GIULINI DELLA PORTA, Cesare
Nicola Raponi
Nacque a Milano il 25 sett. 1815 dal conte Giorgio, membro della reggenza di governo alla caduta del Regno Italico nel 1814, commissario per la liquidazione [...] riuscì a mettere insieme 22 soci promotori, ma soprattutto ad assicurarsi la collaborazione di uomini sia della Destra, sia del liberalismo più avanzato. Andata a vuoto una prima trattativa con C. Tenca, il G. ottenne la collaborazione di Correnti e ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giancarlo Lacerenza
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel corso dell’Ottocento la Chiesa cattolica si trova ad affrontare gli enormi [...] nella sua sfera.
La Chiesa e la modernità
Negli anni successivi il rapporto conflittuale tra la Chiesa cattolica e il liberalismo (diventato rapidamente cifra della modernità) si accentua. Anzi esso s’inasprisce mano a mano che uomini e donne, i ...
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MARIA TERESA di Asburgo Lorena, regina delle Due Sicilie
Elvio Ciferri
MARIA TERESA di Asburgo Lorena, regina delle Due Sicilie. – Figlia primogenita dell’arciduca Carlo, fratello dell’imperatore d’Austria [...] Vienna per un periodo di riposo e per rassicurare il governo austriaco sul suo appoggio alla causa dei conservatori contro il liberalismo. Il fidanzamento tra M. e Ferdinando II, voluto anche per consolidare i legami fra il Regno delle Due Sicilie e ...
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LAMBRUSCHINI, Raffaello
Angiolo Gambaro
Nato a Genova il 14 agosto 1788, morto a Figline Valdarno l'8 marzo 1873. Iniziati gli studî nella città natale, li proseguì a Roma avviandosi al sacerdozio, [...] "; nel 1869 eletto arciconsolo dell'Accademia della Crusca. Figura caratteristica del Risorgimento, ispirò la sua vita agl'ideali del liberalismo italiano e il suo pensiero a un concetto concreto della libertà, che egli pose a fondamento della vita ...
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Individuo e individualità nel pensiero di Croce
Marcello Mustè
Nel Commento a Croce (1955), Carlo Antoni (1896-1959) osservò che tutta la filosofia crociana appare come «una celebrazione dell’individualità», [...] , tra il 1928 e il 1932, era rimasta al centro della Storia d’Italia e della Storia d’Europa, dove il liberalismo era celebrato come la nuova «religione», che «non pativa aggettivi né empiriche determinazioni per la sua intrinseca infinità» (Storia d ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Carla Casagrande
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il Novecento è caratterizzato dall’ingresso delle masse sulla scena della storia. Nel [...] . Tornano in voga le teorie di autori che già nel corso del secolo si erano fatti critici, da un punto di vista liberale, dei totalitarismi sia di destra che di sinistra. L’epistemologo Karl Raymund Popper pubblica nel 1945 la sua opera politica più ...
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MALENCHINI, Vincenzo
Fulvio Conti
Nato a Livorno l'8 ag. 1813 da Pietro e Veneranda Chiellini, studiò nel collegio ducale di Lucca e presso l'Università di Pisa, dove si laureò in giurisprudenza. Nel [...] fu tra i membri dell'élite cittadina che incontrarono a Livorno M. d'Azeglio e R. Cobden, due personaggi cui i liberali italiani guardavano in quel tempo quali figure di riferimento. Sempre nel 1847 accolse con favore le riforme di Leopoldo II e nel ...
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BORGHESE, Paolo
Francesco Malgeri
Nacque a Roma il 13 sett. 1844. Figlio primogenito di Marcantonio e di Teresa de La Rochefoucauld, alla morte del padre assunse il titolo di principe Borghese, dando [...] tacita intesa potesse finalmente consentire ai cattolici l'ingresso al Parlamento; ma, nonostante l'appoggio offerto da esponenti del liberalismo moderato, come Q. Sella, T. Tittoni e il prefetto di Roma marchese Gravina, il B., e con lui Santucci ...
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Il dibattito circa le ragioni che avrebbero determinato e, con il trascorrere del tempo, aggravato la situazione di sottosviluppo economico e sociale del Mezzogiorno d’Italia, fin dal costituirsi dello [...] di fondo fu ispirata la politica dell’Italia unita verso il Sud. Il sistema fiscale, il regime di liberalismo completo negli scambi, gli ordinamenti amministrativi, la legislazione penale e civile furono adeguati a quelli del Piemonte sabaudo ...
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Weimar, Repùbblica di Regime politico instaurato in Germania dopo la Prima guerra mondiale. Così chiamata dalla città di W., dove fu elaborata la sua Costituzione, ebbe vita tra il 1919 e il 1933. Costituitasi [...] questa piattaforma fu un'eccezione e si verificò un costante sforzo di allargare il consenso verso l'ala conservatrice del liberalismo tedesco, che fornì con G. Stresemann l'uomo di Stato e il ministro degli Esteri di maggiore statura. Condizionata ...
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liberalismo
s. m. [der. di liberale]. – 1. a. L’esser liberale (nel sign. politico), l’avere sentimenti liberali: ha sempre manifestato apertamente il suo l.; l. d’idee, di principî, d’opinioni. b. Atteggiamento di comprensione e di rispetto...
liberal
‹lìbërël› agg., ingl. (propr. «liberale»), usato in ital. come agg. e s. m. e f. – Termine che nei paesi anglosassoni, e spec. negli Stati Uniti, è usato per definire un’area culturale e politica aperta a innovazioni e mutamenti, e...