Futurismo
PPär Bergman
Maurizio Calvesi
di Pär Bergman e Maurizio Calvesi
FUTURISMO
Futurismo letterario di Pär Bergman
sommario: 1. Osservazioni preliminari. 2. Il futurismo italiano: a) presupposti; [...] lingua telegrafica, secca, laconica. Si annuncia la morte del verso libero, che è ora sostituito dalle parole in libertà (PIL), e mandano una lettera a ‟Nov′", cui aggiungono di loro arbitrio anche le firme di altri cubofuturisti, provocando così le ...
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Lirici del Settecento - Introduzione
Mario Fubini
Due poeti che il lettore cercherà invano in questo volume vanno considerati quasi i poli della nostra raccolta: Metastasio e Parini. Ne son rimasti [...] e il Calvo), a superare i limiti del genere in un libero e personale discorso poetico.
Pigro e geniale il Crudeli sta a può saperlo chicchessia» scriveva «di aver non di rado arditamente arbitrato in fatto di lingua; ma non può egli persuadersi che ...
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Narratori dell'Ottocento e del primo Novecento
Aldo Borlenghi
Nella prima metà dell'Ottocento nasce in Italia, e decade, la passione per il romanzo storico. Romanzi ambientati nel passato, più o meno [...] dall'immaginazione: mentre si respinge l'intreccio come falsità e arbitrio (e da nessuno con rigore come da Manzoni, al con successo. Da questo ingombro culturale Zena però è quasi del tutto libero nei romanzi, La bocca del lupo, del 1892, e L' ...
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Storici e politici veneti del Cinquecento e del Seicento - Premessa
Gino Benzoni
Tiziano Zanato
Questa raccolta di testi tra il pieno Cinquecento e il Seicento inoltrato costituisce il debutto di un [...] governi, e similmente istituiscono bene i cittadini». Non l'arbitrio del sovrano, ma la cristallina giustizia di leggi «sancte si concentrano i poteri: il concreto esercizio del governo, libero da ogni controllo, ha nel corpo dei funzionari, ...
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Novellieri del Cinquecento
Marziano Guglielminetti
Occorre riconoscere, preliminarmente, che la narrativa del Cinquecento, e in particolare la novellistica, rimane tutt'oggi res nullius. o, se si vuole, [...] , dove l'inserzione fra i due contendenti di un arbitro, nelle vesti del leone, dimostra essere l'esercizio della dell'opera, a quel che di trecentescamente e toscanamente libero offendeva l'aristocratico decoro della società del Cinquecento (non, ...
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Alessandro Manzoni: Opere – Introduzione
Riccardo Bacchelli
Una recente, da sperarsi non ultima, fortuna editoriale dei Promessi sposi all’estero, il successo inglese, propiziato bensì da una nuova [...] e colpevole e mala, li illude a credersi e li mena a farsi arbitri, in quei fallaci loro atti, del bene e del male: peccato senza si scioglie e balza al canto e alla luce liberata della grande epica religiosa nella Pentecoste, nella lirica effusione ...
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Lodovico Antonio Muratori: Opere - Introduzione
Giorgio Falco
Raccogliere in un paio di migliaia di pagine e in maniera per quanto è possibile organica quanto di più significativo offre al lettore moderno [...] che erano le consuetudini e le ambizioni del tempo: di natura Libera e generosa, rifiutò di piegare la mente, per amor di nome e soggette, nel loro esito, all'ignoranza, all'interesse, all'arbitrio dei giudici.
V'era a Modena, tra Cinque e Seicento, ...
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CAMBIATORI (Cambiator, de Cambiatoribus), Tommaso
Guglielmo Gorni
D'antica famiglia reggiana, era figlio di un Guido giureconsulto e nacque a Reggio nella seconda metà del sec. XIV.
Il Tiraboschi (p. [...] il volgarizzamento, se ne toglieva la paternità al C., attribuendola, con evidente arbitrio, al Vasio. Il C. è autore anche di un trattato morale De iudicio libero et non libero, dedicato al marchese Lionello, che si conserva inedito nel ms. Estense ...
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libero
lìbero agg. [dal lat. liber -ĕra -ĕrum]. – 1. a. Che non è soggetto al dominio o all’autorità altrui, che ha facoltà di agire a suo arbitrio, senza subire una coazione esterna che ne limiti, materialmente e moralmente, la volontà e...
arbitrio
arbìtrio s. m. [dal lat. arbitrium, der. di arbĭter «arbitro»]. – 1. Capacità di scelta nell’operare e nel giudicare: fare, agire, comportarsi, regolarsi secondo il proprio a.; rimisero tutto all’a. del direttore; in filosofia, libero...