Missionario (Gargnano 1709 - Bettiah 1761), cappuccino; fu nel Tibet a Patna (1739) e a Lhasa (1742), nel Nepal a Bettiah (1745), superiore a Chandernagor (1746-1750), infine di nuovo a Bettiah; compose [...] varie opere in lingua hindi e urdu per l'istruzione religiosa dei convertiti, tradusse in italiano (pei missionari) i libri sacri e religiosi braminici, e lasciò, tra l'altro, un dizionario hindi-latino-italiano ...
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Missionario cappuccino (m. Patna, Nepal, 1709), prima in Persia, poi (1680) in India, infine a Lhasa (1707) nel Tibet, dove accompagnò la prima spedizione missionaria cappuccina. Lasciò manoscritto un [...] Thesaurus linguae indianae (cioè indostanica) e un memoriale sulla controversia dei riti malabarici (Questions... sur les cérémonies payennes ..., 1704) ...
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Missionario (Macerata 1708 - ivi 1791); cappuccino (dal 1725), inviato in missione nel Tibet nel 1738 con dodici compagni, giunse a Lhasa, dopo un viaggio faticosissimo, nel genn. 1741, e ne ripartì, per [...] le ostilità incontrate, l'anno successivo (alcuni dei compagni vi si poterono invece trattenere fino al 1745); rimase poi in India fino al 1756; si hanno di lui varî scritti relativi all'India e all'attività ...
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Missionario (Linz 1623 - Sárospatak 1680), gesuita. Compì un viaggio in Cina, giungendo fino a Pechino (1656-59), e un secondo nel Tibet, fino a Lhasa, e nel Himālaya, spingendosi anche a Benares e ad [...] Agra (1661-64) ...
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Missionario gesuita ed esploratore (Pistoia 1684 - Roma 1733). Inviato in India per stabilirvi delle missioni, si recò a Delhi (1714) e di là iniziò un viaggio attraverso il Tibet giungendo nel 1716 a [...] Lhasa. Durante il soggiorno in quel paese (fino al 1721) studiò la lingua e la storia locali, e scrisse una relazione del suo viaggio (Notizie istoriche del Thibet ..., pubblicata, a cura di L. Petech, nella collezione "Il nuovo Ramusio", 1954-56). ...
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COSTANTINO da Loro (al secolo, Lorenzo Liberato Mochi)
Antonio Fiori
Nato a Loro Piceno (Macerata) nel 1704, entrò nell'Ordine dei cappuccini il 17 marzo 1724, forse spinto dalla devozione per s. Serafino [...] altri tibetani) inviò C., il padre Cassiano ed il padre Floriano nel Nepal, ritenendo più proficua la loro presenza colà che a Lhasa. Partiti il 31 ag. 1742, C. e i due compagni fecero il viaggio di ritorno, a parte una deviazione per gZiska-rtse ...
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(tibetano Bod) Regione storico-geografica (1,5 milioni di km2 ca.) dell’Asia centrale, politicamente appartenente per la quasi totalità alla Cina e in piccola parte, nella sezione sud-occidentale, all’India [...] i −40 °C), escursioni che si abbassano nelle valli dell’Indo e del Brahmaputra, dove le quote scendono anche sotto i 2000 m s.l.m.; a Lhasa (3650 m s.l.m.) la media di luglio è di 19,5 °C, quella di gennaio −2,8 °C. Numerosi i laghi, in prevalenza ...
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FRANCESCO ORAZIO della Penna (al secolo Luzio Olivieri)
Elena De Rossi Filibek
Nacque a Pennabilli, nel Montefeltro, nel novembre del 1680, ultimo figlio del conte Orazio Olivieri e di una Francesca [...] Katmandu durata quasi cinque mesi. Tornato in libertà F. fu raggiunto da Gioacchino da S. Anatolia, l'ultimo cappuccino rimasto a Lhasa, il quale al momento della partenza aveva affidato a Pho lha nas le chiavi dell'ospizio. La situazione spinse F. a ...
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Maestro supremo del buddhismo tibetano. Il titolo, che letteralmente significa «maestro (lama) del mare universale», fu conferito per la prima volta nel 1577 a Sodnam Djamts’o, terzo successore tibetano [...] ereditario detto (con voce mongola) khubilganico, basato sull’incarnazione costante di divinità nella dinastia di lama, i D. di Lhasa sono l’incarnazione di Padmapani, il bodhisattva di Amitabha.
Al 14° Dalai-lama, Tenzin Gyatso (n. nella prov. di ...
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Nel buddhismo, rappresentazione simbolica (propriamente «cerchio») della reintegrazione dell’esperienza individuale nell’unità primordiale del cosmo: raffigura l’universo intero nel suo schema iniziale [...] un complesso diagramma concentrico e può essere espresso anche mediante l’architettura (per es., il tempio di Samye a SE di Lhasa).
Può essere eseguito con le tecniche più diverse: un intreccio di fili distesi su un telaio di bastoni in croce (mdos ...
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iperpoliticizzato
(iper-politicizzato), p. pass. e agg. Estremamente, eccessivamente politicizzato. ◆ l’Autorità delle Comunicazioni […] ha una composizione iperpoliticizzata nel suo meccanismo di nomina parlamentare. (Sole 24 Ore, 25 giugno...