La società araba contemporanea, sia essa musulmana o non, è attraversata da tensioni politiche che influiscono inevitabilmente sulla sua produzione letteraria e poetica. Gli attentati terroristici dell'11 [...] libertà contro ogni sopraffazione e imposizione dall'alto. Discorso comune a molti scrittori, tra i quali il palestinese Murīd sembri costituire una costante dell'intero universo poetico. Il verso libero (ši̔r ḥurr) è ancora alla base della poesia ...
Leggi Tutto
. Pseudonimo dello scrittore francese Émile-Auguste Chartier, nato a Mortagne (Orne) il 3 marzo 1868. Egli è uno dei più notevoli moralisti della Francia contemporanea, di tendenze antintellettuali. Nel [...] intelligenza che aderisse alle cose, accettasse i dati della comune percezione dei sensi, poco disposta ad ammettere l' le bonheur, 1928). In politica fu assertore d'un pensiero libero per il quale giustizia e giustezza fossero sinonimi (Le citoyen ...
Leggi Tutto
Scrittore svedese, nato a Älvkarleby il 5 ottobre 1923, morto suicida a Enebyberg, presso Stoccolma, il 4 novembre 1954. Collaborò giovanissimo ai periodici modernisti 40-tal (1946-47) e Prisma (1948-50); [...] quel senso d'angoscia esistenzialistico ch'è stato l'eredità comune degli scrittori a lui coevi.
A preferenza dei drammi ( condannato a morte", 1947; Ingen går fri, "Nessuno è libero", 1949) e anche dei romanzi oscuramente allegorici (De dömdes ...
Leggi Tutto
D'ANNUNZIO, Gabriele
Marcello Carlino
Nacque a Pescara, il 12 marzo 1863,da Francesco Paolo e da Luisa de Benedictis. Il padre proveniva da una modesta famiglia, ma, adottato da uno zio benestante, [...] delle Laudi, che furono edite nel dicembre del 1903.
È giudizio comune che le Laudi, i primi tre libri e, in specie, il generosità donò la pièce al suo Gabriele. Che ne usasse liberamente, lei con dignità usciva di scena. Irma Gramatica avrebbe preso ...
Leggi Tutto
MAFFEI, Scipione
Gian Paolo Romagnani
Nacque a Verona il 1 giugno 1675, terzogenito maschio e ultimo degli otto figli del marchese Giovanni Francesco e della marchesa Silvia Pellegrini.
Dal 1689 al [...] dopo esser stato nel primo semestre del 1718 provveditore del Comune di Verona, perorando invano l'istituzione di una "Pubblica della Chiesa in proposito della Divina Grazia, del libero Arbitrio e della Predestinazione": di fatto uno scritto contro ...
Leggi Tutto
Pascoli, Giovanni
Silvana Castelli
Una poesia nuova, ricca di futuro
Grande erudito, vincitore di dodici medaglie d’oro al concorso di poesia latina ad Amsterdam, Giovanni Pascoli fu professore per [...] umano. La metrica, la musica stessa del verso appare più libera, piena di echi e di rinvii che si prolungano nell’animo fanno tornare le inquietanti presenze dei morti. E un dolore comune unisce le piccole piante e i monti lontani, le umili bestiole ...
Leggi Tutto
ALIGHIERI, Dante
Siro A. Chimenz
Nacque a Firenze nel 1265, entro il periodo in cui il sole è nella costellazione zodiacale dei Gemelli - come egli stesso ci fa sapere (Par. XXII, vv. 112-117) -, cioè [...] nel cuore degli uomini, c'è però in essi appunto il "libero arbitrio" che dà la potestà di ritenerlo o scacciarlo (Purg. XVIII i Neri stessi, nella quale perì Corso Donati, tanto che il Comune di Lucca si decise a interdire ad essi il soggiorno, con ...
Leggi Tutto
CARDUCCI, Giosue
Mario Scotti
Nacque a Valdicastello, frazione di Pietrasanta nella Versilia lucchese, primogenito del dottor Michele e di Ildegonda Celli, il 27 luglio 1835 alle undici di sera. Gli [...] della guerra franco-prussiana e nel timore che l'incipiente Terza Repubblica, lacerata dallo scontro tra Comune e Assemblea nazionale, non sapesse liberarsi da nostalgie reazionarie e borboniche. Il Secondo Impero, nato da un colpo di Stato, era ...
Leggi Tutto
BOCCACCIO, Giovanni
Natalino Sapegno
Frutto di una libera relazione di Boccaccio, o Boccaccino, di Chellino con una donna di cui nulla sappiamo, nacque, forse a Certaldo, ma più probabilmente a Firenze, [...] e che corrisponde alla grave crisi del Comune dilaniato dalle fazioni e alla congiura che ., ibid., LXXVIII (1921), pp. 325-43.
Sul De mulieribus: L. Torretta, Il Liber de claris mulieribus di G. B., in Giorn. stor. della letter. ital., XXXIX ...
Leggi Tutto
Decadentismo
Mario Praz
sommario: 1. Termini del decadentismo. 2. Diverse fasi del decadentismo? 3. Estensione della parola ai tempi moderni. 4. La nevrosi. 5. Precursori. 6. Flaubert, Gautier, Baudelaire. [...] palpitano le stelle. Ogni tematica ridotta al luogo comune, al cliché, è intollerabile: questo è vero sorge all'interno dell'attrazione, la necessità di sopprimere la donna per liberarsi dal suo dominio, e quindi una nuova fonte di lussuria ancora ...
Leggi Tutto
libero
lìbero agg. [dal lat. liber -ĕra -ĕrum]. – 1. a. Che non è soggetto al dominio o all’autorità altrui, che ha facoltà di agire a suo arbitrio, senza subire una coazione esterna che ne limiti, materialmente e moralmente, la volontà e...
comunita
comunità (ant. communità) s. f. [dal lat. communĭtas -atis «comunanza», der. di communis «comune1»]. – 1. non com. Carattere, stato giuridico di ciò che è comune; comunanza: c. di beni, c. d’interessi; anche in senso più astratto:...