FERRETTI, Pietro
Giuseppe Monsagrati
Nacque ad Ancona il 15 luglio 1790 dal conte Oliverotto e da Flavia Mancinforte Sperelli. Penultimo di sette fratelli, malgrado appartenesse ad una famiglia di antica [...] 1858, il ricordo commosso del defunto forniva il pretesto per una lunga e forse poco opportuna tirata contro il falso liberalismo.
Fonti e Bibl.: Le carte lasciate dal F. a Firenze finirono poi nell'archivio di famiglia, ora conservato dagli eredi ...
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AMENDOLA, Giovanni
Giampiero Carocci
Nacque a Napoli, da famiglia di Sarno, il 15 apr. 1882. Dopo un primo tirocinio giornalistico fatto, giovanissimo, sotto la guida di E. Arbib, l'A. prese le mosse [...] a ogni forma di dannunzianesimo. Quando, dopo le elezioni generali del 1913, i nazionalisti veri e propri si staccarono da quelli liberali, l'A. collaborò ai suoi inizi al periodico L'Azione,che, diretto da Paolo Arcari e Alberto Caroncini, iniziò le ...
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PALLI, Angelica
Teresa Mori
PALLI, Angelica. – Primogenita di quattro fratelli, nacque a Livorno nel 1798 da Panajotti – che praticava con successo l’attività commerciale – e da Dorotea Di Giorgio, [...] dai primi anni Quaranta, le posizioni politiche dei coniugi Bartolomei si distaccarono dal mazzinianesimo e dall’avvicinamento al liberalismo moderato scaturì una decisa rottura, anche personale, con Guerrazzi. Non a caso nel Sogno fantastico di una ...
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DELLA VALLE, Alfonso
Alessandra Cimmino
Nacque a Napoli il 30 nov. 1830, da Francesco Saverio e Marianna Capecelatio.
La famiglia, appartenente al patriziato ul Aversa, era stata insignita nel 1649 [...] , e, come per molti altri cattolici conservatori, il "giobertismo" gli fu tramite per una convinta e serena adesione al liberalismo. Il D. partecipò quindi agli entusiasmi per il re costituzionale, per Gioberti e per Pio IX, ma rimase anche coinvolto ...
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CIAMPOLINI, Luigi
Mario Vitti
Nato a Firenze il 7 ag. 1786 da Giovanni, cancelliere maggiore della corte criminale, e da Laura Bianchi, studiò giurisprudenza, per volontà dei padre, nell'università [...] del popolo greco, insorto per conquistare l'indipendenza, che numerosi letterati poterono pubblicare scritti ispirati al liberalismo e all'amor patrio senza incorrere in rischi particolari. D'altronde lo stesso filellenismo, come venne professato ...
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GENOESE ZERBI, Giuseppe
Giuseppe Masi
Nacque a Reggio Calabria il 9 ott. 1870 da Domenico e da Elisabetta Melissari, appartenenti entrambi a famiglie dell'aristocrazia agraria calabrese abitualmente [...] gli consentì di vantare meriti di fascista antemarcia. Nel 1921, in occasione delle elezioni, si candidò nelle file liberali entrando nella lista ministeriale dell'Unione democratica nazionale, che aveva per simbolo un aratro e della quale facevano ...
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BRUSTOLON, Giandomenico
Alberto Postigliola
Nacque a Venezia nel 1747 da Giovanni Battista, di "onesta famiglia" originaria del Cadore. Mostrò precoce predisposizione allo studio delle scienze e alla [...] dell'onestà" (I, 1, p. XI). Di qui la distinzione netta, che ha fatto parlare qualcuno di apertura verso il liberalismo costituzionale, tra politica "pubblica" e politica "privata" (la prima definita come "la scienza de' mezzi più propri a felicitare ...
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MAJORANA, Giuseppe
Fulvio Conti
Nacque a Catania il 23 sett. 1863 da Salvatore Majorana Calatabiano e Rosa Campisi; fratello di Angelo e Quirino. Dopo un brillante percorso di studi, condotto in parte [...] della storia dedicò la sua prolusione all'anno accademico 1904-05, tutta intesa a contrastare, in nome del liberalismo giuridico ed economico, le teorie di K. Marx e l'intero apparato dottrinario del cosiddetto socialismo scientifico. Si ...
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BIANCHI, Giovanni
Luigi Lotti
Nato a Verdeto nel comune di Pomaro (ora di Agazzano, Piacenza) l'11 apr. 1825, da Domenico e da Marianna Locatelli, in una famiglia di proprietari agricoli, studiò a Piacenza [...] numero si attirò vivaci ostilità per le aperte professioni di fede democratica, che rinfocolarono i sospetti degli ambienti liberali moderati sul suo passato repubblicano, e poi per le critiche a quello che egli giudicava lo scarso spirito innovatore ...
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D'ADDA, Carlo
Elvira Cantarella
Nacque a Milano il 24 nov. 1816, figlio cadetto del marchese Febo e di Leopolda Khevenhüller.
Il padre (1772-1836) era stato uno degli allievi prediletti del Parini, [...] il D. si fece interprete nella capitale sarda.
Sui rapporti che egli intrattenne con la monarchia a nome del liberalismo lombardo l'epopea moderata si è esercitata con racconti spesso fantasiosi, quando non strumentali, tanto a lungo che restituire ...
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liberalismo
s. m. [der. di liberale]. – 1. a. L’esser liberale (nel sign. politico), l’avere sentimenti liberali: ha sempre manifestato apertamente il suo l.; l. d’idee, di principî, d’opinioni. b. Atteggiamento di comprensione e di rispetto...
liberal
‹lìbërël› agg., ingl. (propr. «liberale»), usato in ital. come agg. e s. m. e f. – Termine che nei paesi anglosassoni, e spec. negli Stati Uniti, è usato per definire un’area culturale e politica aperta a innovazioni e mutamenti, e...