BRANCATI, Vitaliano
Nino Borsellino
Nacque a Pachino (Siracusa) il 24 luglio 1907eintraprese gli studi a Modica proseguendoli a Catania dove, nel 1929, si laureò in lettere discutendo con N. Busetto [...] immediato come rappresentazione di una umanità chiusa e polverosa, irrigidita nei suoi tic, ma può anche essere letto più pertinentemente come l'allegoria dell'esperienza fascista dello stesso B., rispecchiata nel simbolismo del balordo progetto che ...
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GUARINI, Battista
Gino Pistilli
Nacque a Ferrara, molto probabilmente alla fine del 1434, dall'illustre umanista veronese Guarino e da Taddea Cendrata.
La data di nascita del G. è stata molto dibattuta. [...] a Genova e a Roma. Del 1492-93 restano non poche lettere a Eleonora d'Aragona e alla di lei figlia Isabella d' - R. Renier, Commedie classiche in Ferrara nel 1499, in Giorn. storico della lett. italiana, XI (1888), pp. 177-179; A. Luzio - R. Renier, ...
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PAPINI, Giovanni
Andrea Aveto
– Nacque a Firenze il 9 gennaio 1881. Figlio di genitori non sposati, venne iscritto nei registri comunali con il cognome Tabarri e trascorse i primi mesi di vita presso [...] M.P. De Paulis-Dalembert, G. P. Culture et identité, Toulouse 2007; E. Ghidetti, Sul romanzo di formazione di G. P., in Tra libri, lettere e biblioteche, a cura di P. Scapecchi - G. Volpato, Milano 2007, pp. 107-113; G. P.: la volontà e gli ideali, a ...
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DECEMBRIO, Angelo Camillo
Paolo Viti
Nato forse nel 1415 a Milano da Uberto, illustre umanista della corte milanese di Gian Galeazzo e di Gian Maria Visconti, e da Caterina Marrazzi, figlia di un famoso [...] the Warburg and Courtauld Institutes, XXVI (1963), pp. 303-26; A. Colonna, Elegie inedite di A. D., in Annali d. Facoltà di lettere e filosofia d. Università d. studi di Perugia, I (1963-64), pp. 51-59; V. Rossi, Il Quattrocento, Milano 1964, p. 109 ...
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CALUSO DI VALPERGA, Tommaso
Piero Treves
Nacque a Torino, di doviziosa famiglia comitale canavesana, il 20 dic. 1737, da Amedeo e da Emilia Doria, genovese. Ultimo di una numerosa figliolanza e di cagionevole [...] nipote ed unico erede, il conte di Masino), fedele alla memoria dell'Alfieri, nel mentre ne legava al Peyron le carte e lettere in suo possesso, il C. si spense, dopo brevissima infermità, in Torino il 1º apr. 1815. Il di Breme, accorso troppo tardi ...
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MERINI, Alda (Alda Giuseppina Angela)
Ambrogio Borsani
Preceduta da Anna (26 novembre 1926), e seguita da Ezio (23 gennaio 1943), nacque a Milano, il 21 marzo 1931, da Nemo (Milano 1901-1955), assicuratore [...] vento, Lecce 2009, pp. 5-11; M. Baudino, A. M., sberle e poesia, in La Stampa, 2 novembre 2009, p. 33; G. Ravasi, Lettere imprecise spedite all’amato, in L’Osservatore romano, 2-3 novembre 2009, p. 5; P. Di Stefano, A. M., la poetessa dei Navigli che ...
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D'ANCONA, Alessandro
Lucia Strappini
Nacque a Pisa il 20 febbr. 1'835 da Giuseppe e da Ester Della Ripa, in una famiglia israelita di origine pesarese colta e di tradizione liberale. Compì i suoi primi [...] Manacorda, Un maestro non dimenticato: A. D., in Il Giorn. di Trieste, 23 nov. 1948; N. Coppola, A. D. e V. Imbriani (lettere inedite), in La Nuova Antologia, aprile 1953, pp. 435-55; A. Borlenghi, La critica letter. dal De Sanctis ad oggi, in Letter ...
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GIACOMO (Iacopo) da Lentini
Fabio De Propris
Detto il Notaro per antonomasia, nacque a Lentini, nella Sicilia orientale (cfr. Poesie, ed. Antonelli, II, v. 63; XII, v. 54; Dubbie, 1, v. 24), probabilmente [...] di G. in Sardegna nello stesso anno, al seguito delle ambascerie di preparazione alle nozze. Il nome di G. ricompare in due lettere imperiali del 1240: nella prima, spedita da Lucera il 3 aprile, "Jacobum de Lentino" è citato in qualità di inviato ...
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BINI, Carlo
Maria Fubini Leuzzi
Nato a Livorno il 1º dic. 1806 da Giulio, commerciante di grasce originario di Fivizzano, e da Violante Milanesi, frequentò il collegio di S. Sebastiano, tenuto dai barnabiti, [...] aveva preso.
Dopo la morte di Adele il fisico e il morale del B. andarono maggiormente decadendo, e sempre più nelle sue lettere si fa presente il pensiero della morte. Gravissimo di presagi e di tristezza è il sonetto L'Immortalità (1842). Ma quasi ...
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PARADISI, Agostino
Alessandra Dattero
– Nacque il 26 aprile 1736 a Vignola, nei pressi di Modena, da Gianmaria, governatore della città, originario di Città di Castello, e da Teresa Gastaldi. Fu battezzato [...] di affrontare i problemi politici dell’epoca e di accogliere le innovazioni, in particolare in campo militare.
Il suo saggio fu letto all’Accademia nel 1771, ebbe molto successo e fu lodato da Beccaria, che dopo gli studi sul diritto si era spostato ...
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letto2
lètto2 s. m. [lat. lectus]. – 1. a. Mobile destinato al riposo e al sonno delle persone, formato in modo che vi si possa giacere comodamente distesi: il fusto (o intelaiatura, meno com. lettiera), le spalliere, i materassi del l.; coperta...
letta
lètta s. f. [der. di leggere, part. pass. letto]. – L’atto del leggere scorrendo rapidamente con l’occhio sullo scritto: aveva buona memoria, e gli bastava una l. per imparare la lezione; usato per lo più nell’espressione dare una l.,...