Storico italiano della filosofia (Napoli 1888 - Roma 1948); insegnò storia della filosofia all'univ. di Messina dal 1923 e dal 1925 all'univ. di Roma. Appartenne alla corrente dell'idealismo attuale; la [...] nel 1943 alla fondazione del Partito d'azione, nel quale vide lo strumento politico di un rinnovamento della tradizione liberale secondo le esigenze della democrazia e del socialismo. Arrestato, fu liberato il 25 luglio 1943, alla caduta del regime ...
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Teologo tedesco luterano (Maroldsweisach, Bamberga, 1823 - Lipsia 1902), fu avversario del liberalismo teologico razionalistico. Professore di teologia a Marburgo (1854) e a Lipsia (1856), esercitò larga [...] influenza con il suo Kompendium der Dogmatik (1865) e con la direzione della Zeitschrift für kirchliche Wissenschaft und kirchliches Leben (1879-89) e del Theologisches Literaturblatt (dal 1880) ...
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Scrittrice inglese (Norwich 1802 - Ambleside 1876). Sorella di James; sostenne il liberalismo religioso e l'abolizione della schiavitù. Fu autrice di opere storiche (History of the thirty years' peace, [...] 1816-1846, 1849), di qualche romanzo (Deerbrook, 1839; The hour and the man, 1841), di racconti per ragazzi (The playfellow, 1841) e di un'Autobiography (3 voll., post., 1877); acquistò fama soprattutto ...
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Locke, John
Stefano De Luca
Il padre dell’empirismo e del liberalismo moderni
L’inglese John Locke è uno dei più grandi pensatori del Seicento. La sua filosofia empiristica, tesa a individuare i limiti [...] elaborando la prima teoria razionalistica dell’assolutismo, Locke si schierò dalla parte del Parlamento, elaborando la prima teoria liberale dell’età moderna
Il problema critico
Con Locke viene posto per la prima volta, nella storia della filosofia ...
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Saggista e storico (Ecclefechan, Dumfriesshire, 1795 - Londra 1881); fu di umili origini. Il suo matrimonio con Jane Welsh (1826) fu assai burrascoso, sebbene vi fosse, specie da parte del C., un affetto [...] natura non economica ma spirituale: la creazione di un ordine sociale che poteva essere solo opera del genio. Negò liberalismo, democrazia, regime parlamentare, e concepì la società come gerarchia instaurata dall'alto. Da codesta concezione del genio ...
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Imbriani, Paolo Emilio
Patriota (Napoli 1808 - ivi 1877). Dopo la restaurazione borbonica del marzo 1821 crebbe in esilio a Firenze dove la famiglia aveva seguito il padre Matteo, che era stato deputato [...] », scrivendo di letteratura, di etica e soprattutto di filosofia del diritto. Divenuto uno dei maggiori esponenti del liberalismo napoletano, nel 1848 fu chiamato al dicastero dell’Istruzione pubblica nel governo Troya. Costretto all’esilio dalla ...
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Scrittore statunitense (n. Chicago 1880 - m. 1950), la cui opera è rappresentativa del liberalismo ottimistico tipico degli inizî del sec. 20º. Tra i suoi romanzi: The harbor (1915); Danger (1923); Great [...] winds (1933); One of us (1934); e tra le opere drammatiche: The village (1919), Silent storms (1927) ...
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Giurista statunitense (Louisville, Kentucky, 1856 - Washington 1941); tra gli esponenti più autorevoli del liberalismo americano nei primi decennî del Novecento. Alla difesa di numerose leggi di carattere [...] ". Nel 1916 fu nominato da Wilson giudice alla Corte suprema, dove contribuì a formulare alcune tra le più importanti sentenze liberali nel periodo tra il 1920 e il 1930. Difese poi le leggi del New Deal nella battaglia contro l'ala conservatrice ...
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Scrittore e uomo politico (Genova 1812 - ivi 1889); militò nelle file cattoliche, opponendosi al liberalismo risorgimentale; studioso di economia, pubblicò varie opere fra cui notevoli i Discorsi sulla [...] pubblica ricchezza (1846) ...
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Scrittore cèco (Hradec Králové 1886 - Praga 1962). Spirito profondamente cattolico, ma incline a un liberalismo moderno, ottenne grande successo con le sue liriche (Panenky "Margheritine", 1923), con il [...] romanzo storico (Blouděnì "Ambagi", 1929) e con racconti minori (Kouzelná lampa "La lampada magica", 1926) ...
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liberalismo
s. m. [der. di liberale]. – 1. a. L’esser liberale (nel sign. politico), l’avere sentimenti liberali: ha sempre manifestato apertamente il suo l.; l. d’idee, di principî, d’opinioni. b. Atteggiamento di comprensione e di rispetto...
liberal
‹lìbërël› agg., ingl. (propr. «liberale»), usato in ital. come agg. e s. m. e f. – Termine che nei paesi anglosassoni, e spec. negli Stati Uniti, è usato per definire un’area culturale e politica aperta a innovazioni e mutamenti, e...