Teorie del cinema
Francesco Casetti
Fin dalla sua prima apparizione, tra il marzo e il dicembre del 1895, il cinematografo sollecitò numerosi interventi. Vi furono presentazioni della nuova invenzione, [...] , e in qualche modo si contrappose, l'approccio teorico che fece capo a Vsevolod I. Pudovkin, e prima di lui a Lev V. Kulešov. Il quadro della riflessione risulta in qualche modo più ristretto: il montaggio da principio in base a cui si organizza il ...
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Formalismo
Pietro Montani
Con il termine formalismo ci si riferisce a un insieme di innovative ricerche sulla letteratura e la poesia elaborate in Unione Sovietica nel corso degli anni Venti del Novecento [...] M. Kozincev e Leonid Z. Trauberg; Sojuz Velikogo Dela, 1927, L'unione per la grande causa), alcune esperienze di Lev V. Kulešov (Luč smerti, 1925, Il raggio della morte) e, in parte, alcuni film di Ejzenštejn (Stačka, 1925, Sciopero; Oktjabr′, 1927 ...
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Avanguardia cinematografica
Gianni Rondolino
La storia dell'a. c., o meglio del cinema d'avanguardia o sperimentale, è strettamente legata alla storia del cinema nella sua evoluzione tecnico-espressiva, [...] negli anni Venti un'a. c. (per la quale v. avanguardia sovietica) di cui vi sono tracce nei film di Lev V. Kulešov, Dziga Vertov, Sergej M. Ejzenštejn e altri.Un ultimo capitolo dell'avanguardia storica comprende tutte quelle ricerche nel campo della ...
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Futurismo
Gianni Rondolino
Rapporti con il cinema: il cinema futurista
I rapporti tra il F. e il cinema, che si concretizzarono nel manifesto La cinematografia futurista pubblicato su "L'Italia futurista" [...] scenari) di Vladimir V. Majakovskij, di Michail F. Larionov e di altri in campo cinematografico. Anche i primi scritti di Lev V. Kulešov e le sue prove di montaggio, e più ancora i pro-grammi di Dziga Vertov e gli esperimenti del 'cineocchio', nonché ...
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