Eguaglianza
Lorenzo Ornaghi
di Lorenzo Ornaghi
Eguaglianza
sommario: 1. L'idea di eguaglianza e la sua eredità storica. 2. Equità, pluralismo e giustizia sociale nelle analisi contemporanee. 3. L'ineguaglianza [...] politics (a cura di A. Hurrell e N. Woods), Oxford: Oxford University Press, 1999, pp. 66-94.
Kymlicka, W., Liberal individualism and liberal neutrality, in "Ethics", 1989, XCIX, 4, pp. 883-905.
Lenski, G. E., Power and privilege. A theory of social ...
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Filosofo della scienza, editorialista e uomo politico italiano (n. Lucca 1943). Docente di filosofia della scienza, può essere considerato fra i massimi studiosi italiani di K. R. Popper. Senatore dal [...] , relativismo, cristianesimo, Islam (2004); ha poi proseguito le sue riflessioni sulla cultura europea in Perché dobbiamo dirci cristiani (2008), in cui sostiene l'importanza per il liberalismo di ritrovare le proprie radici culturali cristiane. ...
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partiti politici
Francesco Tuccari
Le molte voci del confronto politico
I partiti politici sono sorti in età moderna, in relazione all’affermazione del governo rappresentativo e dei parlamenti nazionali. [...] ‘particolari’. Essi, tuttavia, hanno iniziato a svilupparsi nel momento in cui si è affermata l’idea tipicamente liberale (liberalismo) che la crescita e il progresso derivino dal confronto e persino dal conflitto (purché non distruttivo) tra gruppi ...
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assolutismo
Massimo L. Salvadori
Un potere privo di vincoli e di controlli
Assolutismo è il potere esercitato da un sovrano libero di fare leggi senza vincoli che lo limitino, quindi legibus solutus [...] Thomas Hobbes nel Seicento: quest'ultimo criticò in maniera radicale l'idea ‒ divenuta poi il caposaldo del liberalismo ‒ della separazione dei poteri in potere esecutivo, potere legislativo rappresentato da un Parlamento e potere giudiziario. In ...
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Corporativismo/Corporatismo
Philippe C. Schmitter
Introduzione
Il corporativismo, sia come prassi politica sia come concetto teorico, ha conosciuto alterne fortune: da una parte è stato presentato come [...] - e quelli emersi dal basso con il volontario assenso delle categorie di interessi coinvolte negli accordi - il cosiddetto corporatismo liberale o contrattato, che si fonda sulla società e non sullo Stato. Gli studiosi che si sono occupati dei paesi ...
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Trasformismo
Giovanni Sabbatucci
Il trasformismo 'storico'
Il termine trasformismo entrò nel linguaggio politico italiano tra la fine del 1882 e l'inizio del 1883 per definire, con chiaro intento polemico, [...] . it. 1869), in cui si sosteneva tra l'altro la necessità dell'unione fra i partiti medi, ossia conservatori e liberali, al fine di impedire la prevalenza di quelli estremi (reazionari e radicali) nella conduzione dello Stato.
Il principale campo di ...
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sovranità
Marzia Ponso
Il supremo potere
Il termine sovranità ha due significati: considerando una comunità al suo interno, è sovrano il potere sommo, ossia superiore a ogni altro in un determinato [...] Rousseau è priva di limiti, indivisibile e inalienabile: egli era infatti un critico della rappresentanza.
Nelle moderne democrazie liberali la sovranità appartiene al popolo, che la esercita entro determinati limiti (non può violare, per esempio, i ...
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EGEMONIA
Bruno Bongiovanni e Luigi Bonanate
Egemonia
di Bruno Bongiovanni
L'egemonia dei Greci
Sin dalla stagione 'classica' della civiltà greca, il concetto di 'egemonia' subisce, in concomitanza [...] relativo al primato da attribuirsi, in sede storica, alla politica interna o alla politica estera: è evidente che per il liberale francese Benjamin Constant (avversario di Napoleone) - si veda De l'esprit de conquête et de l'usurpation dans leurs ...
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Autoritarismo
Juan J. Linz
Definizione
Definiamo autoritari diversi sistemi politici non democratici e non totalitari, se sono: "sistemi a pluralismo politico limitato, la cui classe politica non rende [...] organizzazioni religiose e, di rado, l'esercito.
Questi regimi si affermano in genere dopo che un periodo di democrazia liberale ha permesso la mobilitazione delle classi non privilegiate. Il grado di autonomia che essi sono disposti a concedere alle ...
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MAGGIORANZA, PRINCIPIO DI
Augusto Barbera
Carlo Fusaro e Vincenzo Denicolò
Diritto
di Augusto Barbera, Carlo Fusaro
Introduzione
Il principio di maggioranza è quello in base al quale nell'ambito [...] al principio di maggioranza che abbiamo definito partecipazionista, essa parte dal punto in cui si era fermata la critica liberale, con la quale condivide la preoccupazione di porre dei limiti al potere della maggioranza, ma non tanto a tutela ...
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liberalismo
s. m. [der. di liberale]. – 1. a. L’esser liberale (nel sign. politico), l’avere sentimenti liberali: ha sempre manifestato apertamente il suo l.; l. d’idee, di principî, d’opinioni. b. Atteggiamento di comprensione e di rispetto...
liberal
‹lìbërël› agg., ingl. (propr. «liberale»), usato in ital. come agg. e s. m. e f. – Termine che nei paesi anglosassoni, e spec. negli Stati Uniti, è usato per definire un’area culturale e politica aperta a innovazioni e mutamenti, e...