AMADEI, Luigi
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Nacque a Napoli, da famiglia comitale, il 26 marzo 1819. A Roma si laureò in filosofia e matematica ed entrò, nel 1839, con il grado di sottotenente nel Corpo del genio pontificio. [...] evoluzione del pensiero militare italiano perché costituiscono l'esempio più chiaro del modo con cui gli uomini del liberalismo democratico risorgimentale impostavano il problema militare. Si mettano per esempio a confronto le idee dell'A, con quelle ...
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Nell’uso scientifico, per un corpo in movimento intorno a un altro corpo, lo stesso che giro completo, e anche il relativo moto.
Nell’uso figurato, mutamento radicale di un ordine statuale e sociale, nei [...] la r. rumorosa – la presa della Bastiglia – fosse la causa di quella silenziosa, cioè del progressivo affermarsi dei principi liberali e democratici nelle forme di governo dei paesi europei (S. Weil, 1954). È per questa sua specificità storica che la ...
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I cattolici e la Costituente
Paolo Pombeni
I cattolici e il momento costituente: tra avveramento della profezia sul crollo dei regimi liberali e desiderio di partecipazione alla ‘nuova Italia’
L’apertura [...] con tatto, per evitare un urto con la parte laica, ma prestò il fianco agli attacchi dell’on. Lucifero (monarchico-liberale) che lo accusava di cercare il compromesso coi comunisti: un’accusa che Dossetti respinse con sdegno ricordando di avere dato ...
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Governo e Parlamento
Paolo Pombeni
Se accettiamo che la forza attrattiva del Piemonte, o meglio del Regno di Sardegna, nel porsi come perno del processo di unificazione nazionale risiedesse in parte [...] Camera. Non so se ci siano altre rappresentazioni; in verità, se pongo mente al nostro sistema elettorale, che è uno dei più liberali d’Europa, io credo che sarebbe un errore immenso il dire che la vera opinione della nazione non sia qui fedelmente ...
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Notabili e potere locale
Paola Magnarelli
La parola notabile deriva dagli effetti della rivoluzione francese, e designa l’élite, non più contraddistinta solo dal nome, ma anche, particolarmente, dal [...] , anche a quel piano di comune discorso che aveva coinvolto varie componenti del notabilato italiano e che, in nome del progetto liberale, era stato in grado di abbinare i Bonaparte con la piccola nobiltà locale: non solo nel caso che ci è capitato ...
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Comunismo: Società postcomuniste
Bronislav Geremek
Sommario: 1. Postcomunismo: due opposte interpretazioni. 2. Lo sfacelo del comunismo. 3. Tentativi di analisi. 4. Modelli di postcomunismo. 5. La trasformazione [...] minore la stessa Unione Sovietica ed era anzitutto visibile nei paesi satelliti dell'Europa centrale. Quanto più il regime era liberale e riformatore, tanto più erano forti la resistenza sociale e la rivolta. Ciò consente di capire lo sviluppo della ...
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Assistenza sociale
Giovanni B. Sgritta
1. Introduzione
Nel senso etimologico (ad/sisto: stare accanto, essere vicino) il termine 'assistenza' indica una generica azione di soccorso che altrettanto bene [...] alla massima soddisfazione dei loro interessi.
E lo Stato, l'intervento pubblico? Almeno in una prima fase, l'età liberale si pone in aperto dissenso su ogni possibile ingerenza pubblica negli affari sociali. Come riassume il De Ruggiero (v., 1962 ...
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Notabili
Giorgio Sola
Il termine 'notabili': storia e applicazioni
Per quanto il termine 'notabili' sia comunemente adoperato, persino nelle inchieste giornalistiche e televisive, in riferimento a persone [...] un problema cui non si sa o non si vuole porre rimedio, tanto più si alimentano un rigetto della formula politica liberale e un malcontento che può sfociare, come dimostrerà il fascismo, nell'adesione a un regime totalitario, ma comunque 'diverso' da ...
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Il saeculum: l’elefante nella stanza
Peter Brown
Ritornare alle lezioni tenute al Warburg Institute nel 1958 su Il conflitto tra paganesimo e cristianesimo nel quarto secolo significa ritornare a una [...] : «in linea di massima la loro posizione era ispirata a criteri di obiettività e di generosità»10.
Il destino del liberalismo in un’età dominata da ideologi e prepotenti, per quanto ne sappiamo, scatenò la paura nei confronti degli ultimi pagani ...
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ELENA, Domenico
Giovanni Assereto
Nacque a Genova il 22 dic. 1811 da Antonio, commerciante all'ingrosso, e da Luigia Odera. Compiuti gli studi secondari, segui diversi corsi all'università, senza peraltro [...] città, che ne osteggiarono la rielezione in Consiglio comunale. Vi fu allora intorno al suo nome una coalizione di voti liberali che lo riportò in Municipio, dove tenne ancora il posto di sindaco fino all'11 luglio 1856. Fu poi assessore effettivo ...
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liberalismo
s. m. [der. di liberale]. – 1. a. L’esser liberale (nel sign. politico), l’avere sentimenti liberali: ha sempre manifestato apertamente il suo l.; l. d’idee, di principî, d’opinioni. b. Atteggiamento di comprensione e di rispetto...
liberal
‹lìbërël› agg., ingl. (propr. «liberale»), usato in ital. come agg. e s. m. e f. – Termine che nei paesi anglosassoni, e spec. negli Stati Uniti, è usato per definire un’area culturale e politica aperta a innovazioni e mutamenti, e...