi dall'accusa di magia, rimaneggiata in seguito dall'autore; il tono è ...
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Secondo la Bibbia, il primo uomo creato da Dio, progenitore del genere umano.
Il racconto biblico
Nella Bibbia (Genesi 1-5) la creazione dell'uomo è narrata in due racconti. Nel primo essa avviene il [...] seguirono La creación del mundo y primera culpa del hombre di Lope de Vega, la tragedia giovanile di Ugo Grozio (1583-1645), Adamus exsul Eva è giusta perché essi peccarono forniti di libero arbitrio, scegliendo deliberatamente il male invece che il ...
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Scrittore tedesco (Oberholzheim, Svevia, 1733 - Ossmannstädt, Weimar, 1813). Inizialmente attratto dall'Illuminismo, fu il maggior esponente del rococò letterario tedesco. Tra le sue opere spiccano i romanzi [...] di lì a poco avrebbe chiamato a Weimar Goethe. Dal 1775, libero da precisi impegni, ma con una congrua pensione, visse per lo passo ulteriore segna il romanzo in prosa Don Sylvio de Rosalva (1764), fantasticheria satireggiante, sulla traccia del Don ...
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Poeta e favolista francese (Château-Thierry, Champagne, 1621 - Parigi 1695). È ricordato soprattutto per le Favole (1668-94); ispirate di frequente da quelle di Esopo e di Fedro e caratterizzate da uno [...] il racconto in versi e la favola. Nelle Nouvelles en vers tirées de Boccace et de l'Arioste (1664), e nei Contes et Nouvelles (1665-66, un sufficiente equilibrio artistico. Nelle favole invece, libero da schemi altrui, poté dispiegare il suo stile ...
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libertà (ant. libertate e libertade) s. f. [dal lat. libertas -atis]. – 1. a. L’esser libero, lo stato di chi è libero: amo la mia l.; non posso rinunciare alla mia l.; L. va cercando, ch’è sì cara, Come sa chi per lei vita rifiuta (Dante);...
tempo
tèmpo s. m. [lat. tĕmpus -pŏris, voce d’incerta origine, che aveva solo il sign. cronologico, mentre quello atmosferico (cfr. al n. 8) era significato da tempestas -atis]. – 1. L’intuizione e la rappresentazione della modalità secondo...