FRAYSSINOUS, Denis-Luc
Georges Bourgin
Nato a Vayssières (Aveyron) il 9 maggio 1765, fu ordinato prete nel 1789. Sfuggito alle violenze dei rivoluzionarî, fu chiamato nel 1800 dall'abate Emery per l'insegnamento [...] completamente l'ordinamento universitario istituito dall'Impero. Egli avrebbe voluto organizzare in tutto l'insegnamento una lotta contro il liberalismo volteriano, ma la sua opera fu in parte annullata nel 1828 dai decreti di J.-B. de Martignac ...
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POZZA, Orsato (in serbocroato: Pucič Medo)
Letterato, nato a Ragusa di Dalmazia il 12 marzo 1821, ivi morto il 30 giugno 1882. Discendente da antica famiglia patrizia, ebbe un'educazione prevalentemente [...] fra i contemporanei, per la sua vasta cultura letteraria, storica e politica, e, aperto alle nuove correnti (romanticismo, liberalismo, nazionalismo), ebbe per alcuni decennî in Dalmazia, Croazia e, in misura minore, in Serbia, funzione di moderatore ...
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Economista, nato a Roma il 18 agosto 1872. Professore di economia politica dal 1913 nell'Istituto superiore di commercio di Torino e dal 1918 nell'università di Genova, si è occupato prevalentemente di [...] ed., Milano 1926; Scambi internazionali e politica bancaria in regime di moneta sana e avariata, Torino 1929; Crisi del liberalismo, o errori di uomini?, ivi 1934; Fisiologia e patologia economica negli scambi della ricchezza fra gli stati, ivi 1937 ...
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GRAMSCI, Antonio
Giuseppe Vacca
Nacque ad Ales, allora in provincia di Cagliari, il 22 genn. 1891, quarto di sette figli, da Francesco, impiegato nell'ufficio del Registro, e da Giuseppina Marcias, [...] di individui associati per il raggiungimento di un fine" (La Città futura, p. 761).
In Italia non è stata la borghesia liberale a creare l'unità della nazione, ma il socialismo perché solo con la sua nascita, agli inizi del XX secolo, "una parte ...
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Statistica e demografia
Antonio Golini
Alcuni addebiti sul piano storico sono stati mossi alla statistica e ai suoi orientamenti a cavallo dell’unificazione. Questi orientamenti ricalcavano la concezione [...] della crisi bancaria e creditizia, ma letali per la Direzione. Di nuovo Favero (2010) ritiene che la crisi della statistica liberale fu dovuta a una progressiva caduta dell’interesse da parte della classe politica non tanto per la statistica in sé ...
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TROYA, Ferdinando
Carmine Pinto
– Nacque a Portici il 3 gennaio 1786 da Michele Troja e da Anna Maria Marpacher.
Nel corso del suo esilio, il fratello maggiore Carlo (v. la voce in questo Dizionario) [...] al rapporto tra monarchia e Parlamento. L’accordo fu impossibile. Il 15 maggio Napoli fu teatro di scontri sanguinosi tra i liberali più radicali e le forze di sicurezza borboniche.
Il re reagì e prese al volo l’occasione: liquidò il governo di ...
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CAETANI, Onorato
Piero Craveri
Nacque a Roma il 18 genn. 1842 da Michelangelo, duca di Sermoneta, e da Callista Rzewuska. Laureatosi in legge alla Sapienza, nel 1863, visse a lungo all'estero, in particolar [...] Storia d'Italia dal 1871 al 1915, Bari 1943, pp. 210, 212;A. Caracciolo, Roma capitale dal Risorgimento alla crisi dello Stato liberale, Roma 1956, pp. 142, 194 s., 203, 211, 213, 269 s.;G. Carocci, A. Depretis e la politica interna italiana dal 1876 ...
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NINCHI, Annibale
Marco Severini
– Nacque ad Ancona nel 1819 da Vincenzo e da Gesualda Ragni.
Appartenente a un’agiata famiglia borghese, completò gli studi laureandosi in legge all’Università di Roma. [...] per il collegio di Acquapendente (Viterbo). All’indomani della fuga di Pio IX a Gaeta, difese le istanze di un liberalismo radicale propenso a trovare nel ricorso alla sovranità popolare la soluzione al vuoto di potere originatosi con la partenza del ...
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FARINA, Fortunato Maria
Vittorio De Marco
Nacque l'8 marzo 1881 a Baronissi, in provincia di Salerno, da Francesco ed Enrichetta Amato.
La sua era una agiata famiglia che apparteneva alla borghesia [...] , il quale si intratteneva spesso in casa Farina, nella tenuta di Baronissi.
Nel clima familiare, impregnato di un liberalismo che non ricusava affatto i doveri religiosi, il F. ebbe una educazione non bigotta ma comunque schiettamente cristiana ...
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Storico, letterato e filantropo (Milano 1813 - Marsiglia 1853). Fondò nel 1833 la Conferenza di S. Vincenzo de' Paoli. Nel 1841 succedette a C. Fauriel nella cattedra di letterature straniere della Sorbona; [...] Ère nouvelle, da lui fondato con J.-B. H. Lacordaire; ma la speranza di conciliare l'obbedienza a Roma con il liberalismo, anche di fronte all'ostilità del clero, naufragò, e l'Ère nouvelle ebbe vita effimera. Difese nella vita e nelle opere ...
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liberalismo
s. m. [der. di liberale]. – 1. a. L’esser liberale (nel sign. politico), l’avere sentimenti liberali: ha sempre manifestato apertamente il suo l.; l. d’idee, di principî, d’opinioni. b. Atteggiamento di comprensione e di rispetto...
liberal
‹lìbërël› agg., ingl. (propr. «liberale»), usato in ital. come agg. e s. m. e f. – Termine che nei paesi anglosassoni, e spec. negli Stati Uniti, è usato per definire un’area culturale e politica aperta a innovazioni e mutamenti, e...