Liberalismo
Giuseppe Bedeschi
(XXI, p. 36; App. II, ii, p. 192)
La società aperta e i suoi nemici
Il 20° secolo è stato il secolo dei grandi regimi totalitari e delle ideologie che li hanno ispirati. [...] 1955-56, 1/ii (trad. it. in H. Kelsen, La democrazia, Bologna 1981, pp. 181-382).
B. Croce, L. Einaudi, Liberismo e liberalismo, a cura di P. Solari, Milano-Napoli 1957.
K.R. Popper, The poverty of historicism, Boston 1957 (trad. it. Milano 1975).
F ...
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Gran Bretagna, storia della
Francesco Tuccari
La culla del liberalismo
La storia della Gran Bretagna e delle sue diverse componenti ‒ l'Inghilterra, la Scozia, il Galles e l'Irlanda ‒ è stata caratterizzata [...] .
Questo sistema ‒ dominato sino al principio del Novecento dalle due forze dei whigs e dei tories e poi dei liberali e dei conservatori ‒ si impose già nel Settecento e sopravvisse alla tempesta scatenata in Europa dalla Rivoluzione francese e dall ...
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Saggista e storico (Ecclefechan, Dumfriesshire, 1795 - Londra 1881); fu di umili origini. Il suo matrimonio con Jane Welsh (1826) fu assai burrascoso, sebbene vi fosse, specie da parte del C., un affetto [...] natura non economica ma spirituale: la creazione di un ordine sociale che poteva essere solo opera del genio. Negò liberalismo, democrazia, regime parlamentare, e concepì la società come gerarchia instaurata dall'alto. Da codesta concezione del genio ...
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Imbriani, Paolo Emilio
Patriota (Napoli 1808 - ivi 1877). Dopo la restaurazione borbonica del marzo 1821 crebbe in esilio a Firenze dove la famiglia aveva seguito il padre Matteo, che era stato deputato [...] », scrivendo di letteratura, di etica e soprattutto di filosofia del diritto. Divenuto uno dei maggiori esponenti del liberalismo napoletano, nel 1848 fu chiamato al dicastero dell’Istruzione pubblica nel governo Troya. Costretto all’esilio dalla ...
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Scrittore e uomo politico (Genova 1812 - ivi 1889); militò nelle file cattoliche, opponendosi al liberalismo risorgimentale; studioso di economia, pubblicò varie opere fra cui notevoli i Discorsi sulla [...] pubblica ricchezza (1846) ...
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Storico ed economista (Berlino 1800 - New York 1872); perseguitato dalla polizia perché sospetto di liberalismo, lasciò la Germania (1825) per stabilirsi negli Stati Uniti d'America; fu prof. (1835-56) [...] ) di storia e scienze politiche al Columbia College di New York, e successivamente alla Law School. Teorico della concezione liberale dello stato, fu autore delle prime opere sulla dottrina dello stato negli USA (On civil liberty and self government ...
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Uomo politico (Milano 1753 - Bellagio 1816). Di vasta e aperta cultura (fu in Francia, in Inghilterra, in Spagna), assertore di un liberalismo moderato, nel 1796 fu dai democratici cisalpini incarcerato [...] per breve tempo, poi confinato a Cuneo e a Nizza; ma Bonaparte nella primavera del 1797 lo volle membro del comitato di Finanza. Rappresentò la Repubblica Cisalpina nel congresso di Rastadt, ma si ritirò ...
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Patriota e generale italiano (Napoli 1818 - Roma 1906); ufficiale borbonico, fu arrestato (1847) per sospetto di liberalismo, ma fu liberato dalla rivoluzione siciliana del 1848. Combatté allora contro [...] i borbonici, ma cadde prigioniero al ritorno da una spedizione in Calabria e fu condannato all'ergastolo. Liberato (1860), fu ministro della Guerra con Garibaldi e fu poi ferito al Volturno. Entrato nell'esercito ...
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Storico e uomo politico francese (Verneuil, Seine-et-Oise, 1805 - Cannes 1859), tra i maggiori esponenti del liberalismo ottocentesco. Autore di studi sulla democrazia e sulla società americane (De la [...] démocratie en Amérique, 1835; Démocratie en Amérique, 1840), in realtà riflessioni sulla società occidentale, fu più volte eletto deputato (1839, 1842, 1846); fu membro dell'assemblea costituente (1848) ...
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Pasolini, Giuseppe
Uomo politico (Ravenna 1815 - ivi 1876). Fu, con Marco Minghetti, tra i principali esponenti del liberalismo moderato nello Stato pontificio. Con l’elezione di papa Pio IX, contribuì [...] all’affermazione delle tendenze riformatrici. Designato consultore per Ravenna nel 1847, l’anno successivo fu nominato ministro del Commercio, agricoltura, industria, ma si dimise dopo due mesi. Dopo la ...
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liberalismo
s. m. [der. di liberale]. – 1. a. L’esser liberale (nel sign. politico), l’avere sentimenti liberali: ha sempre manifestato apertamente il suo l.; l. d’idee, di principî, d’opinioni. b. Atteggiamento di comprensione e di rispetto...
liberal
‹lìbërël› agg., ingl. (propr. «liberale»), usato in ital. come agg. e s. m. e f. – Termine che nei paesi anglosassoni, e spec. negli Stati Uniti, è usato per definire un’area culturale e politica aperta a innovazioni e mutamenti, e...