Complesso degli atteggiamenti di disaccordo e di critica nei confronti del sistema politico vigente in un determinato paese, oppure verso specifiche istituzioni e organizzazioni politiche, sociali, religiose. [...] la società occidentale, fece riferimento all’opera di A. Solženicyn (➔) e dei suoi collaboratori. Il secondo, di impronta liberal-democratica, annoverò tra i suoi esponenti A. Sacharov (➔). Il terzo si mosse nella prospettiva dell’edificazione di un ...
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socialismo Nel senso storicamente più vasto, ogni dottrina, teoria o ideologia che postuli una riorganizzazione della società su basi collettivistiche e secondo principi di uguaglianza sostanziale, contrapponendosi [...] riconoscimento delle vie nazionali al s.: rivoluzionarie quasi ovunque, ma anche pacifiche nei paesi a tradizione liberal-democratica.
Marx escluse che nell’esperienza della Comune parigina del 1871, diretta da blanquisti, proudhoniani e giacobini ...
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Liberalismo
Giuseppe Bedeschi
(XXI, p. 36; App. II, ii, p. 192)
La società aperta e i suoi nemici
Il 20° secolo è stato il secolo dei grandi regimi totalitari e delle ideologie che li hanno ispirati. [...] ? 1971; trad. it. 1977, p. 45). Invero, per riuscire a evitare i pericoli più gravi occorre che la cultura liberal-democratica sia egemone nella società, e che sia in grado di incidere profondamente sulla politica, tanto nel senso di ispirarla con i ...
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Fascismo
Renzo De Felice
di Renzo De Felice
Fascismo
sommario: 1. Origini del fascismo italiano. 2. Il regime fascista italiano. 3. La Repubblica Sociale Italiana. 4. Il fenomeno fascista. □ Bibliografia.
1. [...] di più dallo stesso travaglio ‛rinnovatore' da cui era nato il fascismo e in contrapposizione alla soluzione parlamentaristica liberal-democratica. Un travaglio al quale, oltre tutto, lo stesso Mussolini mostrava di volersi ricollegare e nel nome del ...
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Internazionalismo
Lucio Levi
Introduzione. La dimensione universalistica della Rivoluzione francese e della Rivoluzione russa
I grandi movimenti rivoluzionari liberale, democratico, nazionale e socialista, [...] prima guerra mondiale, ci furono alcuni che, pur appartenendo alla corrente social-comunista (Lev Trockij) o a quella liberal-democratica (Luigi Einaudi), cercarono di trarre una lezione dai fatti nuovi e imprevisti che segnavano una svolta nel corso ...
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Nazione
Giuseppe Galasso
sommario: 1. Stato e nazione. 2. Le realtà nazionali nel mondo extraeuropeo: a) le Americhe e gli ex dominions britannici; b) l'area asiatica; c) l'Africa subsahariana; d) il [...] India comunque ha mantenuto, sia pure non senza momenti di crisi e di tensione anche gravi, il suo regime liberal-democratico, con una dimostrazione di coerenza etico-politica della classe dirigente che ha ben pochi riscontri in tutti gli altri paesi ...
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La Democrazia cristiana
Agostino Giovagnoli
La Democrazia cristiana ha occupato un ruolo centrale sia nella storia del cattolicesimo italiano – e, più in generale, dei cristiani d’Italia – sia nella [...] . Fu proprio la Dc a porsi come elemento di raccordo fra aspetti e orientamenti della tradizione liberal-democratica e di quella socialista, seppure rielaborati in modo originale ed escludendo le suggestioni del comunismo sovietico. Nell’opera ...
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I cattolici e il consenso politico dopo la fine della Democrazia cristiana
Sergio Apruzzese
Il tramonto della Democrazia cristiana e l’inizio della diaspora cattolica
Il partito che è stato di Alcide [...] 1995; nel 1998 il 71,4%56. Dati che mostrano la transizione degli ex missini verso una concezione più liberal-democratica dell’individuo e dei suoi diritti, ma anche più direttamente l’effetto di lungo periodo del volto anticlericale della cultura ...
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La questione meridionale
Guido Pescosolido
L’espressione «questione meridionale» indica l’insieme dei problemi posti dall’esistenza nel Mezzogiorno d’Italia dal 1861 sino a oggi di un più basso livello [...] sugli assetti socioeconomici del Mezzogiorno. Le differenze strategiche tra forze di ispirazione comunista, socialista, liberal-democratica e cattolica erano tuttavia marcate. Il PCI riproponeva sostanzialmente immutata la strategia di alleanza tra ...
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centrosinistra
Formula di governo basata sull’alleanza tra partiti di centro e della sinistra, di solito di impostazione progressista, a egemonia socialdemocratica, laburista o liberal-democratica.
Stagione [...] ad andare in crisi. Governi di centrodestra, come quello diretto da G. Andreotti con la partecipazione del Partito liberale, cominciarono ad alternarsi a monocolori DC e a nuovi governi di centrosinistra. Forti tensioni politiche e spaccature erano ...
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liberal-liberista
s. m. e f. e agg. Chi o che si riconosce nella cultura politica liberale e in una concezione economica di orientamento liberista. ◆ Nel merito, il Presidente [Carlo Azeglio Ciampi] ha privilegiato un profilo più liberal-democratico...
liberal
‹lìbërël› agg., ingl. (propr. «liberale»), usato in ital. come agg. e s. m. e f. – Termine che nei paesi anglosassoni, e spec. negli Stati Uniti, è usato per definire un’area culturale e politica aperta a innovazioni e mutamenti, e...