La società Veneziana
Giuseppe Trebbi
L'assenza di vistosi rivolgimenti sociali, il successo nel mantenere la quiete interna rappresentano uno dei principali elementi costitutivi del "mito" di Venezia. [...] "incomparabile liberalità e bontà", per la quale "è molto amato dalla nobiltà venetiana e da molti . 231 ss.; Pier Cesare Ioly Zorattini, Gli Ebrei a Venezia, Padova e Verona, in AA.VV., Storia della cultura veneta, 3/I, Dal primo Quattrocento ...
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L'ultima fase della serenissima: nota introduttiva
Piero Del Negro
Premessa
"Dopo quest'epoca", scrisse nel 1818 Sismondi nella sua celebre Histoire des républiques italiennes du moyen âge in riferimento [...] del riformismo giurisdizionalista: da un lato l'asse liberista e per un certo verso ῾liberale', nel senso cioè pupillo del paron, fu escluso dal senato al suo ritorno dal rettorato di Verona) ad Alvise Emo, che si fece abate, e, più in generale, ...
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Istituzioni, associazioni e classi dirigenti dall'Unità alla Grande guerra
Renato Camurri
La morte della politica
Un curioso paradosso segna l'inizio della storia 'italiana' di Venezia. Il suo rientro [...] ideali per il radicamento di quelle subculture progressiste, liberal-radicali, social-riformiste che "non trovano se non saltuaria rappresentanza a Padova, a Treviso, a Vicenza, a Verona, dominate da gruppi dirigenti rotti a tutte le astuzie del ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Italia e storiografia (6°-20° secolo)
Giuseppe Galasso
Dalla storiografia classica alla moderna: novità e discontinuità
Nella generale crisi e involuzione in cui tramontò l’antica civiltà ellenistico-romana [...] noto sotto il nome umanistico di Aventinus, da Juan de Mariana a Juan Ginés de Sepúlveda sua opera più importante, la Verona illustrata (1731-1732), è indubbiamente anche di una significativa Storia del liberalismo europeo, 1925).
Al Croce si rifece ...
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La Chiesa cattolica e le altre Chiese cristiane
Giovanni Vian
Radicali trasformazioni delle istituzioni ecclesiastiche tra il 1797 e il 1821
La fine della Repubblica aristocratica di Venezia ebbe conseguenze [...] , e Id., Religione e società dalle riforme napoleoniche all'età liberale. Clero, sinodi e laicato cattolico in Italia, Padova 1974, a Milano e quella di Grasser a Treviso, da dove fu poi traslato a Verona.
31. Cf. B. Bertoli, La Chiesa veneziana ...
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Le istituzioni della Repubblica
Mario Caravale
I "miti" di Venezia
Negli ultimi anni ampio spazio è stato dedicato dagli storici all'analisi del "mito" che vela, per ormai antica consuetudine, la [...] diretta nella prima metà del Trecento da consoli, da procuratori e da un massaro, essa passò nel modifiche in senso liberale delle norme sulle importazioni . Ricerche sulla Terraferma veneta nel Quattrocento, Verona 1992, p. 13.
287. Michael Knapton ...
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Il tessuto cattolico
Loredana Nardo
A vent'anni dalle visioni apocalittiche con cui il conflitto civile spagnolo campeggiava nei suoi interventi pubblici(1), i tempi di guerra fredda non sembrano offrire [...] trattative con i liberali, finiscono per concorrere da soli (La costituzione dell'Associazione Liberale a Venezia, , p. 3; ibid., b. 1263, fasc. 26, Dio nella civiltà contemporanea, Verona, 17 aprile 1933, p. 9; ibid., b. 1258, fasc. 6, conferenze ...
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Il fronte interno sulle lagune: Venezia in guerra
Emilio Franzina
Il "fronte interno" sulle lagune: Venezia in guerra (1938-1943)
Luci e ombre della "grande Venezia"
Venezia sembra poter figurare [...] Non hai capito che è finita(36)?
Diversamente da quanto opina Romano, né Volpi né Cini però gioco antichi oppositori dell'Italia liberale e più giovani militanti o di Giovanni Caniato-Eugenio Turri-Michele Zanetti, Verona 1995, pp. 299-330.
177. ...
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Le riforme
Paolo Preto
Riforma o "rivoluzione"?: la riforma è "rivoluzione"
Nella città di Bergamo ormai democratizzata, siamo nel 1797, un pamphlet giacobino lancia alla moribonda classe aristocratica [...] per le istanze liberali e democratiche di L'agricoltura veneta nella seconda metà del Settecento, Verona 1958, pp. 32-33; G. Gullino, Le cit. in Paolo Morachiello, Howard e i Lazzaretti da Marsiglia a Venezia: gli spazi della prevenzione, in AA ...
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La musica
Giovanni Morelli
Veduta a cannocchiale diritto (1)
Sulla musica a Venezia (o sulla musica di Venezia), sulla produzione-consumo e sulla assunzione di ruolo e di senso da parte della musica [...] quanto Smirne per Omero, Verona per il suo Catullo pazzo il prudente/ il prodigo, l'avaro e il liberale (Cavalli, Giasone, I, 1). 1661 - Se ben gran ben, chi à un gran malanno (Ziani, Antigona delusa da Alceste, I, 13). 1671 Chi pensa che la sorte/ ...
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liberalpopolare
(liberal popolare), agg. Di orientamento politico liberale e popolare. ◆ sta crescendo come la luna nel nostro Paese il fenomeno naturale degli intellettuali quattrostagioni, come le pizze e gli armadi. In principio comunisti...