GAROSCI, Aldo
Daniele Pipitone
Nacque a Meana di Susa (Torino) il 13 agosto 1907, terzogenito di Antonio (1861-1941), commerciante e imprenditore agroalimentare, e di Alessandra Sampò (1879-1938).
La [...] egli venne in contatto con i temi caratterizzanti il pensiero del giovane editore torinese: la concezione attivistica del liberalismo, visto come processo e non come dato, l’attenzione al movimento operaio, l’interesse per le tematiche consiliari ...
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VESPIGNANI, Alfonso Maria
Stefania Zanardi
– Nacque a Imola il 19 dicembre 1825 da Lorenzo Vespignani e da Teresa Ricciardelli.
Lo zio paterno don Luigi fu docente di dommatica, mentre lo zio materno [...] provincia di Ravenna. I fratelli di Alfonso Maria si distinsero nel sacerdozio (don Francesco Saverio), nelle arti liberali e nell’attività dell’ebanisteria (Raffaele).
Alfonso Maria, appassionato di letteratura fin dall’infanzia, maturò la decisione ...
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Voltaire
Pseudonimo di François-Marie Arouet (Parigi 1694-ivi 1778). Arguto polemista e autore poligrafo (storiografo, divulgatore, tragediografo, poeta), «interprete per eccellenza della mentalità illuministica» [...] ragione dell’ardore con cui difese la superiorità di quei modelli sociali, economici e politici (la monarchia parlamentare, il liberalismo). L’entusiasmo con cui intraprese l’opera di traduzione e divulgazione degli studi di I. Newton (Elementi della ...
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Leggi, Le
(Νόμοι ἢ περὶ νομοϑεσίας) Dialogo di Platone. Divisa in dodici libri, l’opera verte sul fine cui deve tendere il legislatore e sulla forma di governo più appropriata per l’attuazione di tale [...] fino all’attuale regime democratico di Atene, di cui è biasimato l’eccesso di libertà esemplato dai ‘convivi’ e dal liberalismo musicale. Platone propone, in tal senso, un assetto in cui si temperino dispotismo e libertà. Modello per la costituzione ...
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Giovanni Maria Mastai Ferretti (Senigallia 1792 - Roma 1878). Il suo pontificato (1846-78) è stato uno dei più lunghi della storia della Chiesa: furono decenni particolarmente densi di avvenimenti che [...] . Pietro e Marcellino (1840), fu eletto papa (16 giugno 1846) alla morte di Gregorio XVI. Già in fama di prete liberale, con l'amnistia per i delitti politici (16 luglio 1846) suscitò grandi speranze nei patrioti italiani: il partito riformista fece ...
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Teologo protestante svizzero (Basilea 1886 - ivi 1968). Criticò la cultura e la società moderna in nome di un ritorno al cristianesimo originario, e si sforzò di restituire al protestantesimo una coscienza [...] non-religiosi (umanesimo, storicismo, laicismo, ecc.). Egli si sforza invece di ridare al protestantesimo (degenerato, secondo lui, nel "liberalismo" di A. Harnack e di E. Troeltsch, o nel vago umanitarismo di L. Ragaz) un più deciso orientamento in ...
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TEGNÉR, Esaias
Giuseppe GABETTI
Poeta svedese, nato a Kyrkerud nel Värmland il 13 novembre 1782, morto a Östrabo presso Växjö il 2 novembre 1846. Rappresentò fra i romantici la tendenza umanistica; [...] il dominio; cantore della libertà mentre incombeva sul paese la politica della reazione e avversario del liberalismo quando questo, trionfante, pareva minacciar di scardinare le forze della tradizione; esaltatore dei valori nazionali mentre ...
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MARAT, Jean-Paul
Roberto Palmarocchi
Uomo politico e giornalista francese. Nacque a Boudry (Neufchâtel) il 24 maggio 1743, di padre sardo (Mara) e di madre svizzera. Iniziò a Bordeaux gli studî di medicina [...] chains of Slavery, che suscitò molte discussioni e procurò a M. l'ostilità dei conservatori e l'approvazione entusiastica dei liberali. Nel 1774 ritornò in Francia, dove esercitò la medicina con successo, e fu nominato medico delle guardie del corpo ...
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Nacque a Digione il 27 settembre 1627. Canonico di Metz a 13 anni, studiò fino al 1642 con i gesuiti, poi a Parigi nel collegio di Navarra. Dottore e sacerdote nel 1652, arcidiacono di Sarrebourg presso [...] del tempo. Il quietismo di Fénelon, il filosofismo di Malebranche, l'esegesi biblica di Richard Simon, il liberalismo politico del liberale Jurieu, il lassismo e il risorto giansenismo (assemblea del clero del 1700) trovarono in lui l'oppositore ...
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Leone XIII
Massimo L. Salvadori
Il papa che affrontò la questione sociale
Leone XIII fu un grande papa che sul finire dell’Ottocento si rese conto dei ritardi della Chiesa cattolica di fronte a questioni [...] . Eletto papa nel 1878, raccolse la difficile eredità di Pio IX, che aveva seguito una linea di totale opposizione al liberalismo, alla democrazia e a tutte le correnti della cultura moderna.
Leone XIII si mosse secondo una direttrice di fondo assai ...
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liberalismo
s. m. [der. di liberale]. – 1. a. L’esser liberale (nel sign. politico), l’avere sentimenti liberali: ha sempre manifestato apertamente il suo l.; l. d’idee, di principî, d’opinioni. b. Atteggiamento di comprensione e di rispetto...
liberal
‹lìbërël› agg., ingl. (propr. «liberale»), usato in ital. come agg. e s. m. e f. – Termine che nei paesi anglosassoni, e spec. negli Stati Uniti, è usato per definire un’area culturale e politica aperta a innovazioni e mutamenti, e...