CLEMENTE VIII, papa
Agostino Borromeo
Ippolito Aldobrandini nacque a Fano (provincia di Pesaro e Urbino) il 24febbraio del 1536 da Silvestro e Lisa Deti. Il padre, noto giureconsulto fiorentino costretto [...] 'avvio a vivaci discussioni sul problema - che il concilio di Trento non avevaaffrontato direttamente - del rapporto tra grazia e liberoarbitrio in ordine alla giustificazione ed alla salvezza. L'opera del Molina, peraltro in linea con una posizione ...
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Leone I, santo
Elena Cavalcanti
La scarna notizia del Liber pontificalis ne assegna le origini alla Tuscia e dice chiamarsi Quinziano il padre. Null'altro si sa della famiglia e del luogo di nascita; [...] temi cristologici inserisce una lunga sezione rivolta a dimostrare una posizione di equilibrio sul tema della grazia e del liberoarbitrio, e lo fa adducendo testi di Agostino sapientemente selezionati e adattati, a cui fa seguire il testo intero del ...
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COLONNA, Vittoria
Giorgio Patrizi
COLONNA, Vittoria. - Nacque a Marino nell'anno 1490 da Fabrizio e Agnese di Montefeltro, figlia di Federico, duca di Urbino. Fabrizio, allora il maggiore rappresentante [...] dell'esaltazione del Cristo come momento centrale e irrinunciabile della salvezza umana, la C. pone la difesa del liberoarbitrio come momento decisivo per orientare l'esistenza religiosa verso i beni spirituali piuttosto che quelli terreni.
Nel '56 ...
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Celestino I, santo
Franco Gori
Fu eletto il 10 settembre 422, rapidamente e senza contestazioni. Ben poco si conosce della sua vita precedente. Il Liber pontificalis lo dice figlio di un certo Prisco [...] fino a tempi recenti ed ha avuto un'importanza fondamentale nella storia del dibattito teologico in tema di grazia e liberoarbitrio.
Secondo Prospero d'Aquitania, C. nei confronti del pelagianesimo fu davvero coerente con l'atteggiamento dei suoi ...
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Calvino, Giovanni
(propr. Jean Cauvin) Riformatore religioso francese (Noyon, Oise, 1509-Ginevra 1564). Figlio di Gérard Cauvin, notaio e segretario del vescovo Charles de Hangest, C. studiò a Parigi [...] nella dottrina della «doppia predestinazione». La natura umana è infatti, secondo C., totalmente viziata dal peccato originale, e il liberoarbitrio non è più in grado, da solo, di dirigersi al bene: volere questo è dono di Dio, al pari della ...
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L'ETA MODERNA
Mario Caravale
I fermenti quattrocenteschi
La fine del concilio di Basilea può essere assunta come momento conclusivo di una lunga stagione della storia della Chiesa occidentale segnata [...] Agostino aveva condannato le idee del monaco britanno Pelagio secondo le quali Dio aveva dotato l'uomo di un assoluto liberoarbitrio e aveva lasciato che la sua salvezza dipendesse esclusivamente dalle opere, dalla scelta del bene contro il male. Le ...
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L'ETA ANTICA
Manlio Simonetti
L'ETÀ ANTICA
Le fonti
Al fine di conoscere la storia del papato dal I al VI secolo, mediamente le fonti sono scarse e soprattutto, com'è naturale attendersi, non [...] , aveva trovato colà buona accoglienza, e in effetti la dottrina agostiniana della grazia sembrava a molti vanificare quel liberoarbitrio che la tradizione cattolica aveva da sempre difeso in polemica prima con lo gnosticismo e poi col manicheismo ...
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Gregorio XIII
Agostino Borromeo
Ugo Boncompagni nacque a Bologna il 1° gennaio 1501, quinto figlio di Cristoforo, ricco mercante della città, e di Angela Marescalchi. Studiò giurisprudenza all'Università [...] Baio (Michael de Bay), dal 1575 cancelliere dell'Università di Lovanio. Alcune sue tesi in materia di grazia e liberoarbitrio erano state già condannate da Pio V con una bolla del 1° ottobre 1567. Ma proposizioni contenute nelle opere posteriori ...
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Impulsi riformatori del mondo di fuori: dal Rinascimento all'Illuminismo
Vittorio Frajese
Al volgere del Quattrocento si parlava molto di riforma. La denuncia dei mali della società italiana e della [...] dell’altare che, a suo giudizio, doveva essere unico19. Di Lorenzo Valla furono proibiti nel 1559 il De liberoarbitrio, il De falsa donatione Constantini e le Annotazioni sul Nuovo testamento20. Machiavelli invece conobbe una storia più complessa ...
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Paolo V
Volker Reinhardt
Camillo Borghese nacque a Roma il 17 settembre 1552 da Marcantonio, decano degli avvocati concistoriali, e da Flaminia Astalli. I Borghese, residenti a Siena approssimativamente [...] una disputa nella quale si contrapponevano i Domenicani ed i Gesuiti con posizioni differenti concernenti la predestinazione, il liberoarbitrio e l'effetto della grazia. La materia molto complessa acquistò una particolare forza dirompente, in quell ...
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libero
lìbero agg. [dal lat. liber -ĕra -ĕrum]. – 1. a. Che non è soggetto al dominio o all’autorità altrui, che ha facoltà di agire a suo arbitrio, senza subire una coazione esterna che ne limiti, materialmente e moralmente, la volontà e...
arbitrio
arbìtrio s. m. [dal lat. arbitrium, der. di arbĭter «arbitro»]. – 1. Capacità di scelta nell’operare e nel giudicare: fare, agire, comportarsi, regolarsi secondo il proprio a.; rimisero tutto all’a. del direttore; in filosofia, libero...