Presso i Greci la parola έκκλησία "assemblea" significava l'adunanza generale del popolo nella pubblica piazza allo scopo di prendere deliberazioni politiche (così anche in Atti, XIX, 32,39 segg.); quindi [...] si accompagna, in taluni ceti, e più nelle città che ormai sono più che avviate a trasformarsi in libericomuni, a un senso generale di rivolta contro alcune istituzioni che sembrano non conformi alla purezza dell'insegnamento evangelico. Spuntano ...
Leggi Tutto
Religione. - La religione storicamente si attua nella vita associata; e, senza accogliere la teoria del Durkheim che la religione sia nata dalla società, non si può negare che fin dalle sue prime e più [...] , opporre l'esistenza dell'associazione in partecipazione e la sua qualità di associato, per liberarsene.
L'associante dal canto suo dovrà gerire l'affare comune con la diligenza e la correttezza del buon commerciante. Egli è legato da un obbligo ...
Leggi Tutto
Scuola
Anna Laura Palazzo
Nella sua accezione originaria, schola è termine latino che designa sia il concetto sia il luogo dello studio, nonché più genericamente una sede di riunione a uso della cittadinanza [...] città: benché il diritto di insegnare sia ancora sottoposto alla licenza dell'autorità religiosa, in molti casi sono i libericomuni a nominare i maestri e a stipulare contratti che prevedono compensi variabili secondo il grado più o meno elevato ...
Leggi Tutto
Religione e società
Guido Formigoni
L’epoca della Restaurazione aveva visto all’opera su scala europea una tendenza a riscoprire i legami tra civiltà e religione, all’ombra della prevalente tradizione [...] del secondo Ottocento trovava comunque le sue glorie originarie e le sue mitologie fondative soprattutto nei libericomuni del medioevo unificati dalla cultura cristiana e dall’opera del papato: è interessante notare che questo riferimento ...
Leggi Tutto
Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Il costituzionalismo liberale
Luigi Lacchè
Orizzonti
Il costituzionalismo liberale ottocentesco affonda le sue principali radici dottrinali e istituzionali nella cultura madre del costituzionalismo [...] più al passato che al futuro. Il lessico utilizzato è arcaico, evoca franchigie feudali, organismi cetual-territoriali, liberiComuni. È un lessico medievaleggiante che richiama la diplomatica dell’epoca, stilemi e formule antichissime, concezioni di ...
Leggi Tutto
FIESCHI, Obizzo
Gabriele Zanella
Nacque intorno alla metà del secolo XII, figlio di Ruffino del ramo ligure dei conti di Lavagna.
La famiglia del F., di nobili origini, entrò a far parte della vita [...] lotte fra le città lombarde e Federico I Barbarossa, aveva puntualmente definito le prerogative ed i privilegi spettanti ai liberiComuni. A tali obiezioni l'imperatore rispose da Lodi il 26 maggio, dichiarando nullo qualsiasi privilegio emesso in ...
Leggi Tutto
FLORIDI, Antonio
Luis Bertoni
Nacque a Ferentino, nel Frusinate, nella seconda metà del XV secolo, da illustre e nobile famiglia originaria di Guarcino.
Il Comune di Ferentino, tra il XV e il XVI secolo, [...] coloro che avessero avuto intenzione di attentare alle libertà comunali. I concetti di autonomia e di libertà per i liberiComuni laziali, e in tono minore anche per l'"universitas civium Anticolana", erano così radicati che veniva proibito ai vicari ...
Leggi Tutto
(A. T., 22-23, 24-25-26, 24-25-26 bis, 27-28-29, 29 bis).
Il nome. - Secondo Antioco di Siracusa (Dion. Halic., I, 35), il nome d' Italia derivava da quello di un potente principe di stirpe enotrica, Italo, [...] contavano anche su Roberto d'Angiò e su Bologna. Erano ghibellini e guelfi insieme. Anche Firenze aderì: cioè anche comuniliberi. In lontani paesi, quei fatti si presentarono addirittura come una coalizione di Francia, papa, re di Boemia, imperatore ...
Leggi Tutto
Ente dotato di potestà territoriale, che esercita tale potestà a titolo originario, in modo stabile ed effettivo e in piena indipendenza da altri enti.
Lo S. può definirsi come organizzazione di una comunità, [...] uomo è per natura un essere socievole, e chi vive fuori della comunità statale senza sentire il bisogno di entrarvi è o bestia o dio. appunto dall’assunto che l’uomo, in quanto tale, è libero nel senso di essere rivolto verso valori superiori, anche e ...
Leggi Tutto
schiavitù Condizione propria di chi è giuridicamente considerato come proprietà privata e quindi privo di ogni diritto umano e completamente soggetto alla volontà e all’arbitrio del legittimo proprietario.
Antropologia
Da [...] erano inoltre i nati da due schiavi o da matrimoni ‘misti’ (tra liberi e schiavi) e i nati non riconosciuti dal padre. Il prezzo sul mercato o dal suo fattore, riuniti per lo più in abitazioni comuni e da lui forniti di vesti e di vitto. Questi ...
Leggi Tutto
libero
lìbero agg. [dal lat. liber -ĕra -ĕrum]. – 1. a. Che non è soggetto al dominio o all’autorità altrui, che ha facoltà di agire a suo arbitrio, senza subire una coazione esterna che ne limiti, materialmente e moralmente, la volontà e...
comunita
comunità (ant. communità) s. f. [dal lat. communĭtas -atis «comunanza», der. di communis «comune1»]. – 1. non com. Carattere, stato giuridico di ciò che è comune; comunanza: c. di beni, c. d’interessi; anche in senso più astratto:...