CAVALLI, Iacopo
Giulio Cervani
Nato il 4 luglio 1839 a Campeglio (Udine), da Giuseppe e da Maria Maddalena Filipputti, studiò nel seminario di Udine, poi in quello di Gorizia. Ordinato sacerdote, nel [...] specie di "catastrofe naturale" la proclamazione del Sillabo (1864). L'intransigentismo cattolico e la crisi della corrente cattolico-liberale lo spinsero alla ricerca di un equilibrio fra la fede religiosa e quella politica, tanto più difficile per ...
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governamentalita
governamentalità s. f. inv. Modello di controllo razionale esercitato da un governo appoggiandosi sul consenso del popolo.
• Così come la biopolitica foucaultiana non è l’apologia della [...] sulla «governabilità» ‒ come invece scrive [Khaled Fouad] Allam ‒) non sono nella maniera più assoluta riducibili all’apologia del liberalismo compassionevole e in salsa molle del Pd. (Anna Simone, Liberazione, 4 marzo 2008, p. 5, Cultura) • Ma come ...
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Walzer, Michael
Filosofo statunitense della politica (n. New York 1935). Compiuti gli studi presso la Brandeis University e nella Harvard University, ha insegnato nell’univ. di Princeton (1962-66) e [...] politica intende conciliare le istanze del comunitarismo, di cui W. è considerato esponente di spicco, con quelle del liberalismo. Se W. è pronto a riconoscere la fondamentale importanza delle realtà sociali e comunitarie nella vita degli individui ...
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Discorsi alla nazione tedesca
(Reden an die deutsche Nation) Opera (1808) di J.G. Fichte in cui sono raccolti i testi di una serie di discorsi pronunciati durante l’inverno 1807-08, nell’Accademia di [...] rigenerazione degli spiriti e alla rinascita nazionale della Germania oppressa e divisa. I forti toni di condanna del liberalismo pedagogico («la moralità dell’allievo si ottiene mediante il timore») convergono con il centrale richiamo all’identità ...
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Nato a Bar-sur-Aube il 18 marzo 1797; morto a Parigi il 15 marzo 1865. Figlio del conte Jacques-Claude (v.), il noto prefetto napoleonico, ebbe anche lui, più per influsso del nome paterno che per deciso [...] di Francia, dal 1849 al 1851 deputato della Haute Marne; si appartò dopo il 2 dicembre. Partito dal liberalismo, andò via via accostandosi, con sincera e intima evoluzione, alla destra conservatrice, per adagiarsi in un credo religioso-monarchico ...
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FREYTAG, Gustav
Fedor Schneider
Storico, letterato e uomo politico tedesco, nato il 13 luglio 1816 a Kreuzburg (Slesia), morto il 30 aprile 1895 a Wiesbaden. La rivoluzione del 1848 lo trasse nell'arringo [...] suo programma, basato sull'unità germanica sotto la guida della Prussia e sull'avvento del regime liberale. Da allora, F. fu considerato come il capo del liberalismo tedesco: ed egli cercò di giovare alla sua causa anche con la sua opera letteraria ...
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, Nacque a Madrid nel 1764 e studiò a Salamanca. La sua vita non è ricca di episodî: visse sempre "tra pochi amici e molti libri". L'Enciclopedia e, in generale, le correnti filosofiche francesi del sec. [...] nonostante la sua ammirazione per la cultura francese e per Bonaparte, preferì la causa della rivoluzione patriottica al liberalismo imposto dagli invasori: un articolo pubblicato nella Gaceta gli procurò la persecuzione di Giuseppe Bonaparte che lo ...
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Patriota, nato a Cesena il 18 febbraio 1815, morto ivi il 16 maggio 1893. Partecipò al moto rivoluzionario del 1831, e nel gennaio dell'anno seguente combatté presso Cesena contro le milizie papali del [...] delle Balze nel 1845, fu, nel principio del 1846, esiliato dal card. Massimo, come uno dei maggiormente indiziati di liberalismo. Tornato alla sua città per effetto dell'amnistia di Pio IX, combatté in Lombardia contro gli Austriaci, poi, nel 1849 ...
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LURIA, Salvatore (Salvador Edward)
Federico Di Trocchio
Nacque a Torino il 13 ag. 1912 da Davide, discendente di un'antica famiglia di ebrei sefarditi e titolare di una piccola azienda litografica, e [...] Monti, docente di letteratura italiana e latina, figura notevole nel panorama intellettuale e politico dell'epoca, vicino al liberalismo di G. Salvemini e P. Gobetti.
Terminati gli studi liceali si iscrisse alla facoltà di medicina, dove alla scuola ...
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Campello, Paolo conte di
Uomo politico (Spoleto 1829 - ivi 1917). Appartenente a una famiglia della nobiltà romana, partecipò con entusiasmo alle speranze che l’elezione e i primi atti di Pio IX suscitarono [...] nel 1910 con il titolo Ricordi di cinquant’anni, rappresentano un’importante fonte per la storia del movimento cattolico-liberale postunitario e per le vicende di quel gruppo di conservatori nazionali di cui fu tra gli esponenti più rappresentativi. ...
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liberalismo
s. m. [der. di liberale]. – 1. a. L’esser liberale (nel sign. politico), l’avere sentimenti liberali: ha sempre manifestato apertamente il suo l.; l. d’idee, di principî, d’opinioni. b. Atteggiamento di comprensione e di rispetto...
liberal
‹lìbërël› agg., ingl. (propr. «liberale»), usato in ital. come agg. e s. m. e f. – Termine che nei paesi anglosassoni, e spec. negli Stati Uniti, è usato per definire un’area culturale e politica aperta a innovazioni e mutamenti, e...