CORVAIA, Giuseppe Nicola
Michele Borghese
Nato a Calascibetta (Enna) il 12 febbr. 1785 da don Matteo Gesualdo primo barone di Buonriposo e da donna Carmela Romano (Calascibetta, Chiesa Madre, Registro [...] rivelò subito difficile, osteggiato com'era sia dagli esuli liberali, che sospettavano in lui una spia del Borbone data nei confronti del Crispi, che versava in disagiatissime condizioni economiche, fino a condividere con lui l'appartamento sito in ...
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Croce e il marginalismo
Riccardo Faucci
La criptoeconomia crociana degli anni giovanili
Di tutti i filosofi italiani del secolo scorso, Benedetto Croce appare quello che ha dato il maggiore rilevo alla [...] delle sue premesse, è da considerarsi esterna al pensiero crociano.
Croce-Einaudi: filosofia ed economia del liberalismo
Croce non manca di ammonire gli economisti circa l’imperfetta distinzione, pure all’interno della loro scienza, fra l’essere e ...
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MEDA, Filippo
Alfredo Canavero
– Nacque a Milano il 1° genn. 1869, primogenito di nove fratelli, da Luigi, negoziante di stoffe, e da Luigia Rainoldi.
Il M. frequentò le scuole elementari comunali e [...] il giornale dei democratici cristiani e si interessò sempre più ai temi economici e sociali e alla vita politica in Italia e all’estero. Senza cessare la lotta al liberalismo, il M. sottolineava che le istituzioni rappresentative non erano cattive in ...
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Gentile e lo Stato etico corporativo
Carlo Altini
La critica della società borghese e delle istituzioni liberal-democratiche in Europa
Nella cultura filosofica e politica europea di inizio Novecento [...] funzione del nuovo atteggiamento dello Stato. Il quale con la corporazione nega il particolarismo e individualismo liberale dell’economia, ossia dell’astratto momento dell’interesse. Conserva bensì l’individuo, come centro dell’interesse (proprietà e ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Stato nazionale
Vera Negri Zamagni
Stato e nazione non sono concetti coestensivi, il primo facendo riferimento a uno spazio di legislazione e di politica comuni senza nulla implicare riguardo alle caratteristiche [...] Stato in una prospettiva storica: dalla ragion di stato al fallimento del liberalismo, «Il pensiero economico moderno», 2008, 1-2, pp. 19-32.
P. Barucci, Sul pensiero economico italiano (1750-1900), Napoli 2009.
A.M. Fusco, Visite in soffitta. Saggi ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Giuseppe Mazzini
Nunzio Dell'Erba
Il pensiero politico di Giuseppe Mazzini si colloca nella storia del Risorgimento e s’intreccia con il movimento che condusse l’Italia all’unificazione nazionale. Fondamentale [...] ’intera società. Una concezione della storia limitata all’aspetto economico e allo sviluppo degli interessi materiali tra gli uomini dev menzognero del libero scambio.
Nel suo duplice rifiuto del liberalismo e del comunismo, Mazzini è animato da una ...
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Croce ministro della Pubblica Istruzione
Giuseppe Tognon
Croce fu ministro della Pubblica Istruzione nel quinto e ultimo dei governi presieduti da Giovanni Giolitti, dal 15 giugno 1920 al 4 luglio 1921. [...] grammatica tradizionale dei rapporti tra sviluppo economico, carattere classista dello Stato ed emancipazione delle masse. La formula che invece agitava le menti della maggior parte dei riformatori liberali – compreso Croce – era piuttosto quella di ...
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CORNAGGIA MEDICI CASTIGLIONI, Carlo Ottavio
Silvia Pizzetti
Nato a Milano il 6 dic. 1851, da Giovanni Cornaggia Medici e da Luigia Castiglioni, erede di una antica famiglia milanese risalente al XIII [...] deputati" maturavano infatti lentamente una nuova coscienza di partito, l'integrazione del C. negli ambienti politici ed economiciliberali si faceva sempre più marcata. Anticrispino, rudiniano e pellouxiano durante la crisi di fine secolo, il C ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Diego Davide
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La crisi della seconda Internazionale, accresce le già forti divisioni interne al movimento [...] e del cittadino. Pur non privilegiando la dimensione economica e sociale rispetto a quella politica, anche il belga , si cerca prevalentemente una nuova sintesi tra laburismo e liberalismo. Alla difficile ricerca di una nuova anima, il socialismo ...
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DRAGONETTI, Luigi
Luigi Cepparrone
Nato a L'Aquila il 1° ott. 1791 dal marchese Giambattista e da Mariangela Benedetti, nel 1800 fu mandato a Roma per compiere gli studi nel collegio "Nazareno". Terminati [...] da G. Poerio contro l'invasione straniera e l'abolizione del regime liberale.
Finita questa esperienza, si ritirò nuovamente all'Aquila, dove riprese gli studi di filosofia, economia e letteratura. Seguace di T. Reid e dell'eclettismo francese, anche ...
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liberal-liberista
s. m. e f. e agg. Chi o che si riconosce nella cultura politica liberale e in una concezione economica di orientamento liberista. ◆ Nel merito, il Presidente [Carlo Azeglio Ciampi] ha privilegiato un profilo più liberal-democratico...
liberalismo
s. m. [der. di liberale]. – 1. a. L’esser liberale (nel sign. politico), l’avere sentimenti liberali: ha sempre manifestato apertamente il suo l.; l. d’idee, di principî, d’opinioni. b. Atteggiamento di comprensione e di rispetto...