CASTELNUOVO, Carlo Cottone marchese di Villahermosa e principe di
Francesco Brancato
Nacque a Palermo il 30 sett. 1756 dal principe Gaetano e dalla contessa Lucrezia Cedronio. All'interesse sociale [...] , il C. nutriva già una certa avversione verso il re, comune del resto a tutto il baronaggio isolano il quale, diversamente che Sicilia si creasse un più articolato ceto di proprietari, liberi da ogni vincolo feudale, secondo il modello inglese; egli ...
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America
Continente esteso fra gli oceani Atlantico e Pacifico. L’Atlantico si spinge nelle regioni centrali riducendole a una stretta catena di istmi con un compatto arco insulare a E, delimitando un [...] il Paraguay, l’Argentina e il Brasile, gli indios vivevano dei frutti del proprio lavoro agricolo sulle terre comuni. Sebbene non liberi, erano in questo modo liberati dalle forme più dure di schiavizzazione, tanto che il trend demografico di queste ...
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BERTONE, Giovanni Battista
Giuseppe Sircana
Nacque a Mondovi (Cuneo) il 17 dic. 1874 da Agostino e da Teresa Alessio. Si laureò in giurisprudenza, approfondendo gli studi sui problemi economici. Esercitò [...] dell'appello del 18 genn. 1919 "a tutti gli uomini liberi e forti" che richiedeva l'adesione al nuovo partito.
Nelle Stato ed attuò la cessione dei dazi di consumo ai comuni. In quella fase politica la collaborazione dei popolari con Giolitti ...
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BOGNETTI, Giampiero
Carlo Guido Mor
Nacque a Milano il 15 giugno 1902 da Giovanni e Margherita Frova. Qui svolse gli studi ginnasiali e liceali nell'istituto diretto dal padre. Iscrittosi alla facoltà [...] luglio 1925 con una tesi Sulle origini dei comuni rurali del Medioevo (Pavia 1926), che gli , in Arch. stor. lomb., XC (1963), pp. 9-15; G. Tabacco, I liberi del re nell'Italia carolingia e post carolingia, Spoleto 1966, pp. 24-36; G. Vismara ...
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comunale, civiltà
Antonio Menniti Ippolito
L'epoca delle città-Stato
Intorno all'anno Mille si intensifica la rinascita della vita sociale, economica, politica e culturale dell'Occidente europeo. In [...] e talvolta pure in nome dell'imperatore. I cittadini restano liberi, possono portare le armi e pagano le imposte. I più a rispettare con un giuramento. Questo patto giurato conduce al Comune, termine che fino a un certo punto viene adoperato per ...
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Magna Charta
Marzia Ponso
Il primo documento a garanzia delle libertà individuali
Il 15 giugno 1215 il re d’Inghilterra Giovanni Senzaterra fu costretto dai baroni inglesi a riconoscere una serie di [...] della Chiesa, delle città inglesi e degli «uomini liberi» (escludendo dunque i servi della gleba) nei confronti nobili e il clero) e la Camera Bassa o Camera dei Comuni (dove si radunavano i rappresentanti degli ordini sociali meno potenti). Inoltre ...
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servizio In senso astratto, rapporto di soggezione o sudditanza; in particolare, in epoca feudale, l’obbligo del vassallo di rendere tutti i servigi che fossero compatibili con la sua qualità di uomo libero.
Lavoro [...] attività di gestione della rete (ferroviaria, di distribuzione dell’elettricità o del gas, di comunicazioni), su cui il s. deve poter essere prestato liberamente, e le attività di erogazione del servizio. L’attività economica di prestazione del s ...
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Nome (d’incerto significato etimologico) sotto il quale si comprendono tutte quelle numerose e varie popolazioni che, prima partecipanti alla comunità linguistica indoeuropea, si staccarono poi a formare [...] . La primitiva costituzione germanica poggiava sull’unione di vaste tribù di uomini liberi, che decidevano in assemblea gli interessi comuni, sotto la guida di capi liberamente eletti. Uomo libero era l’uomo adatto a portare le armi. Le tribù erano ...
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signoria Nell’uso storiografico, sia l’insieme dei poteri (prima solo personali, poi anche territoriali) esercitati durante tutto il Medioevo (e oltre) dall’aristocrazia fondiaria laica ed ecclesiastica [...] interno dei quadri della s. territoriale, l’antica distinzione tra liberi e servi perse consistenza (10°-12° sec.) a vantaggio
La forma di governo che pressoché ovunque, in Italia, successe al comune, dal tardo 13° sec. in poi, per porre fine alle ...
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Nome di famiglia, casato. Nella Grecia antica non si conosceva l’uso di un vero c. e, alla necessità di distinguere persone che portavano lo stesso nome, si provvedeva aggiungendo il patronimico e talora [...] anche il luogo o il demo di origine. I Romani liberi invece, dall’età repubblicana, ebbero come terzo membro del loro nome scozzesi e inglesi. Fra i c. slavi, sono molto comuni quelli derivanti dalla proprietà rurale. Nella forma occidentale troviamo ...
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libero
lìbero agg. [dal lat. liber -ĕra -ĕrum]. – 1. a. Che non è soggetto al dominio o all’autorità altrui, che ha facoltà di agire a suo arbitrio, senza subire una coazione esterna che ne limiti, materialmente e moralmente, la volontà e...
comunita
comunità (ant. communità) s. f. [dal lat. communĭtas -atis «comunanza», der. di communis «comune1»]. – 1. non com. Carattere, stato giuridico di ciò che è comune; comunanza: c. di beni, c. d’interessi; anche in senso più astratto:...