Patria
Maurizio Viroli
Dall'inizio degli anni Novanta del 20° sec., la cultura e il linguaggio politici hanno riscoperto un concetto democratico di p. profondamente diverso dalle interpretazioni nazionalistiche [...] e luoghi particolari. Diversamente dal patriottismo costituzionale di Habermas che cerca l'approvazione della lega per molteplici aspetti alla tradizione del pensiero politico liberale e democratico caratteristica del 19° sec., rappresentata in ...
Leggi Tutto
LA MARMORA
Alberto BALDINI
Attilio MORI
Alberto BALDINI
. Appartennero alla famiglia dei Ferrero della Marmora (v. appresso), i quattro fratelli che raggiunsero il grado di generale durante il periodo [...] come il fratello maggiore nell'esercito piemontese, ma non seppe dissimulare le sue simpatie per il liberalismo e allo scoppio della rivolta costituzionale (1821) simpatizzò per gl'insorti, ciò che gli valse, dopo l'insuccesso del moto, la dispensa ...
Leggi Tutto
STEIN, Heinrich Friedrich Karl vom und zum
Carlo ANTONI
Uomo di stato tedesco, nato il 26 ottobre 1757 a Nassau, morto il 29 giugno 1831 a Kappenberg in Vestfalia. Era d'un'antica famiglia di baroni [...] ogni iniziativa dei sudditi.
Come tutti i pensatori liberali dell'Ottocento, lo St. considerava il problema politico Saarlouis.
La sua illusione di poter instaurare le libertà costituzionali in Germania, pur nella forma attenuata e quasi medievale ...
Leggi Tutto
LEOPOLDO II imperatore (I come granduca di Toscana)
Heinrich KRETSCHMAYR
Antonio PANELLA
Terzogenito dell'imperatore Francesco I, della casa di Lorena, e dell'imperatrice Maria Teresa, nato a Vienna [...] dello stato di benessere, patrocinato dall'illuminismo. Ma "il liberalismo di Giuseppe era di carattere politico-imperialistico, il liberalismo di Leopoldo aveva un colorito costituzionale" (Ranke). Egli considerava una fortuna, che un paese avesse ...
Leggi Tutto
LA FAYETTE, Marie-Joseph-Paul-Roch-Yves-Gilbert de Motier, marchese di
Roberto Palmarocchi
Generale e uomo politico francese, nato al castello di Saint-Roch de Chavaniac (Alvernia) il 6 settembre 1757, [...] di poter dare alla Francia un nuovo assetto costituzionale, mediante una soluzione intermedia fra le tendenze repubblicane Deputato nel 1818 e nel 1827, si mescolò al movimento liberale e carbonaro e a tutte le cospirazioni, pur senza compromettersi ...
Leggi Tutto
SYBEL
Carlo Antoni
Storico, nato a Düsseldorf il 2 dicembre 1817, morto a Marburgo il 1° agosto 1895. All'università di Berlino ascoltò Savigny e Ranke. Prendeva nel 1840 la libera docenza a Bonn e [...] riforma dell'esercito prussiano fosse associata a una riforma costituzionale, finì per passare all'opposizione e divenne, con i di ogni storiografia aulica.
Interprete della ricca e forte borghesia liberale renana, il S. ha il suo posto, tra Droysen ...
Leggi Tutto
MARAT, Jean-Paul
Roberto Palmarocchi
Uomo politico e giornalista francese. Nacque a Boudry (Neufchâtel) il 24 maggio 1743, di padre sardo (Mara) e di madre svizzera. Iniziò a Bordeaux gli studî di medicina [...] a M. l'ostilità dei conservatori e l'approvazione entusiastica dei liberali. Nel 1774 ritornò in Francia, dove esercitò la medicina con giacobina. Insofferente di qualsiasi pregiudiziale costituzionale o democratica, la sua dottrina rivoluzionaria ...
Leggi Tutto
LOMÉNIE DE BRIENNE, Étienne-Charles de
Alberto Maria Ghisalberti
Cardinale e uomo politico francese, nato a Parigi il 9 ottobre 1727 da un'antica famiglia limosina, morto a Sens (Yonne) il 16 febbraio [...] per giurare la costituzione civile e farsi nominare vescovo costituzionale dell'Yonne (marzo 1791). Il papa lo obbligò allora a rinunciare al cardinalato. Ma il suo aristocratico liberalismo e i troppo vivi ricordi del suo ministero eccitavano ...
Leggi Tutto
MARIA CRISTINA di Borbone, regina e reggente di Spagna
Nino Cortese
Nacque a Napoli il 27 aprile 1806 da Francesco duca di Calabria, il futuro Francesco I re delle Due Sicilie, e da Maria Isabella di [...] in Europa e parve anche lotta di principî avendo la reggente concesso al paese un governo costituzionale. Ma in realtà il suo liberalismo era soltanto apparente, nutrendo nel suo animo vive simpatie per l'assolutismo. Sicché quando la convenzione ...
Leggi Tutto
MOSER, Johann Jakob
Walter Platzhoff
Pubblicista, nato a Stoccarda il 18 gennaio 1701, morto ivi il 30 settembre 1785. All'età di 19 anni divenne professore straordinario di diritto all'università di [...] anche qui non poté rimanere, essendosi attirato col suo liberalismo lo sfavore del re Federico Guglielmo. Nel 1739 si dei suoi tempi. È considerato come il fondatore del diritto costituzionale in Germania e fu uno dei primi a prendere le difese ...
Leggi Tutto
liberalismo
s. m. [der. di liberale]. – 1. a. L’esser liberale (nel sign. politico), l’avere sentimenti liberali: ha sempre manifestato apertamente il suo l.; l. d’idee, di principî, d’opinioni. b. Atteggiamento di comprensione e di rispetto...
giornalepartito
(giornale-partito, giornale partito), loc. s.le m. Giornale d’opinione che si propone come catalizzatore degli interessi dei propri lettori, alla stregua di un partito politico. ◆ Quando [Eugenio] Scalfari legittima il ruolo...