PRINCE-SMITH, John
Anna Maria Ratti
Economista tedesco, nato a Londra il 20 gennaio 1809, morto a Berlino il 3 febbraio 1874; visse dal 1831 al 1840 a Elbing come insegnante d'inglese e dal 1846 a Berlino, [...] al 1866 membro della camera dei deputati prussiana, e dal 1871 al 1873 del Reichstag. Assertore del più ortodosso liberalismo economico fu il fondatore e per molti anni anche il capo del partito libero-scambista tedesco (creò varie società libero ...
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MINGHETTI, Marco
Raffaella Gherardi
– Primo di tre fratelli, nacque a Bologna l’8 nov. 1818 da Giuseppe, appartenente a un’agiata famiglia di proprietari terrieri arricchitisi con il commercio durante [...] lo rimase fino al 1° maggio, cioè fino a quando l’allocuzione papale del 29 aprile non ebbe chiarito i limiti del liberalismo attribuito a Pio IX. Lasciata Roma, il M. in Piemonte si arruolò nell’esercito di Carlo Alberto rivestendo dal 10 maggio all ...
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Frase coniata da C. de Montalembert e pronunciata più volte da C. Benso di Cavour, fra l’altro, nel discorso al Parlamento con cui appoggiò l’ordine del giorno che acclamava Roma capitale d’Italia (27 [...] dello statista sulla soluzione della questione romana nella nuova situazione determinata dalla costituzione del Regno d’Italia. È ispirata a quel pensiero la visione del liberalismo italiano nei confronti del problema dei rapporti fra Stato e Chiesa. ...
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Costituzioni
Paolo Barile
Maurizio Fioravanti
Le costituzioni tra 'antico' e 'moderno'
Storia costituzionale e problemi del costituzionalismo.Nella definizione del termine-concetto di 'costituzione' [...] individuali, non era certo nuova, come in gran parte già sappiamo con riferimento a Burke. Ora però, in piena età liberale, tale polemica non è più sorretta da una generica apologia delle istituzioni storicamente fondate, e si traduce piuttosto in un ...
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Economista francese (Saint-Malo 1712 - Cadice 1759); dopo aver esercitato per lunghi anni attività commerciale in Spagna, Paesi Bassi e Inghilterra, fu nominato nel 1751 intendente di commercio. Studiò [...] dei vecchi ordinamenti. A lui si fa risalire la massima laissez faire, laissez passer, che divenne l'insegna del liberalismo economico; seguace di alcune teorie dei fisiocratici, tuttavia, a differenza di questi, subordinò l'agricoltura all'industria ...
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RUSSIA (A. T., 11-16, 66-74 ,84-87, 102-104)
Giuseppe CARACI
Fabrizio CORTESI
Mario SALFI
Jozef KOSTRZEWSKI
Giovanni MAVER
Arthur HABERLANDT
Miron MALKIEL-JIRMOUNSKI
Ettore LO GATTO
Tomaso NAPOLITANO
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Egon [...] ben più "a sinistra" che non nei paesi europei, i quali avevano avuto il loro 1848. Ma il rafforzarsi del liberalismo appare assai presto come qualcosa di effimero: se il ceto industriale ha interesse a un sollevamento del tenore di vita delle masse ...
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NAZIONALISMO
Umberto D'ANCONA
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. Dato il significato specifico assunto dalla parola nazionalismo, non si può intendere con questo nome ogni dottrina politica che ponga al suo centro la nazione, perché [...] l'incompatibilità dell'appartenenza all'associazione da parte di quelli che erano iscritti a un altro partito politico. Il liberalismo era respinto non solo come dottrina politica ma anche come dottrina economica, cioè come liberismo: e si ebbe, nel ...
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SACCHETTI, Giuseppe
Francesco Tacchi
– Nacque a Padova il 21 maggio 1845 da Giuseppe, ingegnere dell’amministrazione austriaca del Veneto, e da Anna Francesconi.
Giovanissimo entrò nel collegio Fagnani [...] le Letture cattoliche, primo esempio di stampa cattolica nel Veneto. Bersaglio polemico di tale periodico era non solo il liberalismo politico, visto come il prodotto di principi contrari al cattolicesimo e come una minaccia per la Chiesa, ma anche ...
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Quotidiano politico fondato a Roma nel 1922. Di indirizzo democratico, ispirato dapprima a F.S. Nitti e poi a G. Amendola, assunse un atteggiamento di strenua opposizione al fascismo, sostenendo, specie [...] .
Settimanale di politica e cultura che uscì a Roma dal 1949 al 1966, diretto da M. Pannunzio. Nato dall’innesto del liberalismo di G. Salvemini e L. Einaudi con la tradizione crociana, ebbe tra i collaboratori E. Rossi, C. Antoni, L. Salvatorelli, U ...
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TRAHNDORFF, Karl Friedrich Eusebius
Delio Cantimori
Filosofo e teologo tedesco, nato a Berlino nel 1782, ivi professore nel ginnasio Federico Guglielmo, messo in pensione nel 1839, e ivi morto nel 1863.
Fu [...] il "monismo" e l'immanentismo, dal punto di vista speculativo, e dal punto di vista teologico-pedagogico il "liberalismo" cioè il rifiuto della tradizionale dogmatica protestante, che il Tr. avrebbe voluto rigidamente osservata, come mostra anche la ...
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liberalismo
s. m. [der. di liberale]. – 1. a. L’esser liberale (nel sign. politico), l’avere sentimenti liberali: ha sempre manifestato apertamente il suo l.; l. d’idee, di principî, d’opinioni. b. Atteggiamento di comprensione e di rispetto...
liberal
‹lìbërël› agg., ingl. (propr. «liberale»), usato in ital. come agg. e s. m. e f. – Termine che nei paesi anglosassoni, e spec. negli Stati Uniti, è usato per definire un’area culturale e politica aperta a innovazioni e mutamenti, e...