La società Veneziana
Giuseppe Trebbi
L'assenza di vistosi rivolgimenti sociali, il successo nel mantenere la quiete interna rappresentano uno dei principali elementi costitutivi del "mito" di Venezia. [...] ab intestato. In teoria chi redigeva un testamento era invece libero di privilegiare uno degli eredi, col solo obbligo di riconoscere delle spese e dei rischi, né modificabile ad arbitrio degli Ebrei, a causa della severissima sorveglianza ...
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La cultura
Gino Benzoni
Storiografia ed erudizione
All'insegna della continuità, sia pure in discesa, sia pure nella cornice dello scadimento di rilievo politico, del rimpicciolimento di prestigio [...] giudizi regolari, non ondeggianti tra i sussulti dell'" arbitrio ".
Se le leggi sono distinguibili in "immutabili" una qualche indicazione. Così le idee circolano più liberamente e si scontrano più liberamente. E sin d'oro, per l'editoria, il ...
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L'ultima fase della serenissima: nota introduttiva
Piero Del Negro
Premessa
"Dopo quest'epoca", scrisse nel 1818 Sismondi nella sua celebre Histoire des républiques italiennes du moyen âge in riferimento [...] (non sò se con ingiustizia, ma certamente con prepotenza e arbitrio) dei stati e dei domini dei altri, senza neppur dimandar del loro ruolo nel commercio dell'olio, ma l'ala liberista di Marcello, Sebastiano Foscarini, ecc. riuscì in questo caso ...
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Lirici del Settecento - Introduzione
Mario Fubini
Due poeti che il lettore cercherà invano in questo volume vanno considerati quasi i poli della nostra raccolta: Metastasio e Parini. Ne son rimasti [...] e il Calvo), a superare i limiti del genere in un libero e personale discorso poetico.
Pigro e geniale il Crudeli sta a può saperlo chicchessia» scriveva «di aver non di rado arditamente arbitrato in fatto di lingua; ma non può egli persuadersi che ...
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Il diritto civile
Victor Crescenzi
Gli intensi nessi se non francamente sistematici, certamente organici che legano lo ius proprium della Serenissima con la tradizione romana, sono stati individuati, [...] delle opportune discipline, se non l'arbitrio del più forte e del più definitivamente detto dalla gl. non ergo ancilla: "[...> si quis nascatur ex patre libero et matre ancilla, seruus est [...>", in Gli Statuti veneziani di Jacopo Tiepolo ...
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Il tessuto cattolico
Loredana Nardo
A vent'anni dalle visioni apocalittiche con cui il conflitto civile spagnolo campeggiava nei suoi interventi pubblici(1), i tempi di guerra fredda non sembrano offrire [...] 'unico suo interprete dato dal partito fascista, di lasciare libero campo al proselitismo, ossia si chiede "all'alto" e dovuta ad "armi generose e liberatrici", porta una "legislazione civile, dove vivevano l'arbitrio, la violenza, e l'angheria" ...
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La fine della Repubblica aristocratica
Piero Del Negro
"Una Repubblica che già conoscono essere sull'orlo della caduta". Lineamenti della crisi strutturale dello Stato veneto
Nel tardo autunno del [...] nel 1763 in coda ad un suo diario di viaggio che "arbitre dell'Italia sono le due nazioni oltramontane", l'Impero e sia cacciato il Ministro Inglese, non sian disarmati i Popoli, liberati tutti i prigioni, non si decida Venezia tra la Francia, e ...
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L'invenzione del teatro
Carmelo Alberti
Un'idea di teatro tra festa e rappresentazione
Il laboratorio dello spettacolo, nell'età moderna, trae i propri modelli rappresentativi da una miriade di fonti: [...] che qui recitano in San Cassano, poiché darò loro il loco libero, li darò l'utile delle sedie et scagni, et delli ingerenza nei fatti del teatro musicale, i Vendramin hanno l'" arbitrio di decidere" anche quando i comici si trovino al San Samuele ...
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L’invenzione del teatro
Carmelo Alberti
Un’idea di teatro tra festa e rappresentazione
Il laboratorio dello spettacolo, nell’età moderna, trae i propri modelli rappresentativi da una miriade di fonti: [...] che qui recitano in San Cassano, poiché darò loro il loco libero, li darò l’utile delle sedie et scagni, et delli palchi ingerenza nei fatti del teatro musicale, i Vendramin hanno l’« arbitrio di decidere» anche quando i comici si trovino al San ...
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Narratori dell'Ottocento e del primo Novecento
Aldo Borlenghi
Nella prima metà dell'Ottocento nasce in Italia, e decade, la passione per il romanzo storico. Romanzi ambientati nel passato, più o meno [...] dall'immaginazione: mentre si respinge l'intreccio come falsità e arbitrio (e da nessuno con rigore come da Manzoni, al con successo. Da questo ingombro culturale Zena però è quasi del tutto libero nei romanzi, La bocca del lupo, del 1892, e L' ...
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libero
lìbero agg. [dal lat. liber -ĕra -ĕrum]. – 1. a. Che non è soggetto al dominio o all’autorità altrui, che ha facoltà di agire a suo arbitrio, senza subire una coazione esterna che ne limiti, materialmente e moralmente, la volontà e...
arbitrio
arbìtrio s. m. [dal lat. arbitrium, der. di arbĭter «arbitro»]. – 1. Capacità di scelta nell’operare e nel giudicare: fare, agire, comportarsi, regolarsi secondo il proprio a.; rimisero tutto all’a. del direttore; in filosofia, libero...