La rottura liberale: i cattolico-liberali nell'Italia del Risorgimento
Francesco Traniello
Non un movimento, ma una costellazione
Sebbene l’attribuzione della qualifica di ‘liberale’ a personalità e [...] , offrivano al cristianesimo di venature liberali un possibile esempio cui attingere, veicolato con incomparabile efficacia dalla pubblicazione, avvenuta a Parigi in due parti uscite nel 1835 e nel 1840, della Démocratie en Amérique di Alexis de ...
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Partito popolare italiano
Francesco Malgeri
Le origini
Nei primi anni del Novecento, il problema dell’incontro tra cristianesimo e democrazia e la rivendicazione dell’autonomia politica del cristiano [...] una chiara e incisiva definizione della cultura politica alla quale si ispirava:
«Il popolarismo è democratico ma differisce dalla democrazia liberale perché nega il sistema individualista e accentratore dello stato e vuole lo stato organico e ...
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I cattolici e la Costituente
Paolo Pombeni
I cattolici e il momento costituente: tra avveramento della profezia sul crollo dei regimi liberali e desiderio di partecipazione alla ‘nuova Italia’
L’apertura [...] dire di teoria politica, limitando i suoi interventi ad una generale, per quanto non generica difesa del modello liberal-democratico, così come si era realizzato nella sua fase gloriosa fra Ottocento e Novecento.
La scelta per legare strettamente ...
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I plebisciti e le elezioni
Gian Luca Fruci
La congiuntura politica decisiva per il processo di unificazione, che si apre nell’aprile 1859 con la guerra franco-piemontese all’Austria e si conclude nel [...] II). I comizi si configurano sia come un sacramento unanimistico dell’unità nazionale, sia – per i liberali moderati e i democratici costituzionali – come una consacrazione collettiva del capo della comunità nazionale, il cui nome compare in modo ...
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Le città
Francesco Bartolini
Alla vigilia dell’unificazione il rapporto tra città e nazione si fonda su un evidente paradosso. Da una parte le città, con le loro antiche e gloriose storie, costituiscono [...] esse dall’ideologia nazionale.
Del resto, ancor prima del raggiungimento dell’Unità, non è più possibile per liberali e democratici rivendicare primati cittadini senza legarli a specifici meriti patriottici. Accade così, per esempio, nei rapporti tra ...
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1913. L’Italia e il XVI centenario dell’editto di Milano
Stefania De Nardis
Nel biennio 1912-1913 in tutta Europa si danno alle stampe centinaia fra libri, opuscoli, articoli di variegatissima natura [...] ha riportato i cattolici alle urne a sostegno dei liberali (risultati poi vincitori), in particolare di quelli impegnatisi scontenti, dalla Santa Sede ai cattolici sociali e all’area democratica, e addirittura fra i candidati stessi eletti con i voti ...
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Dal socialcattolicesimo al clerico-moderatismo: esperienze politiche
Stefano Trinchese
Da Gioberti a Cavour
Il fallimento del tentativo neoguelfo nel 1848, che aveva invano tentato di conciliare le [...] politica antiecclesiastica. Nella realtà a un effettivo inasprimento del contrasto coi cattolici da parte dei ministeri liberal-democratici (da Cairoli a Zanardelli) succedette durante il lungo ministero Depretis un netto e fattuale miglioramento ...
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Ricchi e poveri: pensare all'economia del benessere
Vera Zamagni
Il lungo cammino della dottrina sociale della Chiesa in età moderna e postmoderna
Lo sviluppo economico moderno è nato in ambiente cattolico [...] , ossia perché per opposti motivi né i socialisti né i liberali furono capaci di diventare forza politica di maggioranza nell’Europa continentale. I vent’anni in cui i partiti democratico-cristiani egemonizzarono i governi in molti paesi dell’Europa ...
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La massoneria
Anna Maria Isastia
La storia della rinascita della massoneria in Italia, dopo la lunga parentesi della Restaurazione, quando le logge (l’unità di base di un’organizzazione massonica) erano [...] . In accordo con Cavour guida la Società nazionale italiana – organo di raccordo di tutte le frazioni liberali e democratiche che accettano il ruolo dirigente della monarchia sabauda – che diventa l’incubatrice della futura classe dirigente ...
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Radici e iniziali sviluppi del movimento cattolico
Annibale Zambarbieri
'Il senso cattolico delle moltitudini', la tradizione, la modernità
Non si era ancora spenta l’eco dei rivolgimenti del 1848 quando, [...] anche da altri esponenti del movimento come Luigi Sturzo, quale resa al moderatismo liberale e pavido abbandono di un programma ispirato alle istanze democratico-cristiane.
Molte di queste avevano corroborato gli intendimenti e gli sforzi di operai ...
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liberal-liberista
s. m. e f. e agg. Chi o che si riconosce nella cultura politica liberale e in una concezione economica di orientamento liberista. ◆ Nel merito, il Presidente [Carlo Azeglio Ciampi] ha privilegiato un profilo più liberal-democratico...
liberal
‹lìbërël› agg., ingl. (propr. «liberale»), usato in ital. come agg. e s. m. e f. – Termine che nei paesi anglosassoni, e spec. negli Stati Uniti, è usato per definire un’area culturale e politica aperta a innovazioni e mutamenti, e...