SYBEL
Carlo Antoni
Storico, nato a Düsseldorf il 2 dicembre 1817, morto a Marburgo il 1° agosto 1895. All'università di Berlino ascoltò Savigny e Ranke. Prendeva nel 1840 la libera docenza a Bonn e [...] , anzi della politica di Bismarck, l'opera ha i difetti di ogni storiografia aulica.
Interprete della ricca e forte borghesia liberale renana, il S. ha il suo posto, tra Droysen e Treitschke, in quella pleiade di grandi storici, che accompagnò il ...
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Giornalista e scrittore inglese, nato a Londra il 29 maggio 1874. Iniziò la sua attività letteraria collaborando a vari giornali con critiche d'arte e brevi articoli, pur non abbandonando del tutto la [...] , nei limiti d'una morale e d'una tradizione bene intesa.
Iniziato il suo pensiero politico come liberale, si staccò dal liberalismo e fondò quel "distribuzionalismo", al quale è legato anche il suo grande amico e compagno Hilaire Belloc. Romanzo ...
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PFIZER, Paul Achatiüs
Carlo Antoni
Scrittore politico, nato il 12 settembre 1801 a Stoccarda, morto a Tubinga il 30 luglio 1867. Entrato nella magistratura, partecipò ben presto agl'ideali dei letterati [...] , si ritirò nel 1838 dalla politica militante per rientrarvi soltanto nel '48, come ministro del Culto del gabinetto liberale del Württemberg. Si dovette però ritirare dopo alcuni mesi per motivi di salute, che gl'impedirono anche di partecipare ...
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Il tessuto cattolico
Loredana Nardo
A vent'anni dalle visioni apocalittiche con cui il conflitto civile spagnolo campeggiava nei suoi interventi pubblici(1), i tempi di guerra fredda non sembrano offrire [...] entusiastici senza accennare al dato concreto dei Patti: esso eleva un inno al "trionfo del Papato" sulla massoneria e sul liberalismo, la cui guerra è illustrata con la simbologia apocalittica della lotta fra la "Bestia" e Maria (Maria e il Papa ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Stato nazionale
Vera Negri Zamagni
Stato e nazione non sono concetti coestensivi, il primo facendo riferimento a uno spazio di legislazione e di politica comuni senza nulla implicare riguardo alle caratteristiche [...] F. Di Battista, Gli economisti italiani e lo Stato in una prospettiva storica: dalla ragion di stato al fallimento del liberalismo, «Il pensiero economico moderno», 2008, 1-2, pp. 19-32.
P. Barucci, Sul pensiero economico italiano (1750-1900), Napoli ...
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IMBRIANI, Giorgio
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Napoli il 28 apr. 1848 da Paolo Emilio e da Carlotta Poerio. Aveva solo due anni quando con la madre e cinque fratelli si ricongiunse al padre che la repressione [...] del carattere che, isolandolo all'interno degli stessi rapporti familiari, lo avrebbero posto in aperto conflitto con il liberalismo classico del padre e con il conservatorismo del fratello Vittorio; per gli stessi motivi altri problemi avrebbe avuto ...
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neofemminismo
(neo-femminismo), s. m. Nuovo approccio alla valorizzazione del ruolo della donna nella società.
• le donne sanno anche che non si può ricominciare, ogni volta, da capo. A quarant’anni [...] il neo-femminismo. C’è una critica serrata prima di principio e poi pragmatica (uno degli elementi tipici del liberalismo come ci ricorda Ocone) delle quote rosa; viene elaborata un’impietosa critica del femminismo di terza generazione che sembra ...
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Matteucci, Carlo
Chimico, fisiologo e fisico (Forlì 1811 - Ardenza, Livorno, 1868). Dopo la laurea in matematica e fisica, conseguita a Bologna nel 1828, perfezionò gli studi a Parigi dove frequentò [...] considerato uno dei precursori della moderna elettrofisiologia. In Toscana, Matteucci intrecciò rapporti con gli esponenti del liberalismo moderato, Ridolfi, Capponi, Vieusseux, e negli anni successivi si avvicinò a Gioberti. Allo scoppio della ...
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Stato dell’Europa meridionale, corrispondente a una delle regioni naturali europee meglio individuate, data la nettezza dei confini marittimi e di quello terrestre: la catena alpina, con la quale si collega [...] di formare un governo da parte di De Gasperi, seguono 5 governi, di cui 3 monocolore e 2 con l’apporto di liberali e socialdemocratici. Nel 1954 è raggiunto un accordo sulla questione di Trieste: l’I. ottiene la zona A del Territorio Libero. Nel ...
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Prelato francese (Saint-Félix, Savoia, 1802 - Lacombe, Savoia, 1878). Sacerdote (1825), dal 1837 fu rettore del Piccolo Seminario di Saint-Nicolas du Chardonnet, dove ebbe a discepolo anche J.-E. Renan. [...] . In quegli anni (1859-70), con A.-P. Falloux e Ch. Montalembert, D. venne definendo l'indirizzo politico-religioso del liberalismo cattolico francese: dopo il duro colpo del Sillabo il D., che pur avea difeso il potere temporale del papa, si batté ...
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liberalismo
s. m. [der. di liberale]. – 1. a. L’esser liberale (nel sign. politico), l’avere sentimenti liberali: ha sempre manifestato apertamente il suo l.; l. d’idee, di principî, d’opinioni. b. Atteggiamento di comprensione e di rispetto...
liberal
‹lìbërël› agg., ingl. (propr. «liberale»), usato in ital. come agg. e s. m. e f. – Termine che nei paesi anglosassoni, e spec. negli Stati Uniti, è usato per definire un’area culturale e politica aperta a innovazioni e mutamenti, e...