Letterato e patriota ceco (Borová, Přibyslav, 1821 - Praga 1856). Intellettuale eclettico, fu soprattutto editore di giornali: il Národní noviny ("Il giornale del popolo"), intorno al quale nel 1848 si [...] bisettimanale Slovan ("Lo Slavo"). Nei suoi giornali e nei suoi scritti politici H.-B. difese il programma del liberalismo austroslavo; simpatizzò coi Polacchi, rifiutando il primato della Russia sugli Slavi, sostenne i diritti della nazionalità ceca ...
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TEOLOGIA
Jean GALOT
Valdo VINAY
(XXXIII, p. 526).
Teologia cattolica.
La teologia cattolica è in pieno sviluppo, ancor più rigoglioso dalla fine della seconda guerra mondiale, tanto che ci si potrebbe [...] dovuto al Barth e ai suoi collaboratori fu accompagnato sin dagli inizî da un superamento dell'esegesi biblica liberale, dovuto in gran parte alla scuola storico-morfologica (formgeschichtliche Schule). Questa considera gli Evangeli sinottici non già ...
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PALMERSTON, Henry John Temple, 3° visconte di
Alberto Maria Ghisalberti
Uomo politico inglese, nato a Broadlands, da Henry, 2° visconte, e da Mary Mee il 20 ottobre 1784, morto a Brocket Hall il 18 [...] loro parenti e avversarî don Carlos e don Miguel (1833-34) spingono il P. a schierarsi a favore del modesto liberalismo delle due sovrane, che dànno buon affidamento di essere favorevoli all'Inghilterra. Germoglia allora nella sua mente l'idea di una ...
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PANSLAVISMO
. Sotto il termine di "panslavismo" si comprendono generalmente movimenti di pensiero assai differenti, sorti in epoche diverse e presso diversi popoli slavi (slavofilia, austroslavismo, [...] di cui furono propugnatori lo storico Palacky e Havlíček- Borovsky) una tendenza antitedesca e antimagiara e un'accentuazione di liberalismo in contrapposizione a chi voleva fare assorbire i popoli slavi dell'Austria-Ungheria dalla Russia zarista.
Il ...
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SALISBURY, Robert Arthur Talbot Gascoyne-Cecil marchese di
Pietro SILVA
Uomo politico britannico, nato a Hatfield il 3 febbraio 1830, morto ivi il 22 agosto 1903. Appartenente all'antica e nobile famiglia [...] suoi seguaci dal Gladstone a proposito del "Home rule" e delle tariffe doganali (v. inghilterra) frantumò la compagine del partito liberale, e portò alla formazione dell'unionismo che il S. capeggiò avendo a fianco J. Chamberlain.
Da questo momento e ...
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Filosofia. - Con il termine di attualismo o idealismo attuale s'indica la concezione di Giovanni Gentile (v.), il cui principio fondamentale è nel nuovo concetto di atto o di atto puro (G. Gentile, Riforma [...] 1920; Storia della filosofia, I: La filosofia greca, Bari 1918; II: La filosofia del cristianesimo, Bari 1920; Storia del liberalismo europeo, Bari 1925); A. Guzzo (I primi scritti di Kant, Milano 1921; Kant precritico, Torino 1924; Il pensiero di ...
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JOVELLANOS, Gaspar Melchor de
Mario CASELLA
Statista, economista, letterato spagnolo, nato a Gijón nelle Asturie il 5 febbraio 1744, mDrto a Puerto de Vega il 27 novembre 1811. Studiò leggi ad Avila [...] cultore di questioni economiche (Informe sobre el libre ejercicio de las artes, 1785). Ispirandosi a forme di equilibrato liberalismo il J., senza nulla distruggere, cerca una conciliazione tra il presente e il passato armonizzando con i progressi ...
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MORENO, Mariano
José A. DE LUCA
*
Uomo politico argentino, nato a Buenos Aires il 3 settembre 1779, da Manuel Moreno e Anna Maria Valle. Studiò nel collegio di S. Carlos di Buenos Aires e nel 1799 [...] andò sempre più orientandosi verso la democrazia pura. Così la sua profonda preparazione intellettuale lo portava naturalmente verso il liberalismo e la tendenza a patrocinare la diffusione della cultura. Scoppiata la crisi del 1808 in Spagna, con la ...
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SALVEMINI, Gaetano (XXX, p. 594; App. II, 11, p. 780)
Ernesto Sestan
Storico e uomo politico. Rientrato in Italia nel 1947, e definitivamente nel 1949, malfermo in salute, riprese per poco il suo insegnamento [...] , non pigramente conformista, aderente alla realtà concreta e aperta ai problemi della vita moderna, per varî aspetti non lontano dal liberalismo e laburismo inglesi; come educatore (e qui è da vedere la nota più alta della sua personalità e l'orma ...
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Uomo politico e filosofo, nato a Cumiana il 17 dicembre 1820. Laureatosi a Torino, fu a 29 anni nominato insegnante di filosofia morale in quell'università. Con notevole libertà di critica e di pensiero [...] VI legislatura - deputato al parlamento subalpino, prima, italiano, poi. Oratore elegante e dottissimo, fu rappresentante ascoltato del liberalismo moderato, e prese parte a tutte le discussioni più importanti in materia d'istruzione, e di rapporti ...
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liberalismo
s. m. [der. di liberale]. – 1. a. L’esser liberale (nel sign. politico), l’avere sentimenti liberali: ha sempre manifestato apertamente il suo l.; l. d’idee, di principî, d’opinioni. b. Atteggiamento di comprensione e di rispetto...
liberal
‹lìbërël› agg., ingl. (propr. «liberale»), usato in ital. come agg. e s. m. e f. – Termine che nei paesi anglosassoni, e spec. negli Stati Uniti, è usato per definire un’area culturale e politica aperta a innovazioni e mutamenti, e...