Italia, storia di
Massimo L. Salvadori
Tra il centro e la periferia della storia mondiale
La storia d'Italia è caratterizzata da una forte oscillazione: in alcuni periodi l'Italia è stata uno dei grandi [...] 13° secolo e il 14° in conseguenza del sempre maggiore sviluppo sociale e della crisi della civiltà comunale che vide i liberiComuni cedere al potere di Signorie che ne assunsero il controllo e che nel 15° secolo diedero vita a Principati. Grande ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Società civile
Luigino Bruni
I mercanti e il monastero
È ormai un dato storiografico consolidato considerare l’Italia, nell’arco temporale che va dal Medioevo alla modernità, il principale (sebbene [...] ha consentito e consente la nascita della figura del cittadino. Questa emersione inizia senz’altro nel Medioevo, sia nei libericomuni sia nei monasteri, quando in Europa rivive qualcosa dell’esperienza della polis greca e della civitas romana, ma ...
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Saltarelli (Salterello), Lapo
Arnaldo D'addario
Giurista e rimatore fiorentino (secc. XIII-XIV), figlio di Guido da Monte di Croce; appartenne a un'oscura famiglia venuta di contado e dimorante in Firenze [...] e il pontefice si collocava in quel momento nel più vasto quadro della reazione opposta dai libericomuni alla concezione teocratica di Bonifacio VIII; Bologna, in quello stesso periodo, inseriva nei propri statuti norme limitatrici delle pretese ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Fausto Cozzetto
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Grazie soprattutto all’operato di Innocenzo III lo Stato della Chiesa assume i connotati [...] scendere a patti con esso, non possedendo né la forza armata né le entrate necessarie.
Anche se i liberiComuni sono in declino, essi continuano fieramente ad imporre la propria influenza e il proprio governo sul distretto circostante (comitatus ...
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FIESCHI, Obizzo
Gabriele Zanella
Nacque intorno alla metà del secolo XII, figlio di Ruffino del ramo ligure dei conti di Lavagna.
La famiglia del F., di nobili origini, entrò a far parte della vita [...] lotte fra le città lombarde e Federico I Barbarossa, aveva puntualmente definito le prerogative ed i privilegi spettanti ai liberiComuni. A tali obiezioni l'imperatore rispose da Lodi il 26 maggio, dichiarando nullo qualsiasi privilegio emesso in ...
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posta
Giorgio Bertoni
Il primo e fondamentale mezzo per corrispondere a distanza
La posta e il servizio postale nascono dall’esigenza dell’uomo di comunicare qualcosa a qualcuno in tempi relativamente [...] dell’impero tra i suoi figli. Decadde ma non scomparve, grazie ancora una volta ai monasteri e successivamente ai liberiComuni.
Fu però la nascita delle università a far rivivere la tradizione di un servizio postale continuativo. Grazie a privilegi ...
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CAMINO, Guecellone da
Josef Riedmann
Quinto di questo nome, figlio di Biaquino (I), il capostipite del ramo "di sotto" della grande famiglia feudale trevigiana, nacque intorno al 1208, ignoriamo, per [...] . L'opposizione ai da Romano comportava necessariamente una intesa dei Caminesi con i sostenitori della Chiesa e con i liberiComuni. Una alleanza di queste forze, nella quale entrarono, accanto ai Caminesi, il conte di San Bonifacio, il marchese d ...
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FLORIDI, Antonio
Luis Bertoni
Nacque a Ferentino, nel Frusinate, nella seconda metà del XV secolo, da illustre e nobile famiglia originaria di Guarcino.
Il Comune di Ferentino, tra il XV e il XVI secolo, [...] coloro che avessero avuto intenzione di attentare alle libertà comunali. I concetti di autonomia e di libertà per i liberiComuni laziali, e in tono minore anche per l'"universitas civium Anticolana", erano così radicati che veniva proibito ai vicari ...
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Regione dell’Italia settentrionale (25.873 km2 con 4.311.217 ab. nel 2020, ripartiti in 1181 Comuni; densità 170 ab./km2). È situata ai piedi delle Alpi Occidentali e comprende un arco montuoso che, dall’Appennino [...] marca aleramica, dalle cui rovine sorsero il marchesato di Monferrato e quello di Saluzzo, oltre a minori signorie e ai comuniliberi.
Nella prima metà del 13° sec. comparve il nome P., che tuttavia fu attribuito soltanto al territorio racchiuso all ...
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(App. V, 1, p. 143)
Dagli anni Settanta è stata sempre più condivisa dall'opinione pubblica la consapevolezza che una buona qualità ambientale rappresenti la condizione irrinunciabile per uno sviluppo [...] esiste il prezzo dell'esternalità (rumore) né del bene libero o pubblico (fiume). In questi casi si parla di fallimenti presente nell'art. 2 del Trattato, tra gli obiettivi che la Comunità, fin dall'inizio, si prefiggeva. È da notare che il Trattato ...
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libero
lìbero agg. [dal lat. liber -ĕra -ĕrum]. – 1. a. Che non è soggetto al dominio o all’autorità altrui, che ha facoltà di agire a suo arbitrio, senza subire una coazione esterna che ne limiti, materialmente e moralmente, la volontà e...
comunita
comunità (ant. communità) s. f. [dal lat. communĭtas -atis «comunanza», der. di communis «comune1»]. – 1. non com. Carattere, stato giuridico di ciò che è comune; comunanza: c. di beni, c. d’interessi; anche in senso più astratto:...