fallo
Guido Favati
Il senso più generico della parola è offerto da Cv I II 11, ove di f. si parla come dell'opposto di opere virtuose, di dignitadi virtuosamente acquistate, e si rivela dunque come [...] al rumore della porta che si chiude alle sue spalle (Pg X 6) e anche, d'altro lato, se non agisse secondo il suo arbitrio ormai libero, dritto e sano dopo che Virgilio l'ha guidato a raggiungere i limiti di quel che ‛ ragion vede ' (XXVII 141; e cfr ...
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franco
Vincenzo Valente
Il vocabolo ricorre solo in rima, e con poche occorrenze; D. preferisce come equivalente ‛ libero '. I due aggettivi stanno insieme in Rime CXI 10 Però nel cerchio de la sua [...] [d'Amore] palestra / liberarbitrio già mai non fu franco. In If Il 132 i' cominciai come persona franca, il senso di f., riferito allo stato d'animo del poeta, è " rinfrancato ", e quindi " risoluto ", " deciso ", perché liberato dai dubbi e dai ...
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mitriare
Domenico Consoli
" Imporre la mitra ", in segno di potere: solo in Pg XXVII 142 io te sovra te corono e mitrio, con valore figurato. Sulla soglia del Paradiso terrestre, nel momento in cui, [...] riconoscendo libero, dritto e sano l'arbitrio di D., avverte esaurita la propria funzione di guida (Non aspettar mio dir più né mio cenno, v. 139), Virgilio con tali parole conferisce al pellegrino terrestre la piena signoria di sé stesso: " quasi ...
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libero
lìbero agg. [dal lat. liber -ĕra -ĕrum]. – 1. a. Che non è soggetto al dominio o all’autorità altrui, che ha facoltà di agire a suo arbitrio, senza subire una coazione esterna che ne limiti, materialmente e moralmente, la volontà e...
arbitrio
arbìtrio s. m. [dal lat. arbitrium, der. di arbĭter «arbitro»]. – 1. Capacità di scelta nell’operare e nel giudicare: fare, agire, comportarsi, regolarsi secondo il proprio a.; rimisero tutto all’a. del direttore; in filosofia, libero...