Filosofo del diritto e storico della cultura italiano (Torino 1909 - ivi 2004). Nell'ambito della teoria generale del diritto si è impegnato in una ricostruzione e in un ripensamento del giusnaturalismo [...] ai problemi di filosofia politica ha insistito, in particolare, sulla necessità di elaborare una soddisfacente tecnica liberal-democratica della gestione del potere e sull'indipendenza degli intellettuali e della cultura dai partiti: i già citati ...
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Dottrina che, sulla base delle formulazioni teoriche di K. Marx e F. Engels, propugna un sistema sociale nel quale sia i mezzi di produzione sia i mezzi di consumo sono sottratti alla proprietà privata [...] ), di centro-sinistra, coalizione di forze riformiste che vuole essere una sintesi delle tradizioni socialista-socialdemocratica, cattolico-democratica e liberal-democratica: in questo, l'erede de L'Ulivo, al governo negli anni 1996-2001 e 2006-2008. ...
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Complesso degli atteggiamenti di disaccordo e di critica nei confronti del sistema politico vigente in un determinato paese, oppure verso specifiche istituzioni e organizzazioni politiche, sociali, religiose. [...] la società occidentale, fece riferimento all’opera di A. Solženicyn (➔) e dei suoi collaboratori. Il secondo, di impronta liberal-democratica, annoverò tra i suoi esponenti A. Sacharov (➔). Il terzo si mosse nella prospettiva dell’edificazione di un ...
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Movimento di pensiero e di azione politica che riconosce all’individuo un valore autonomo e tende a limitare l’azione statale in base a una costante distinzione di pubblico e di privato.
Le origini
Le [...] il governo migliore è quello che governa di meno», ma con l’ascesa della società industriale la tradizione liberal-democratica americana auspicò l’intervento dei poteri pubblici nei contrasti sociali. Intorno al 1920, il nuovo liberalism si configurò ...
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socialismo Nel senso storicamente più vasto, ogni dottrina, teoria o ideologia che postuli una riorganizzazione della società su basi collettivistiche e secondo principi di uguaglianza sostanziale, contrapponendosi [...] riconoscimento delle vie nazionali al s.: rivoluzionarie quasi ovunque, ma anche pacifiche nei paesi a tradizione liberal-democratica.
Marx escluse che nell’esperienza della Comune parigina del 1871, diretta da blanquisti, proudhoniani e giacobini ...
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Sindacalista e uomo politico italiano (San Pio delle Camere, L'Aquila, 1933 - Roma 2021). Segretario generale della CISL (1985-91), promosse la fondazione del Partito popolare italiano (1994), di cui fu [...] de La Margherita, nata, dopo l'alleanza elettorale del 2001, dalla confluenza dei partiti di area cattolico-popolare e liberal-democratica. Dopo la parentesi come parlamentare europeo (1999-2004) fu senatore e presidente del Senato durante il governo ...
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Stato dell’Europa meridionale, corrispondente a una delle regioni naturali europee meglio individuate, data la nettezza dei confini marittimi e di quello terrestre: la catena alpina, con la quale si collega [...] il 1° gennaio 1948. Nei suoi contenuti essa è il frutto dell’incontro fra i principi generali del liberalismodemocratico e le istanze sociali avanzate dalle forze popolari della sinistra e dalla Democrazia cristiana.
Le elezioni politiche del 18 ...
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GIAPPONE (XVII, p. 1; App. I, p. 668; II, 1, p. 1049, III, 1, p. 750)
Sebastiano Monti
Daniela Primicerio
Romano Vulpitta
Giuliana Stramigioli
Giuliana Stramigioli
Masaaki Iseki
Vittorio Franchetti [...] periodo è stato caratterizzato da una sostanziale stabilità, causa non ultima dello sviluppo economico. Il partito liberal-democratico, di tendenza conservatrice, malgrado una progressiva ma lenta erosione della sua base elettorale, ha conservato la ...
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RUSSIA
Berardo Cori
Giuseppe Mureddu
Adriano Guerra
(XXX, p. 264; App. II, II, p. 756; III, II, p. 638; v. anche urss, XXXIV, p. 816; App. I, p. 1098; II, II, p. 1065; III, II, p. 1043; IV, III, p. [...] con gli Stati Uniti, l'Unione Europea e gli altri paesi dell'Occidente, sono stati gli ispiratori della nuova Costituzione liberal-democratica della R. e di solito dimostrano di essere maggioranza nei referendum (per es. quello che ha, per l'appunto ...
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(X, p. 498; App. I, p. 435)
Nell'uso moderno il termine cittadinanza tende a presentare due significati distinti: uno teorico-politico e l'altro più propriamente giuridico. Nel primo caso c. designa lo [...] , sino a farne la categoria centrale di una concezione della democrazia che sia fedele ai principi della tradizione liberal-democratica e nello stesso tempo non sia puramente formalistica o procedurale. La nozione di c. viene considerata utile almeno ...
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liberal-liberista
s. m. e f. e agg. Chi o che si riconosce nella cultura politica liberale e in una concezione economica di orientamento liberista. ◆ Nel merito, il Presidente [Carlo Azeglio Ciampi] ha privilegiato un profilo più liberal-democratico...
liberal
‹lìbërël› agg., ingl. (propr. «liberale»), usato in ital. come agg. e s. m. e f. – Termine che nei paesi anglosassoni, e spec. negli Stati Uniti, è usato per definire un’area culturale e politica aperta a innovazioni e mutamenti, e...