HERCOLANI (Ercolani), Astorre
Guido Gregorio Fagioli Vercellone
Nacque a Bologna l'11 genn. 1779 dal patrizio bolognese Filippo, principe del Sacro Romano Impero e marchese di Blumberg, e da donna Corona [...] l'ipotesi di un governo rappresentativo nell'ambito dello Stato pontificio, di cui si è detto cosa pensassero i capi del liberalismo bolognese: egli tentò invano di vincere la freddezza dell'H. e finì col tacciarlo di "orgoglioso egoista", sul quale ...
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MORRA di Lavriano e della Monta, Umberto
Giovanni Contini Bonacossi
MORRA di Lavriano e della Montà, Umberto. – Nacque a Firenze il 13 maggio 1897 da Roberto, conte di Lavriano e della Montà, e da Maria [...] anarchismo conformista. A questo stile rimase fedele anche in seguito.
A partire dal 1925 le sue collaborazioni a Rivoluzione liberale si ridussero, mentre si fecero sempre più numerose quelle a Il Baretti, la nuova rivista letteraria di Gobetti. Con ...
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PIRONTI, Michele
Giuseppe Ferraro
– Nacque il 24 gennaio 1814 a Misciano, un piccolo borgo di Montoro nel Principato Citra (Salerno), da Francesco Antonio e Rosa Belli.
Secondogenito di tredici figli, [...] poco edificato.
A partire dal 1837 le frequentazioni con Saverio Avossa portarono Pironti ad avvicinarsi maggiormente alle idee liberali e riformatrici. Nel 1844 entrò a far parte della loggia massonica lucano-salernitana, ed ebbe la possibilità ...
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BONCOMPAGNI LUDOVISI, Ugo
Francesco Malgeri
Nacque a Roma l'8 maggio 1856, da Rodolfo e da Agnese Borghese, ereditando i titoli nobiliari di principe di Piombino, marchese di Populonia, principe del [...] 'Unione romana, di cui il B. fu per alcuni anni vicepresidente, rifuggì dall'intransigenza assoluta verso il liberalismo, tipica di una parte del movimento cattolico postunitario; in essa confluirono soprattutto elementi vicini a quel conservatorismo ...
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Uomo di stato, filosofo, linguista e letterato (Pots dam 1767 - Tegel, Berlino, 1835). Fu una delle personalità salienti della cultura tedesca in epoca moderna, con pochissimi paralleli nella capacità [...] dell'Éducation politique di Mirabeau, nei quali egli svolge la sua dottrina politica, che lo pone come uno dei primi teorici del liberalismo e dello stato di diritto. Lo stato è concepito da H. come un "male necessario": esso consente di superare la ...
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Popolo della libertà (PDL) Partito politico costituito nel marzo 2009 e formato dalla confluenza dei due maggiori partiti del centrodestra, Forza Italia e Alleanza nazionale, e di altri gruppi minori del [...] e il 38,2% al Senato, indicandolo come il maggiore partito italiano. I valori ideali prevalenti nel PDL sono il liberalismo e la dottrina sociale della Chiesa, con una forte inclinazione in senso presidenzialistico, mentre, circa l'orientamento ...
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PIO X papa
Alberto Maria Ghisalberti
Giuseppe Melchiorre Sarto, nato a Riese (Treviso) il 2 giugno 1835, morto a Roma il 20 agosto 1914. Di umilissima famiglia (suo padre, Giovanni Battista, era cursore [...] inflessibile nella tutela dei diritti della Chiesa, nell'esaltazione dell'autorità pontificia, nella denunzia del liberalismo laicizzante: "I cattolici liberali sono lupi coperti con il manto degli agnelli". Lo spirito della Pascendi già si rivelava ...
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MARIA CRISTINA di Borbone, regina e reggente di Spagna
Nino Cortese
Nacque a Napoli il 27 aprile 1806 da Francesco duca di Calabria, il futuro Francesco I re delle Due Sicilie, e da Maria Isabella di [...] e parve anche lotta di principî avendo la reggente concesso al paese un governo costituzionale. Ma in realtà il suo liberalismo era soltanto apparente, nutrendo nel suo animo vive simpatie per l'assolutismo. Sicché quando la convenzione di Vergara ...
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RICHTER, Eugen
Carlo Antoni
Uomo politico tedesco, nato a Düsseldorf, il 30 luglio 1838, morto a Berlino il 10 marzo 1906. Liberale di sinistra, costretto a dimettersi nel 1864 da funzionario dell'amministrazione [...] oratore, rappresentò la borghesia della Germania occidentale, nel suo vano tentativo d'imprimere al nuovo Reich una fisionomia liberale. Ma non era uomo da tenere testa al Bismarck, specialmente dopo Sadowa e Sedan. Seguace del costituzionalismo ...
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Uomo politico francese, nato a Grenade (Haute-Garonne) nel 1758, morto a Rennes nel 1805. Figlio di un consigliere presso il parlamento di Tolosa, avviato alla carriera delle armi, era capitano dei dragoni [...] Dopo la fuga di Varennes, si rifugiò a Coblenza, accoltovi però con poca simpatia dagli altri emigrati a causa del suo liberalismo. Negli anni 1792 e 1793 combatté fra le file dell'esercito dei principi contro le truppe repubblicane. Sollecitò dalla ...
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liberalismo
s. m. [der. di liberale]. – 1. a. L’esser liberale (nel sign. politico), l’avere sentimenti liberali: ha sempre manifestato apertamente il suo l.; l. d’idee, di principî, d’opinioni. b. Atteggiamento di comprensione e di rispetto...
liberal
‹lìbërël› agg., ingl. (propr. «liberale»), usato in ital. come agg. e s. m. e f. – Termine che nei paesi anglosassoni, e spec. negli Stati Uniti, è usato per definire un’area culturale e politica aperta a innovazioni e mutamenti, e...