ORLEANISTI
Alberto Maria Ghisalberti
. Nome con il quale si designano i sostenitori della casa d'Orléans, ramo cadetto del grande ceppo borbonico. Se si può parlare di un certo orleanismo fino dal primo [...] la rivoluzione di luglio riuscì a realizzare le ambizioni della sua casa e, parve anche, le aspirazioni del liberalismo moderato (1830). I diciott'anni della monarchia di luglio non rafforzarono il partito, combattuto da legittimisti, repubblicani e ...
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pluralismo
Francesco Tuccari
Contro l’onnipotenza dello Stato e il conformismo sociale
Il pluralismo è un orientamento politico affermatosi, dapprima in polemica con l’assolutismo e poi, dopo le Rivoluzioni [...] . In questo, e nella sua esigenza di porre un freno alla concentrazione dei poteri, esso mostra uno stretto legame con il liberalismo.
Lo sviluppo delle teorie del pluralismo
Il pluralismo ha iniziato a definirsi a partire dal 18° secolo. Esso si è ...
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federalismo
Roberto Castaldi
Unità e diversità
Per federalismo si intende in genere la teoria dello Stato federale o federazione; oppure, più correttamente, una teoria politica con fini specifici (per [...] fondanti e specifici del federalismo sono dunque la pace e la diversità culturale, così come la libertà per il liberalismo, l'uguaglianza per la democrazia, e così via.
Contro l'accentramento dei poteri
Il federalismo si oppone all'accentramento ...
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Istituzioni, associazioni e classi dirigenti dall'Unità alla Grande guerra
Renato Camurri
La morte della politica
Un curioso paradosso segna l'inizio della storia 'italiana' di Venezia. Il suo rientro [...] Sacchetti per dare la notizia della morte del sovrano ("il Re è morto" e "il Papa sta benissimo"), l'opinione pubblica liberale insorse e in poco tempo dalle polemiche verbali si passò alle vie di fatto con l'assalto alla tipografia del giornale ...
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Le riviste cattoliche/1: l'Ottocento
Carlo De Maria
Il rapporto tra riviste cattoliche e identità culturale nazionale è la questione principale intorno alla quale ruotano le pagine di questo saggio. [...] regno di Carlo X, della casa dei Borboni, e portava al trono Luigi Filippo d’Orléans, fautore di un governo liberale e costituzionale, avrebbe segnato in profondità, in Italia come in Francia, la vicenda politica e religiosa di tanti autori cattolici ...
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DE MEIS, Angelo Camillo
Fulvio Tessitore
Nacque il 14 luglio 1817 a Bucchianico, un paesino dell'Abruzzo chietino, situato sulle falde orientali della Maiella. Il padre, Vincenzo, fu medico, carbonaro [...] religiosa di A. C. D., in Castalia, XII (1956), pp. 121-128; V. Frosini, A. C. D. e la dottrina del liberalismo moderato, in Atti del XXXVIII Congr. di storia del Risorgimento italiano, Roma 1961, pp. 101-08; F. Tessitore, Aspetti del Pensiero ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
L’economia civile (1750-1850)
Pier Luigi Porta
Il periodo che intercorre tra la metà del Settecento e la metà dell’Ottocento presenta caratteri di unitarietà di particolare interesse per quanto concerne [...] come accade a Francesco Ferrara e ad Antonio Scialoja.
È questa l’epoca nella quale si consolida la tradizione liberale italiana che avrà poi grande influenza nel corso del Novecento.
Piuttosto che al movimento politico democratico, all’ambiente del ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Franco Venturi
Adriano Viarengo
Franco Venturi è stato lo storico italiano della seconda metà del Novecento di maggior rilievo internazionale, tanto per i suoi studi sulla Russia dell’Ottocento, tra [...] antifascismo nuovo, inteso a superare, nell’accordo tra la pulsione egualitaria del socialismo e quella alla libertà del liberalismo, le debolezze dei vecchi partiti italiani, sconfitti nel 1922, e prospettando la liberazione dell’Italia dal fascismo ...
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SALATA, Francesco
Vanni D’Alessio
– Nacque il 17 settembre 1876 a Ossero (od. Osor, in Croazia), piccola località di Cherso (od. Cres), un'isola situata vicino alle coste meridionali della penisola [...] rispettive competenze e responsabilità, che rimandavano anche a differenze politiche, in una fase in cui il moderatismo e il liberalismo di Salata erano messi a dura prova dall'aumento del conflitto sociale e dalla crescita del nazionalismo e del ...
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GIUSTINIANI, Giacomo
Simone Bonechi
Nacque a Roma il 29 dic. 1769 dal principe Benedetto e da Cecilia Mahony, irlandese. La famiglia paterna godeva del titolo principesco a Genova e a Roma, mentre quella [...] la candidatura del Cappellari (al quale lo avvicinavano il comune rigido conservatorismo e l'assoluta chiusura verso il mondo liberale), che il 2 febbraio fu eletto assumendo il nome di Gregorio XVI.
Il nuovo pontefice mostrò subito riconoscenza al ...
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liberalismo
s. m. [der. di liberale]. – 1. a. L’esser liberale (nel sign. politico), l’avere sentimenti liberali: ha sempre manifestato apertamente il suo l.; l. d’idee, di principî, d’opinioni. b. Atteggiamento di comprensione e di rispetto...
liberal
‹lìbërël› agg., ingl. (propr. «liberale»), usato in ital. come agg. e s. m. e f. – Termine che nei paesi anglosassoni, e spec. negli Stati Uniti, è usato per definire un’area culturale e politica aperta a innovazioni e mutamenti, e...