Mercato e società
Luciano Gallino
sommario: 1. La costruzione sociale del mercato. 2. Il mercato come sistema informativo e regolatore sociale. 3. Il fattore tecnologia. Dal mercato-luogo al cyber-mercato. [...] diventò in modo generalizzato solamente con il crollo dell'ancien régime, ovvero con la caduta della classe sociale che vedeva nel liberomercato dei terreni un pericolo per la propria posizione sociale. Il lavoro comincia a essere trasformato in una ...
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Comunita
Francesco M. De Sanctis
di Francesco M. De Sanctis
Comunità
sommario: 1. Introduzione. 2. Comunità: identità e appartenenza. 3. Comunità e comunicazione. 4. Essere comunità. □ Bibliografia.
1. [...] politiche riassunte nello Stato territoriale sovrano. Il mercato compie, nell'epoca della globalizzazione, il suo -metafisica dell'etica kantiana, in Etica della comunicazione ed etica della liberazione, di K.-O. Apel ed E. Dussel, Napoli: Ed. ...
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Globalizzazione
Henri Bartoli
sommario: 1. Introduzione. 2. La globalizzazione: un processo a più dimensioni. 3. Gli attori della globalizzazione: a) le imprese e i gruppi multinazionali, attori primari [...] con cui essi vengono scelti, ma anche dal fatto che nessuno spazio internazionale organizzato può nascere spontaneamente dal mercatolibero e che la globalizzazione colpisce, con i rischi che essa implica, gli interessi nazionali che gli Stati devono ...
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MIGRATORI, MOVIMENTI
Nora Federici
Aspetti generali
di Nora Federici
Spostamenti territoriali di popolazione e migrazioni
Il termine 'movimenti migratori' - o 'migrazioni' - indica uno spostamento [...] mancano le condizioni essenziali per l'esistenza di un liberomercato internazionale del lavoro. La 'fortuna' dell'emigrazione italiana di andata per emigranti e noli di ritorno per merci più bassi della norma, oppure quelle sperimentate durante la ...
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Migrazioni
Bruno Paradisi
Otto von Frisch
di Bruno Paradisi e Otto von Frisch
MIGRAZIONI
Migrazioni umane
di Bruno Paradisi
sommario: 1. Considerazioni generali. 2. Gli effetti delle migrazioni. 3. [...] il gioco della domanda e dell'offerta della mano d'opera agisse diversamente se avveniva in un regime di liberomercato o se invece era condizionato da considerazioni estranee all'economia, influenzate da motivi politici, dottrinali, o psicologici ...
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COMUNICAZIONI DI MASSA
Denis McQuail
Alessandro Pace
Sociologia
di Denis McQuail
Introduzione
'Mezzi di comunicazione di massa' (o mass media) è un termine collettivo entrato nell'uso per indicare [...] , prevalentemente, all'uno o all'altro dei tipi seguenti (v. Altschull, 1984).
1. Il sistema concorrenziale, o del liberomercato. - La caratteristica principale di questo sistema è che in esso i mezzi di comunicazione di massa sono in mani private ...
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ECONOMIA E SOCIETÀ
Richard Swedberg e George Dalton
Sociologia economica
di Richard Swedberg
Introduzione
Intorno al 1800 il concetto di 'economia' divenne estremamente importante nell'ambito della [...] Trade and market in the early empires (1957). La tesi principale di Polanyi è che una società governata da liberimercati ('mercati autoregolati') non è in grado di sopravvivere, perché la società umana, per esistere, ha bisogno di unità e di ...
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Filosofia e società
Carlo Augusto Viano
I termini del problema
Se si considera la filosofia come una forma di sapere, simile alla matematica o alle scienze della natura, il rapporto con la società potrebbe [...] volta la filosofia darwiniana si trasformava in un'interpretazione ottimistica della concorrenza economica e del liberomercato mondiale, e il positivismo evoluzionistico cercava addirittura di collegare quelle idee con valori morali tradizionali ...
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Assistenza sociale
Giovanni B. Sgritta
1. Introduzione
Nel senso etimologico (ad/sisto: stare accanto, essere vicino) il termine 'assistenza' indica una generica azione di soccorso che altrettanto bene [...] e di ogni dignità. L'obiettivo da raggiungere si era evidentemente spostato.In sincronia con l'affermazione del liberomercato del lavoro e degli scambi, proclamati sovrani i diritti del cittadino secondo gli insegnamenti della Rivoluzione del 1789 ...
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Prostituzione
Nanette J. Davis
di Nanette J. Davis
Prostituzione
Definizione. La prostituzione in una prospettiva interculturale
La prostituzione può essere definita in termini generali come una prestazione [...] primo luogo, in ogni paese esiste una qualche forma di disciplina legale della prostituzione, sicché è improprio definirla un 'liberomercato'. In secondo luogo, può esservi un notevole divario tra teoria e pratica, nel senso che spesso, anche quando ...
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mercato
s. m. [lat. mercatus -us, der. di mercari «far commercio, trafficare»]. – 1. a. In senso concr., il luogo, per lo più all’aperto, dove avvengono le contrattazioni per la vendita e l’acquisto di determinati prodotti e dove normalmente...
libero
lìbero agg. [dal lat. liber -ĕra -ĕrum]. – 1. a. Che non è soggetto al dominio o all’autorità altrui, che ha facoltà di agire a suo arbitrio, senza subire una coazione esterna che ne limiti, materialmente e moralmente, la volontà e...