Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Il problema dell'amministrazione
Fabio Rugge
Il periodo storico e le sue scansioni
Le personalità e le figurazioni della cultura giuridico-amministrativa di cui nel seguito ci occuperemo si muovono [...] , ma non in contrasto con la medesima ideologia liberale, portano atteggiamenti più fortemente orientati alla autonomia del del diritto: tanto con il diritto civile che con il costituzionale, e non da ultima con la scienza dell’amministrazione – ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
La filosofia del diritto nel primo Novecento
Mauro Barberis
Nella cultura italiana fra le due guerre, la filosofia del diritto acquista grande visibilità; la coltivano, occasionalmente, personaggi di [...] dedicò manuali, come i Principi di diritto costituzionale (1889) e i Principi di diritto amministrativo (1890), sui quali si formò la nuova generazione di studiosi. Autorevole esponente dell’establishment liberale, senatore del Regno e presidente del ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Lo Stato nazionale e la nuova scienza del diritto pubblico
Giulio Cianferotti
L'invenzione di una nuova scienza come corollario della «nozione di Stato» nazionale
La storia d'Europa nell'Ottocento fu [...] scientifico disciplinare ordinato al fine dei principi e dei valori dello Stato liberale nazionale.
Nel 1889, Orlando iniziava i Principii di diritto costituzionale scrivendo che
contrariamente alle tendenze in generale dominanti, noi non crediamo ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Da Ruffini a Jemolo: libertà religiosa e rapporti tra Stato e Chiesa
Francesco Margiotta Broglio
Francesco Ruffini
Richiamando nel 1967 le esperienze della prima infanzia di Francesco Ruffini (al quale [...] di dare loro credito nelle battaglie costituzionali di libertà» (M. Teodori, Storia dei laici nell’Italia clericale e comunista, 2008, p. 246; si veda anche A. Cardini, Mario Pannunzio, giornalismo e liberalismo: cultura e politica nell’Italia del ...
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MARTINO, Gaetano. – Nacque a Messina il 25 nov. 1900 da Antonino e Rosaria Roberto.
Il padre, avvocato, consigliere provinciale nelle liste repubblicane, sindaco di Messina dal 1900 al 1904, quindi, [...] diritto di resistenza popolare e intendendo la Corte costituzionale come organo giuridico e non politico (ibid., p. 46, seduta 11 nov. 1947).
Il MARTINO, Gaetano, eletto nelle file del Partito liberale italiano (PLI) dalla I alla IV legislatura, nel ...
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GRANDI, Dino
Paolo Nello
Nacque a Mordano, presso Imola, il 4 giugno 1895, da Lino e Domenica Gentilini.
Il padre era un piccolo imprenditore agricolo fattosi da sé; la madre una maestra elementare. [...] e un repubblicano, protagonisti di accese discussioni col padre, liberale e monarchico, ma con un debole per la passione nazionale sfiducia al duce da parte di un organo costituzionale.
Unicamente nel corso delle drammatiche vicende del luglio ...
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Morte o trasfigurazione delle ideologie?
Giuseppe Bedeschi
Liberalismo e democrazia
Con la parola ideologia si intende una ‘visione del mondo’ quanto più possibile organica e logica (che in Karl Marx [...] a Dworkin che l’inserimento di certi diritti individuali nella carta costituzionale dovrebbe essere deciso pur sempre da una maggioranza, se si vuole rimanere sul terreno della democrazia liberale, e che quindi non si vede come la «democrazia ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Pietro Silva
Domenico Fisichella
Personalità aperta, disponibile, mai rancorosa, generosa verso gli allievi, Pietro Silva è in pari tempo uomo di principi morali e politici fermi e rigorosi. Accademico [...] coniugata con la lotta per la conquista di istituzioni su base costituzionale e rappresentativa; tutto ciò diventa sia la costante sia la e Austria, per la quale la Francia pare simbolo di liberalismo e l’Austria simbolo di reazione. E l’abilità di ...
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FOSSOMBRONI, Vittorio
Carlo Pazzagli
Nacque ad Arezzo il 15 sett. 1754 da Giacinto e da Lucilla dei baroni Albergotti Siri, terzo di sette fratelli.
Poco conosciamo degli anni della fanciullezza e della [...] efficace consequenzialità tutto il ragionamento del F.: "la base costituzionale della società umana è la proprietà; e gli uomini lo separava da una moderna e compiuta concezione del liberalismo.
Da una fede di stampo naturalistico nel "progressivo ...
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MARTINI, Ferdinando
Raffaele Romanelli
– Nacque a Firenze il 30 luglio 1841, da Vincenzo, possidente nobile di Monsummano e allora segretario generale alle Finanze del Granducato di Toscana, e da Marianna [...] di 500 lire «per la difesa ed incremento del partito liberale» proposte da Zanardelli nel 1890-92. In quegli anni il dei «giovani turchi». Aderì invece al Partito democratico costituzionale italiano, sotto la cui bandiera conobbe un nuovo successo ...
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liberalismo
s. m. [der. di liberale]. – 1. a. L’esser liberale (nel sign. politico), l’avere sentimenti liberali: ha sempre manifestato apertamente il suo l.; l. d’idee, di principî, d’opinioni. b. Atteggiamento di comprensione e di rispetto...
giornalepartito
(giornale-partito, giornale partito), loc. s.le m. Giornale d’opinione che si propone come catalizzatore degli interessi dei propri lettori, alla stregua di un partito politico. ◆ Quando [Eugenio] Scalfari legittima il ruolo...