JACINI, Stefano
Nicola Raponi
Nacque il 26 giugno 1826 da Giovanni Battista e da Maria Grazia Romani a Casalbuttano (Cremona), dove la famiglia possedeva una grande e molto redditizia azienda agricola [...] Stato (1870-1871), in Studi parlamentari e di politica costituzionale, III (1970), poi in Id., L'ordinamento comunale Lacaita, I-II, Bologna 1976, ad ind.; R. Romanelli, L'Italia liberale, 1861-1900, Bologna 1979, ad ind.; C. Barberis - G. Barbiellini ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Il costituzionalismoliberale
Luigi Lacchè
Orizzonti
Il costituzionalismoliberale ottocentesco affonda le sue principali radici dottrinali e istituzionali nella cultura madre del costituzionalismo [...] , forma arcaica ma con contenuti riconducibili ai diversi percorsi dell’ordine liberal-costituzionale. Tale ambivalenza è uno dei tratti forti di questo costituzionalismoliberale. Ma tale carattere deriva soprattutto dall’apparato ermeneutico che si ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Tendenze della civilistica postunitaria
Stefano Solimano
I civilisti italiani e la formazione del codice civile del 1865
Tra il 1860 e il 1865 la formula codice civile assume un significato di un’alta [...] spazio, quel momento interpretativo/applicativo che la dommatica costituzionale borghese aveva minimizzato (Grossi 2002, pp. 29 dell'Esegesi (1865-1881), in De la Ilustracìon al Liberalismo. Symposium en honor al profesor Paolo Grossi, Madrid 1995, ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Il diritto coloniale
Luciano Martone
Colonia e madrepatria, sudditi e cittadini
Nelle antiche carte geografiche veniva usata un'espressione particolare per indicare le zone dell'Africa non ancora esplorate [...] ma per quelle popolazioni le riflessioni giuridiche del liberalismo erano inapplicabili: i nativi di quei lontani identità nazionale e consentiva la violazione dei principi costituzionali legittimando prassi discriminatorie.
Di qui l'affermarsi, ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
La giustizia penale
Marco Nicola Miletti
Retorica dello scontento
Nell’Italia postunitaria la giustizia penale è ambito di elezione per sperimentare le conquiste statutarie, sostanziare la libertà politica, [...] . In linea di principio, i giuristi liberali confidavano nella magistratura quale unica «barriera contro le esorbitanze del potere esecutivo» (E. Brusa, Note alla lezione XXXVIII di L. Casanova, Del diritto costituzionale, 2° vol., 1875, p. 423) o ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Cooperazione
Stefano Zamagni
Un fatto da tempo acquisito è che nell’epoca attuale, che si è soliti definire postindustriale o posttayloristica, il fattore di sviluppo principale è la cooperazione, sia [...] momento di scrivere l’art. 45 della Carta costituzionale: «La Repubblica riconosce la funzione sociale della Hamlin, P. Pettit, Oxford 1989, pp. 110-35.
R. Dworkin, Liberal community, in Communitarianism and individualism, ed. S. Avineri, A. De ...
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Croce e il Concordato del 1929: ‘Parigi non vale una messa’
Daniele Menozzi
Una rievocazione del discorso al Senato del 1929
Nel discorso pronunciato l’11 marzo 1947 all’Assemblea costituente sul progetto [...] modificare l’articolo in questione del testo costituzionale senza il consenso preventivo del Vaticano. proposito dell’art. 7), articolo per il quotidiano del Partito liberale «Risorgimento liberale», 21 marzo 1947, poi in Scritti e discorsi politici, ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Partito politico e governo
Massimiliano Gregorio
Tra partito e governo si è sviluppato, nell’arco di tempo compreso tra le due guerre, un dialogo vivace e fecondo, che ha alimentato l’intero iter evolutivo [...] i conti con la dimensione politica. In secondo luogo, quello della superiorità della legge che, per la cultura costituzionaleliberale in generale – e per quella francese in particolare – incarnava la voce dello Stato e rappresentava, forse, l’unico ...
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MAMIANI DELLA ROVERE, Terenzio
Antonio Brancati
Nacque a Pesaro il 18 sett. 1799 da Gianfrancesco, conte di Sant'Angelo in Lizzola, e da Vittoria Montani.
Ebbe la prima formazione a Pesaro, dove studiò [...] il comportamento del '31 era solo il frutto di una legittima e moderna coscienza politica: quella nazional-liberale e costituzionale di contro al superato assolutismo regio.
Ciò nonostante egli ottenne nell'agosto 1847 un permesso di rimpatrio di ...
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Guido Sirianni
Abstract
Il tema della ricerca scientifica viene affrontato, sulla base dei principi costituzionali sanciti dagli artt. 9 e 33 Cost. e dei relativi svolgimenti legislativi, nelle sue coessenziali [...] sfruttamento delle opere d’ingegno, ecc.). Col liberalismo e la rivoluzione industriale al sostegno della mano che possono provenire solo dalla scienza stessa (v. le pronunce della Corte costituzionale in tema di vivisezione, 7.6.2004, n. 166, e di ...
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liberalismo
s. m. [der. di liberale]. – 1. a. L’esser liberale (nel sign. politico), l’avere sentimenti liberali: ha sempre manifestato apertamente il suo l.; l. d’idee, di principî, d’opinioni. b. Atteggiamento di comprensione e di rispetto...
giornalepartito
(giornale-partito, giornale partito), loc. s.le m. Giornale d’opinione che si propone come catalizzatore degli interessi dei propri lettori, alla stregua di un partito politico. ◆ Quando [Eugenio] Scalfari legittima il ruolo...