RABBULA, Vangelo di
M. della Valle
Denominazione convenzionale di un evangeliario siriaco (Firenze, Laur., Plut. 1.56), giunto a Firenze probabilmente tra il 1522, anno in cui è ancora documentato nel [...] convento libanese di S. Maria di Qannūbīn, e il 1547, anno a cui risale un documento contabile (Firenze, Arch. di Stato, Depositeria generale, recapiti di cassa 975, nr. 349) relativo al restauro di codici 'siriani'; l'attuale legatura è invece ...
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maroniti
Membri della Chiesa cattolica orientale di rito siriano. Traggono il loro nome da s. Marone (m. inizi sec. 5°), anacoreta sulla cui tomba ad Apamea era sorto un centro di vita religiosa. Nel [...] di Roma. Nel 1584 Gregorio XIII fondò a Roma un collegio per i m., e nel 1736 si tenne presso Beirut un sinodo libanese, approvato nel 1742 da Benedetto XIV. Principale comunità cristiana del Libano, i m. hanno avuto nel corso del Novecento un ruolo ...
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ABRAMO Ecchellense (Ibrāhīm al-H̩āqilānī, più di rado al-Ḥāqilī, forma non mai usata da lui stesso)
Giorgio Levi Della Vida
Nacque a H̩āqil, villaggio presso Giubail (l'antica Byblos) il 18 febbr. 1605. [...] entrò al servizio dell'emiro druso Fakhr ed-dīn (Faccardino), ribelle al dominio ottomano e insignoritosi di gran parte del territorio libanese, alleato dei granduchi di Toscana (di Cosimo II era stato ospite dal 1613 al 1618). Da lui fu inviato due ...
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CIASCA, Agostino
J. Alberto Soggin
Nato a Polignano a Mare (prov. di Bari) il 7 maggio del 1835, in una famiglia di modeste condizioni economiche, da Leonardo e da Olimpia Montanari, fu battezzato con [...] successivo fu nominato prefetto degli interpreti pontificie incaricato della collazione dei testi in arabo e latino del sinodo libanese. Nel 1885, divenuto decano della facoltà di filologia del seminario romano, diede alle stampe, per incarico della ...
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BRUNO, Giovanni
Salvatore Bono
Nato a Colonnella (Teramo) nel 1544 da Pietro e da Leonora di Giuliano, venne battezzato con il nome di Properzio, che mutò in quello di Giovanni quando, nel 1571, dopo [...] fra l'altro, quale primo frutto l'istituzione a Roma di un Collegio maronita, per giovani provenienti dalla collettività cristiana libanese.
Dopo il ritorno a Roma, il B. riprese l'insegnamento di logica nel Collegio Romano; nel 1590 era rettore del ...
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Stato dell’Africa nord-orientale, che si estende anche in territorio tradizionalmente considerato asiatico, a E dell’istmo di Suez (penisola del Sinai). Il nome deriva da quello dell’antica città di Menfi, [...] impeccabile impregnato di classicismo, M. Ḥāfiẓ Ibrāhīm, noto per il suo impegno sociale e politico; K. Muṭrān, d’origine libanese, ma attivo in E.; al-Manfalūtī, pioniere della letteratura saggistica; M.H. Haikal, letterato e uomo politico; T. al ...
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libanese
libanése agg. e s. m. e f. – Del Libano, regione costiera del Mediterraneo orientale: il territorio, la popolazione libanese. Come sost., abitante, originario o nativo della Repubblica del Libano.
filolibanese
(filo-libanese), agg. Che sostiene le ragioni e gli interessi libanesi. ◆ Le accuse sono state smentite dai portavoce dell’esercito israeliano: «Stiamo usando soltanto armi ammesse dalle convenzioni internazionali», hanno detto....