LA PORTA, Luigi
Fabio Zavalloni
Nacque a Palermo il 10 ott. 1830 da Filippo, medico appartenente all'alta borghesia di Ciminna (piccolo centro del Palermitano), e da Maria Sanfilippo.
Il L., come molti [...] fu proprio il contatto con un ambiente reazionario a indirizzarlo verso posizioni politiche improntate a un netto liberalismo democratico e progressista. D'altro canto, lo spingevano in tal senso le stesse tradizioni familiari, poiché il ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Renata Pilati
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel corso dell’Ottocento l’emergere di una fitta trama di rapporti fra libertà e rivoluzione [...] della Comune di Parigi del 1871 che rappresenta “l’episodio più spettacolare della lotta di classe nell’Europa liberale”. Il fallimento dell’esperienza comunarda non arresta tuttavia la nascita, nei diversi Paesi europei, dei partiti socialisti che ...
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Uomo politico francese (Lumigny, Seine-et-Marne, 1841 - Bordeaux 1914). Combatté in Africa (1863) e poi a Metz, nella guerra franco-prussiana. Durante la successiva prigionia in Germania prese contatto [...] politico. Sostenne l'elevazione del mondo operaio, in spirito di collaborazione di classe, contrapponendo al moderno liberalismo un corporativismo cristiano. Dal 1876 al 1910 rappresentò come deputato monarchico e cattolico il collegio di Pontivy ...
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Giurista e uomo politico tedesco (Francoforte sul Meno 1795 - castello di Rheineck 1877). Prof. a Berlino (1819) e a Bonn (1829), membro del Consiglio di stato (1820) e ministro dell'Istruzione (1858-62). [...] Entwicklung (6 voll., 1864-74), che illustra gli istituti processuali romani e la loro trasformazione nell'alto Medioevo, resta tuttora fondamentale. Come uomo politico, avversò la tendenza reazionaria, aderendo al liberalismo moderato. ...
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Uomo politico milanese, nacque il 3 gennaio 1815 a Milano. Iniziò i suoi studî nel collegio Longone di Milano e li compì nel collegio Ghisleri e nell'università di Pavia, dove si laureò in legge e si legò [...] che sarebbero stati i capi dei democratici, il Maestri, il Bertani, il Cantoni, quanto con quelli che avrebbero rappresentato il liberalismo moderato, il D'Adda, il Clerici, il Giulini, il Porro, rivelando fin da giovane la sua natura aborrente dagli ...
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PFORDTEN, Ludwig Karl Heinrich, von der
Carlo Antoni
Nato l'11 settembre 1811 a Ried in Baviera, morto a Monaco il 18 agosto 1880. Professore di diritto romano a Würzburg e a Lipsia, nel marzo del 1848 [...] della Sassonia. Il suo tenace federalismo lo portò ad aspri conflitti con la parte democratica e al graduale distacco dal liberalismo. Caduto il ministero sassone nel febbraio del 1849, già nell'aprile Massimiliano II di Baviera, considerando il P. l ...
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MORET y PRENDERGAST, Segismundo
Alberto Maria Ghisalberti
Uomo politico spagnolo, nato a Cadice il 2 giugno 1838, morto a Madrid il 28 gennaio 1913. Compiuti solidi studî giuridico-economici, si fece [...] non seppe o non poté scongiurare la disastrosa guerra con gli Stati Uniti. Morto il Sagasta, fu il principale esponente dei liberali, ma non riuscì mai a imporsi ai suoi seguaci come il suo predecessore. Sebbene di opinioni francamente radicali, fu ...
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Margotti, Giacomo
Sacerdote e giornalista (Sanremo 1823 - Torino 1887). Studiò nel seminario di Ventimiglia e nell’università di Genova; fu quindi a Torino, dove nel 1848, insieme con il vescovo d’Ivrea [...] , di cui fu direttore. Sulle pagine del giornale condusse una dura battaglia polemica contro Cavour e i principi del liberalismo, e ciò procurò al quotidiano frequenti sequestri, sospensioni e condanne. Nel 1861, in occasione delle elezioni politiche ...
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Economista italiano (Torino 1927 - ivi 2016). Professore di politica economica e finanziaria presso l'università di Torino. Socio nazionale dei Lincei (1988). Ha rivolto i suoi studî soprattutto alla teoria [...] come scienza non esatta né sperimentale, ha svolto ampia attività di divulgazione. Tra i principali sostenitori del liberalismo italiano, R. ha pubblicato numerosi volumi tra cui si ricordano: Fondamenti dei modelli macroeconomici (1963); Storia ...
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Statista tedesco, nato a Schönhausen il 1° aprile 1815 da antica famiglia di nobiltà della marca di Brandeburgo. Quartogenito di Alessandro, fu avviato in gioventù alla carriera burocratica. Viveva sulle [...] imporre alla Camera dei deputati il voto delle spese militari, affidò al B. la presidenza del Ministero. L'opposizione liberale cominciò col respingere i tentativi di conciliazione del B., che perciò fu spinto ad applicare il bilancio approvato dalla ...
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liberalismo
s. m. [der. di liberale]. – 1. a. L’esser liberale (nel sign. politico), l’avere sentimenti liberali: ha sempre manifestato apertamente il suo l.; l. d’idee, di principî, d’opinioni. b. Atteggiamento di comprensione e di rispetto...
liberal
‹lìbërël› agg., ingl. (propr. «liberale»), usato in ital. come agg. e s. m. e f. – Termine che nei paesi anglosassoni, e spec. negli Stati Uniti, è usato per definire un’area culturale e politica aperta a innovazioni e mutamenti, e...