MANIFESTO
Arturo Carlo Quintavalle
Il m. costituisce una forma di comunicazione di massa la cui storia s'inserisce in quella più ampia e antica della divulgazione delle notizie di pubblico interesse, [...] ancora quello ''realista'' sia in Occidente che nei paesi ex-socialisti e nella Cina. In tal senso, importanti sono state le nascita di un m. nuovo, ideato negli USA in area soprattutto liberal e che poi si diffonderà in Europa. È un m. che ...
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POLITICA INTERNAZIONALE
Marco Carnovale
La p.i., come disciplina di studio, ha per oggetto il complesso delle relazioni e le risultanti dell'interazione tra stati o gruppi di stati. Così intesa, va [...] dunque soprattutto nel cosiddetto ''Nord'' del mondo (che comprendeva il ''Primo'' mondo liberal-capitalista e il ''Secondo'' mondo del socialismo reale sovietico). Il nazionalismo, e spesso il tribalismo, rimase invece assolutamente predominante ...
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Novecento
Mariuccia Salvati
(XXIV, p. 994)
Le fortune di una parola
Il costituirsi nel linguaggio italiano della voce Novecento come oggetto di trattazione storiografica specifica è un processo solo [...] tuttavia l'epoca delle ideologie fa riferimento a un insieme unitario di idee affermatesi nell'Ottocento - il liberalismo, il conservatorismo, il socialismo e le loro diverse combinazioni con il nazionalismo - che hanno tutte in comune una pretesa di ...
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Fondamentalismo
Francesco Scorza Barcellona
Anna Foa
François Burgat
Denominazione sorta in ambito cristiano negli Stati Uniti agli inizi del 20° secolo per indicare le correnti protestanti dichiaratamente [...] , e designava la reazione degli ambienti protestanti tradizionali dinanzi alla spinta del liberalismo teologico e ai fautori di una lettura sociale dei Vangeli (v. sopra: Fondamentalismo cristiano). La restaurazione fondamentalista si traduceva in ...
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MORRIS, William
Mario Praz
Poeta, artista e agitatore sociale, nato il 24 marzo 1834 a Elm House, Walthamstow, da famiglia di facoltosi commercianti, e morto a Hammersmith il 3 ottobre 1896. Crebbe [...] ; dopo l'Irish Coercion Bill del 1881 si distaccò dal partito liberale, e, sognando progetti di riforma sociale, s'andò convertendo al socialismo, finché nel gennaio 1883 s'iscrisse alla Democratic Federation: un'arte sana gli pareva impossibile ...
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RESTAURAZIONE
Walter Maturi
. Col nome di restaurazione i pubblicisti e gli storici francesi designarono l'epoca del ristabilimento sul trono di Francia del ramo primogenito dei Borboni, dopo la tormenta [...] uno dei tratti fondamentali più caratteristici dell'odierna politica estera inglese. Il liberismo e il socialismo, l'autoritarismo e il liberalismo, il nazionalismo e il radicalismo, tutti i movimenti politici ed economici moderni sorsero nella ...
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LA GUERONNIÈRE, Louis-Ètienne-Arthur Dubreuil-Hélion, visconte de
Giuseppe GALLAVRESI
Uomo politico francese, nato a Villemartin (Alta Vienna) nel 1817, morto a Parigi il 23 dicembre 1875. Appena diciannovenne [...] fece propugnatore di quello che doveva essere chiamato l'"Empire libéral". Nel 1868 lasciò la politica militante per la diplomazia pubblicistica contro il vinto imperatore e contro il socialismo internazionale. Si accostò invece al Thiers posto ...
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Totalitarismo
KKarl D. Bracher
di Karl D. Bracher
Totalitarismo
sommario: 1. Definizioni e controversie. 2. Sviluppo e ‛autointerpretazione' del totalitarismo. 3. Possibilità di applicazione. 4. Conclusioni. [...] di globalità e di imperatività rispetto all'individuo e ai gruppi sociali. L'idea di rovesciamento o rivoluzione totale, infine, si del termine, segnatamente da parte di scrittori e studiosi liberali, e l'uso affatto ‛positivo', anzi talvolta enfatico ...
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La classe politica nazionalfascista
Renato Camurri
La ‘strana’ disfatta del sistema liberale veneziano
All’indomani della conclusione della prima guerra mondiale, la ripresa dell’attività politica a [...] forze si spartirono, in pratica con le stesse percentuali, il restante consenso elettorale: la Democrazia Sociale di Marinoni e Trentin ottenne 3.329 voti (17,1%), i liberali e i nazionalisti 3.200 (16,4%), i popolari 3.156 (16,2%)(140). Tenendo ...
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Istituzioni, associazioni e classi dirigenti dall'Unità alla Grande guerra
Renato Camurri
La morte della politica
Un curioso paradosso segna l'inizio della storia 'italiana' di Venezia. Il suo rientro [...] , l'idea di un partito radicale come partito 'intermedio'(325), gradualista e riformista, più vicino al liberalismo che al socialismo: non una forza antisistema come nella tradizione democratica ottocentesca, ma una forza di governo, capace nella ...
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liberale
agg. [dal lat. liberalis «proprio di uomo libero», quindi «nobile, generoso»; il sign. politico è della fine del ’700]. – 1. a. Largo nello spendere e nel donare, generoso, magnanimo: è sempre stato d’animo l.; l. verso i poveri;...
liberal
‹lìbërël› agg., ingl. (propr. «liberale»), usato in ital. come agg. e s. m. e f. – Termine che nei paesi anglosassoni, e spec. negli Stati Uniti, è usato per definire un’area culturale e politica aperta a innovazioni e mutamenti, e...