Ente dotato di potestà territoriale, che esercita tale potestà a titolo originario, in modo stabile ed effettivo e in piena indipendenza da altri enti.
Lo S. può definirsi come organizzazione di una comunità, [...] uomo è per natura un essere socievole, e chi vive fuori della comunità statale senza sentire il bisogno di entrarvi è o bestia o dio. appunto dall’assunto che l’uomo, in quanto tale, è libero nel senso di essere rivolto verso valori superiori, anche e ...
Leggi Tutto
SICILIA (A. T., 27-28-29)
Attilio MORI
Ramiro FABIANI
Fabrizio CORTESI
Mario SALFI
Biagio PACE
Giovanni PUGLIESE CARRATELLI
Gaetano Mario COLUMBA
Secondina Lorenzina CESANO
Carlo Alfonso NALLINO
Ernesto [...] in personale signoria il vicariato che deteneva in nome dei legittimi Hohenstaufen; sfumata ancora quella federazione di libericomuni, che la Chiesa, rivendicante la sua sovranità sull'isola, aveva posto sotto la sua protezione; superata la ...
Leggi Tutto
Presso i Greci la parola έκκλησία "assemblea" significava l'adunanza generale del popolo nella pubblica piazza allo scopo di prendere deliberazioni politiche (così anche in Atti, XIX, 32,39 segg.); quindi [...] si accompagna, in taluni ceti, e più nelle città che ormai sono più che avviate a trasformarsi in libericomuni, a un senso generale di rivolta contro alcune istituzioni che sembrano non conformi alla purezza dell'insegnamento evangelico. Spuntano ...
Leggi Tutto
TOSCANA (A. T., 24-25-26 bis)
Attilio MORI
Umberto CALZONI
Niccolò RODOLICO
Antonio PANELLA
Sergio CAMERANI
Nello TARCHIANI
Alfredo SCHIAFFINI
Giuseppe MALAGOLI
Vittorio SANTOLI
Alfredo BONACCORSI
*
Regione [...] secoli del Medioevo dovette certamente farsi sentire anche in Toscana per quanto riguarda la sua demografia. Il sorgere dei libericomuni e l'attività commerciale industriale e agricola che s'inizia nel secolo XII ne promosse poi lo sviluppo, onde ...
Leggi Tutto
. È la disciplina che tratta degli stemmi, e si divide in due parti: storia degli stemmi, cioè sorgere, fiorire, decadere del loro uso; e regole araldiche che ne disciplinano la forma, le figure e gli [...] . XI si resero a poco a poco indipendenti, di fatto se non di diritto, dall'autorità del vescovo e dell'imperatore per divenire libericomuni, assunsero anch'esse uno stemma. Per Milano se ne ha memoria fin dal sec. XI, e nel secolo seguente si hanno ...
Leggi Tutto
SPALATO (in croato Split; A. T., 77-78)
Antonio Renato TONIOLO
Alessandro DUDAN
Giuseppe PRAGA
È la maggiore città e il principale porto della Dalmazia (1931, ab. 43.808). Spalato è situata su un'insenatura [...] dei Sette castelli sotto il M. Caban (o Caprario). I castelli in origine erano 12, fondati in parte già dai libericomuni di Spalato e di Traù, poi, e meglio fortificati, da Venezia a difesa del mare da incursioni barbariche e piratesche; rimangono ...
Leggi Tutto
Questa parola non va intesa nel significato, assai frequente, di taglio, abbattimento del bosco (v.), che viene spesso effettuato allo scopo d'ottenere la rinnovazione naturale del bosco stesso. Per diboscamento [...] di grandi riserve di caccia, promosse la ricostituzione e il rispetto di vaste foreste. Ma, col sorgere dei libericomuni, le servitù boschive vennero abolite, i beni feudali vennero quotizzati e distribuiti alle popolazioni e allora si verificò il ...
Leggi Tutto
Romanziere tedesco, nato a Breslavia il 29 giugno 1798, morto ad Arnstadt (Turingia) il 16 dicembre 1871. Discendeva da una famiglia di profughi ugonotti, che, riparata in Germania, mutò il nome originario [...] un'epoca: Cabanis (1832) l'età di Federico il Grande, il Roland von Berlin (1840) la lotta fra i libericomuni e i primi Hohenzollern, il Falscher Woldemar (1842) i luttuosi tempi seguiti all'estinguersi della dinastia ascanica, Die Hosen des ...
Leggi Tutto
Arma da asta che ebbe varie forme e manico più o meno lungo a seconda delle epoche: con tutta probabilità trae la sua origine dal corrispondente strumento agricolo, la grande falce erboraria. L'uso dei [...] , e con l'istituzione delle milizie cittadine dei libericomuni in Italia. Prime notizie del falcione si hanno Ma queste dovettero essere armi piuttosto occasionali e d'uso non comune. Talvolta nel falcione inastato, e al disotto della gorbia, ...
Leggi Tutto
. Nella classe dei Germani liberi si distingue il ceto più elevato dei cosiddetti adelingi. È un'aristocrazia, già segnalata da Tacito, che dovette avere una preminenza anche nella periodica assegnazione [...] nobili in confronto degli altri. Presso i Sassoni ed i Frisi il guidrigildo dei nobili è il sestuplo di quello dei libericomuni; presso gli altri popoli è di solito il triplo. Questa nobiltà più antica cedette il campo già nell'epoca carolingia ad ...
Leggi Tutto
libero
lìbero agg. [dal lat. liber -ĕra -ĕrum]. – 1. a. Che non è soggetto al dominio o all’autorità altrui, che ha facoltà di agire a suo arbitrio, senza subire una coazione esterna che ne limiti, materialmente e moralmente, la volontà e...
comunita
comunità (ant. communità) s. f. [dal lat. communĭtas -atis «comunanza», der. di communis «comune1»]. – 1. non com. Carattere, stato giuridico di ciò che è comune; comunanza: c. di beni, c. d’interessi; anche in senso più astratto:...