Dottrina che, sulla base delle formulazioni teoriche di K. Marx e F. Engels, propugna un sistema sociale nel quale sia i mezzi di produzione sia i mezzi di consumo sono sottratti alla proprietà privata [...] ), di centro-sinistra, coalizione di forze riformiste che vuole essere una sintesi delle tradizioni socialista-socialdemocratica, cattolico-democratica e liberal-democratica: in questo, l'erede de L'Ulivo, al governo negli anni 1996-2001 e 2006-2008. ...
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Complesso degli atteggiamenti di disaccordo e di critica nei confronti del sistema politico vigente in un determinato paese, oppure verso specifiche istituzioni e organizzazioni politiche, sociali, religiose. [...] la società occidentale, fece riferimento all’opera di A. Solženicyn (➔) e dei suoi collaboratori. Il secondo, di impronta liberal-democratica, annoverò tra i suoi esponenti A. Sacharov (➔). Il terzo si mosse nella prospettiva dell’edificazione di un ...
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Movimento di pensiero e di azione politica che riconosce all’individuo un valore autonomo e tende a limitare l’azione statale in base a una costante distinzione di pubblico e di privato.
Le origini
Le [...] il governo migliore è quello che governa di meno», ma con l’ascesa della società industriale la tradizione liberal-democratica americana auspicò l’intervento dei poteri pubblici nei contrasti sociali. Intorno al 1920, il nuovo liberalism si configurò ...
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socialismo Nel senso storicamente più vasto, ogni dottrina, teoria o ideologia che postuli una riorganizzazione della società su basi collettivistiche e secondo principi di uguaglianza sostanziale, contrapponendosi [...] riconoscimento delle vie nazionali al s.: rivoluzionarie quasi ovunque, ma anche pacifiche nei paesi a tradizione liberal-democratica.
Marx escluse che nell’esperienza della Comune parigina del 1871, diretta da blanquisti, proudhoniani e giacobini ...
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Nazione
Emilio Gentile
(XXIV, p. 470)
Un mondo di nazioni
Durante il 20° secolo, la n., lo Stato nazionale e il nazionalismo, creazioni della civiltà europea, sono divenuti un fenomeno universale. Infatti, [...] è il nucleo essenziale e permanente delle varie manifestazioni del fenomeno nazionale nella cultura e nella politica liberal-democratica dell'Ottocento e del Novecento.
Nel corso dell'Ottocento, il fenomeno nazionale si sviluppò principalmente ...
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PRESSIONE, Gruppi di
Gianfranco Pasquino
Il termine p. indica al tempo stesso le modalità e l'insieme delle attività con cui i gruppi d'interesse cercano di esercitare la propria influenza sul potere [...] : sanità, ambiente, giustizia, amministrazione pubblica. L'altro aspetto che ha messo, di fatto, in questione la prassi liberal-democratica è costituito dalla creazione di assetti definiti neo-corporativisti, per i quali alcuni grandi gruppi, e più ...
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Ente dotato di potestà territoriale, che esercita tale potestà a titolo originario, in modo stabile ed effettivo e in piena indipendenza da altri enti.
Lo S. può definirsi come organizzazione di una comunità, [...] campi d’azione comunque eccedenti i confini tradizionali di sovranità dello Stato. In questo quadro gli S. a regime liberal-democratico – sia che si assoggettino alla forza di questi processi, sia che tentino di dominarli – sembrano rivelare come un ...
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Internazionalismo
Lucio Levi
Introduzione. La dimensione universalistica della Rivoluzione francese e della Rivoluzione russa
I grandi movimenti rivoluzionari liberale, democratico, nazionale e socialista, [...] prima guerra mondiale, ci furono alcuni che, pur appartenendo alla corrente social-comunista (Lev Trockij) o a quella liberal-democratica (Luigi Einaudi), cercarono di trarre una lezione dai fatti nuovi e imprevisti che segnavano una svolta nel corso ...
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CRAXI, Benedetto detto Bettino
Luigi Musella
Nacque a Milano il 24 febbraio 1934 da Vittorio e Maria Ferrari.
La famiglia e la politica (1934-1952)
Vittorio, originario di Messina, dopo la laurea in [...] del comunismo critico cecoslovacco.
Craxi aderì, poi, all’Unione goliardica italiana (UGI), associazione di ispirazione liberal-democratica animata da giovani come Marco Pannella, Franco Roccella, Paolo Ungari e Lino Jannuzzi. Eletto consigliere ...
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CINGOLANI, Mario
Alessandro Albertazzi
Nacque a Roma il 2 ag. 1883 da Pollione e da Giuseppa Deserti. Laureatosi nell'università di Roma in chimica, intraprese in questo campo un'apprezzata attività [...] dirigente cattolica (1929-1937), Bologna 1979, p. 312; Cultura polintica e partiti nell'età della Costituente, I, L'area liberal-democratica. Il mondo cattolico e la Democrazia cristiana, a cura di R. Ruffilli, Bologna 1979, p. 297, Per le notizie ...
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liberal-liberista
s. m. e f. e agg. Chi o che si riconosce nella cultura politica liberale e in una concezione economica di orientamento liberista. ◆ Nel merito, il Presidente [Carlo Azeglio Ciampi] ha privilegiato un profilo più liberal-democratico...
liberal
‹lìbërël› agg., ingl. (propr. «liberale»), usato in ital. come agg. e s. m. e f. – Termine che nei paesi anglosassoni, e spec. negli Stati Uniti, è usato per definire un’area culturale e politica aperta a innovazioni e mutamenti, e...