QUINET, Edgar
Francesco Lemmi
Nato a Bourg-en-Bresse da madre protestante il 17 febbraio 1803, storico, filosofo, poeta, uomo politico, uno dei padri, come disse il Gambetta, della democrazia francese, [...] 'estrema sinistra. Nel 1874 riassunse le sue idee in un'opera intitolata: L'esprit nouveau, che è documento dell'evoluzione del pensiero liberale europeo nel sec. XIX.
Le sue opere, in voll. 30, furono pubblicate, tra il 1877 e il 1882, da sua moglie ...
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De pecunia. Chiesa, cattolici e finanza nello Stato unitario
Maurizio Pegrari
De pecunia. Detto così potrebbe apparire il titolo di una delle numerose prediche di Bernardino da Siena tenute nella piazza [...] novarum si sarebbe incaricata di stabilire regole universali in ordine a tre grandi problemi: lo scontro con il liberalismo, la lotta contro il socialismo, il ritorno a una società veramente cristiana. Un nuovo disciplinamento sostenuto dalla ripresa ...
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La rottura liberale: i cattolico-liberali nell'Italia del Risorgimento
Francesco Traniello
Non un movimento, ma una costellazione
Sebbene l’attribuzione della qualifica di ‘liberale’ a personalità e [...] con la Chiesa che fuoriuscivano per molti aspetti dai confini, anche latamente intesi, entro cui si era tenuta la costellazione cattolico-liberale. Se però ci limitiamo al Primato, non si può fare a meno di osservare che l’opera giobertiana venne, da ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Mercato e concorrenza
Antonio Jannarelli
Mercato e concorrenza tra cultura giuridica e cultura economica
La problematica relativa a mercato e concorrenza rinvia in primo luogo a un'area di riflessione [...] Halévy, in L'ère des tirannie, 1936), posto che la crisi del liberismo economico trascinò con sé anche quella del liberalismo (B. Croce, Storia d'Europa nel secolo decimonono, 1965, p. 280) e, successivamente, all’avvento di una società pluriclasse ...
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ALBERTINI, Luigi
Gaspare De Caro
Nacque ad Ancona il 19 ott. 1871 da Augusta Monchi e da Leonardo, ricco e influente banchiere, costruttore e armatore. Tra il 1881 e il 1889 compì gli studi ginnasiali [...] 'A, al nuovo regime fu decisa, senza le incertezze che caratterizzarono per due anni ancora alcuni dei maggiori esponenti del liberalismo: dalle colonne del Corriere della Sera e dal suo posto di senatore egli non si stancò di levare la sua protesta ...
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Il modello di multiculturalismo britannico è celebre per fondarsi sul valore del pluralismo: le diversità etniche e culturali sono dunque una ricchezza da tutelare e la tolleranza è l’ingrediente essenziale [...] di radicarsi all’interno della società britannica. La proposta del primo ministro consiste nella promozione di un ‘liberalismo muscolare’ che modifichi drasticamente l’approccio nei confronti delle minoranze e rafforzi la condivisione dei ‘valori ...
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NERUDA, Jan
Scrittore cèco, nato a Praga il 10 luglio 1834, morto ivi il 22 agosto 1891. Terminati gli studî universitarî, trovò un'occupazione presso la redazione dei Národni Listy, dove i feuilletons [...] boemo.
A ragione lo si è definito tipicamente cèco: nessuna attitudine particolare al filosofare si ritrova in lui, il suo liberalismo, tutto pervaso di una generica nota sociale, è lontano da ogni estremismo, la sua arte ha le radici in Boemia ...
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Giurista e uomo politico tedesco, nato a Francoforte sul Meno l'8 aprile 1785, morto nel suo castello di Rheineck il 14 luglio 1877. Insegnò a Berlino (1819-1829) e a Bonn (1829-42): nel 1840 fu nobilitato, [...] per la parte romanistica. Come uomo politico il B.-H. fu avverso alla tendenza reazionaria e aderì invece al liberalismo moderato.
Bibl.: R. Stintzing e E. Landsberg, Geschichte der deutschen Rechtswissenschaft, in Geschichte der Wissenschaften in ...
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BONGHI, Ruggiero
Pietro Scoppola
Nacque a Napoli il 21 marzo 1826 da Luigi, avvocato di origine bergamasca, e da Carolina de Curtis. Morto il padre nel 1836, il B. fu educato dal nonno materno Clemente [...] le riforme e per la costituzione, condividendo le diffuse speranze in Pio IX. Perseguitato dalla polizia borbonica per le sue idee liberali, rimase nascosto per un mese circa, verso la fine del 1847, nella badia di Cava dei Tirreni. All'inizio del ...
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Croce e Gentile storici della filosofia
Gregorio Piaia
Alla luce della comune ispirazione hegeliana, congiunta all’interesse (di matrice risorgimentale) per la tradizione filosofica nazionale, l’atteggiamento [...] libertà» che è, a ben vedere, un hegelismo filtrato attraverso le idealità filosofico-politiche di Victor Cousin e del liberalismo ottocentesco. Invece in Gentile l’idea di una preminenza del «pensiero pensante» sul «pensiero pensato» si traduce nell ...
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liberalismo
s. m. [der. di liberale]. – 1. a. L’esser liberale (nel sign. politico), l’avere sentimenti liberali: ha sempre manifestato apertamente il suo l.; l. d’idee, di principî, d’opinioni. b. Atteggiamento di comprensione e di rispetto...
liberal
‹lìbërël› agg., ingl. (propr. «liberale»), usato in ital. come agg. e s. m. e f. – Termine che nei paesi anglosassoni, e spec. negli Stati Uniti, è usato per definire un’area culturale e politica aperta a innovazioni e mutamenti, e...